28.2.11

Serie A 27 giornata: Roma-Parma

All'Olimpico di Roma i giallorossi ospitano il Parma, per rilanciarsi nuovamente dopo la vittoria a Bologna e la prima di Montella sulla panchina romana. E' anche l'esordio dello stesso "Aereoplanino" all'Olimpico da allenatore. La gara, però, si conclude 2-2, un pari che sa di amaro per la Roma: il duplice vantaggio è stato recuperato dalla doppietta di Amauri.

LA PARTITA

Il primo tempo lo gioca diligentemente la Roma, che domina e costruisce con pazienza le azioni offensive. Prima c'è un contrasto dubbio con Totti in area, ma l'arbitro lascia correre; poco dopo è invece Taddei a finire giù, e questa volta l'arbitro mette mano al fischietto indicando il dischetto. Il solito Francesco Totti si presenta dagli undici metri e batte senza difficoltà Mirante. E' l'1-0 della Roma, e lo firma il capitano, alla presenza numero 600 con i giallorossi, siglando il suo 251esimo gol romano. Il Parma non si fa mai vedere davanti, Candreva e Giovinco non riescono mai ad innescare Amauri: una bella coincidenza, il fatto, che il trio d'attacco emiliano (Candreva-Giovinco-Amauri) abbia giocato l'anno precedente nella Juventus. Vucinic in attacco è in continuo movimento e al 36' arriva il raddoppio firmato da Juan: corner in area, un rimpallo che termina sui piedi del brasiliano, calcia una volta, ribattuta, calcia due volte, ed è gol. Finalemente l'Olimpico strappa un sorriso. Ma arriva verso la sosta l'episodio decisivo: Pizarro è pestonato da Giovinco ed esce dolorante, e la Roma perde l'unico giocatore che dava colore al gioco. Nella ripresa il Parma si sveglia ed attacca, soprattutto con Candreva, ma le sue conclusioni non centrano mai lo specchio. Al 55' un bolide di Vucinic finisce di poco a lato sulla porta di Mirante, che è invece costretto ad intervenire poco dopo su Totti, che, reduce da due dribbling ai limiti dell'area, scarica un destro ad incrociare; calcio d'angolo. I parmigiani non stanno a guardare: al 74' galoppata e cross dalla destra di Valiani, che trova lo strepitoso tacco di Amauri. Pallone all'angolino e 2-1. Eurogol dell'ex Juve, secondo con il Parma dopo la rovesciata alla Fiorentina. L'Olimpico ora vede i fantasmi, che s'incarnano solo 5' dopo, al 79', ancora una volta in Amauri: l'italo-brasiliano sfrutta un rimpallo in area per calciare di destro e siglare la doppietta. Entrano Menez e Borriello, ma ormai la storia è scritta e Roma esplode rabbiosa. Nel finale espulso Paci, ma termina 2-2.

LE PAGELLE ROMA
Doni: 6 Montella lo preferisce a Julio Sergio, lui risponde così; un intervento poco sicuro nella prima frazione, incolpevolezza sulle reti, buoni interventi nella ripresa.
Cassetti: 6 Corre abbastanza sulla fascia, da quella parte arrivano pochi pericoli, ma pure qualche indecisione.
Burdisso: 5,5 Ordinato, preciso nel primo tempo, nel secondo si sfugge Amauri sul 2-2.
Juan: 6+ Segna un gol importante, del 2-0, difende come sa fare. Nulla può sul tacco di Amauri.
Riise: 5 Non prende la sufficienza da due mesi. Ancora una volta il peggiore, perde molti palloni, pecca in difesa e in avanti mette cross imprecisissimi.
De Rossi: 6- A volte la grinta non basta, lui la ha nelle ripartenze e nel pressing, ma perde diverse palle.
Pizarro: 6 Quando è in campo fa girare benissimo il pallone, quando esce si capisce che è un bel guaio... Simplicio (46'): 5 Impreciso davanti e in velocità, poco incisivo e distratto dietro.
Brighi: 5,5 Sostituisce bene Perrotta nel lavoro sporco di recupero palla, in avanti poco incisivo.
Taddei: 5,5 Si procura il rigore e lotta per sostenere l'attacco. Purtroppo ha molte indecisioni.
Vucinic: 5+ Nel primo tempo ha sempre lui palla, ma non crea mai pericoli. Nel secondo tira fuori una grande conclusione sul fondo. Menez (62'): 5,5 Corre molto, prova a dribblare ma è poco lucido e perde tutti i contrasti. Ciò che fa serve a poco.
Totti: 7 Il capitano è in grande forma, segna su rigore nella sua 600esima, corre come un giovanissimo e regala perle di classe, come quel doppio dribbling e tiro respinto da Mirante. Borriello (74'): ng
All. Montella: 5,5 La sua squadra è ben messa in campo e macina buon gioco e buone azioni. Almeno fino all'uscita di Pizarro. Dopo tornano i fantasmi e il blackout. Nonostante la prestazione superba del capitano, la squadra non è concentrata.

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