21.2.11

Ranieri: "Addio Roma"

Forse è stata la giornata più calda per la Roma, Domenica 20 Febbraio. I giallorossi subiscono una rimonta storica probabilmente, di cui se ne vedono poco nel calcio italiano, che offre comunque, come già sappiamo, spettacolo assoluto. A Marassi la Roma segna 2 reti in un quarto d'ora; da due calci da fermo Totti pennella prima per Mexes, per Burdisso poi. Entrambi i centrali difensivi insaccano la sfera di testa. Nel secondo tempo arriva il terzo, con Totti. Sembra praticamente fatta per gli ospiti, a 35' dalla fine, che però devono fare i conti con un'inspiegabile quanto crudele realtà. Si capisce subito che gli uomini di Ranierisi rilassano, perchè solo 1 minuto dopo, un arrembante Floro Flores, che in totale si sarà divorato una decina di gol, viene lanciato a rete; buona la chiusura della difesa, che però s'impappina con Julio Sergio, la palla arriva dietro sui piedi di Palacio che scarica un destro volante in rete. E' solo l'inizio, perchè il neo-entrato Paloschi è scatenato. Infatti poco dopo, a parte un altro gol sbagliato da Floro Flores, l'ex Parma raccoglie il lancio di uno straordinario quanto ispirato Milanetto, si gira e con il sinistro la gira infilando l'estremo difensore giallorosso. Esplode Marassi. E' una bolgia, e la risposta arriva sul campo: altro lancio al bacio di Milanetto, questa volta ancora per Palacio, che di testa inventa una specie di pallonetto imprendibile per Julio Sergio. Siamo sul 3-3, con la difesa della Roma completamente allo sbando. Ed è così, che dopo l'ennesimo errore di Floro Flores, e l'opportunità clamorosa per Totti a porta vuota, la stessa difesa permette un uno-due indisturbato tra Criscito e Palacio, il quale davanti al portiere, scarica in mezzo per Paloschi, che senza troppi complimenti insacca di sinistro. Il ghiaccio scende sui tifosi romani, ancor di più quando arriva il triplice fischio che sansisce la vittoria del Grifone. I sostenitori giallorossi si precipitano a Trigoria a contestare, la società impone il "silenzio stampa", è caos assoluto. La settimana iniziata male e finita peggio per la Roma si conclude con le dimissioni di Ranieri, che aveva già salutato i suoi (ex) giocatori negli spogliatoi. E' quindi questo il comunicato del tecnico: «Al fischio finale sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma, ho sempre detto che per me una sconfitta faceva più volte male, ma veder i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo. Ringrazio tutti i tifosi e la dottoressa Sensi, insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro l'anno scorso e quest'anno. Sono e rimango un uomo di campo e dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale, per amore di questi colori e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra. Lo sport e il calcio hanno dei valori che per me e per chi ci mette lavoro e passione, sono la vita». Parole piene di significato, ma che non cancellano la sconfitta e la delusione in casa Roma. Ora i tifosi e la società si dovranno fare molte domande e rispondere. Come ha fatto Ranieri; lui si è chiesto: "vale la pena continuare?" risposta semplice: "no". Si conclude così la giornata della squadra, che è in cerca di un nuovo allenatore. Si pensa a Montella come sostituto. Ma intanto la crisi continua...

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