16.7.11

Copa América terzo turno: Girone C

Dopo la fine del Girone A, si aspetta l'ultima del Gruppo C. Cile e Perù, le due capolista con 4 punti, si sfidano in una lotta per il primo posto. Attenzione ad un'altra big, l'Uruguay, a quota 2. Alla Celeste serve una vittoria per avere la sicurezza di passare il turno: si giocherà la qualificazione ai quarti con il giovanissimo Messico, reduce da due sconfitte in due gare proprio contro Perù e Cile, rispettivamente per 1-0 e 2-1. Messico, fra l'altro, al 90% eliminato: le pochissime speranze che lo tengono aggrappato consistono in: dover vincere contro una grande Uruguay che vuole accedere alla fase ad eliminazione diretta e a quel punto pregare per passare come una delle due migliori terze. Ma abbiamo già chiacchierato troppo: si va con i fatti. Il "Derby del Pacifico" tra le capolista si gioca allo Stadio Malvinas Argentinas, a Mendoza. Inizia meglio il Perù, non affatto intimorito dalla squadra cilena, che prova subito con una conclusione al 7' di Chiroque, alta. Il Cile gioca soprattutto in orizzontale, per poi cercare l'improvviso inserimento di qualche attaccante: così fa Suazo, che taglia in due la difesa avversaria, ma quando la mette in mezzo Paredes è in ritardo di un soffio. Poco dopo ancora Suazo controlla un buon pallone al limite dell'area, poi cerca la conclusione a giro, leggermente alta. Il Cile comincia a prendere in mano il gioco, mentre i peruviani sono costretti a difendersi, cercando di non schiacciarsi: crea comunque un altro pericolo Chiroque, che salta tutti sulla destra ma poi tira a lato. A questo punto la gara diventa più noiosa, fino a 10 minuti dal termine del primo tempo: Ruidiaz da una parte e Suazo dall'altra mettono pericolo lì davanti senza però inquadrare lo specchio della porta. L'opportunità più grande arriva però con una punizione peruviana di Guevara, deviata da Carmona: sul cross non arriva Ballòn per un soffio all'appuntamento con il gol. Nella ripresa Perù subito pericoloso, con il portiere avversario Pinto che smanaccia via la sfera dopo un calcio d'angolo. Risponde il Cile con Jimenez, che trova il colpo di testa di Paredes, ma sull'esterno della rete. A mezz'ora dalla fine c'è un episodio: Alexis Sanchez appena entrato si guadagna un fallo, con successiva ammonizione di Ramos; a quel punto si scatena una rissa, e alla fine il direttore di gara tira fuori l'altro cartellino, quello rosso: espulsi Beausejour per il Cile e Carmona per il Perù. Giocano meglio i cileni, che cercano frequenti azioni offensive, soprattutto con Suazo, mentre gli avversari pressano e si difendono: nonostante tutto è Chiroque, al 73', a mettere una palla perfetta in mezzo per Ballòn, che sbaglia clamorosamente di testa. Dieci minuti dopo Sanchez si guadagna una punizione: l'ex Udinese (o almeno quasi ex) va a calciare ma il tiro esce fuori di poco. A poco dalla fine è Jimenez ad andare vicino al vantaggio: l'ex trequartista del Cesenaè solissimo su un cross da corner, ma colpisce lentamente la sfera e non ne esce nulla di fatto. Al 93' però, arriva il meritato 1-0 del Cile: calcio d'angolo dalla stessa posizione di prima, il Nino Maravilla non tocca, la devia invece Carrillo nella propria porta, firmando l'autogol della sconfitta. Esplode la Marea Roja, tre punti conquistati dal Cile, che vola in capo al Gruppo e conclude come prima. L'Uruguay cerca la vittoria qualificazione contro un demotivato e davvero deludente Messico. Si porta in avanti al 15' con il secondo centro in questa competizione di Alvaro Pereira: sulla punizione di Forlan, c'è una deviazione che favorisce il goffo intervento di Michel, poi sulla respinta segna il più facile dei tap-in l'uruguaiano. Poco dopo il portiere messicano si riscatta con la parata sullo stesso centravanti dell'Atletico Madrid. Dall'altra parte Giovani Dos Santos ci prova a giro, ma para Muslera. Un'occasionissima sciupata dall'Uruguay in seguito: il cross dell'altro Pereira, Maxi Pereira, il clamoroso liscio del difensore Mier e Diego Forlan tutto solo di fronte a Michel: continua la sfortuna, perché l'attaccante capocannoniere degli scorsi Mondiali becca il palo interno di piattone. Infine è ancora Michel a mettere in corner il tiro dal limite di Luis Suarez. Nel secondo tempo il Messico rinuncia a giocare, e si vede; dopo pochi minuti è Rodriguez a sfiorare il raddoppio, ma il suo stacco è poco preciso. La Celeste continua a dominare, ed è incredibile l'errore di Forlan sottoporta: servito da Suarez, la tocca altissima da un passo. La squadra di Tabarez prova e riprova, ma ormai la porta è stregata e non arriva il 2-0: Perez, Forlan e Suarez giocano al tiro al bersaglio, ma l'occasione più ghiotta è di Lodeiro, che calcia al volo su assist di Maxi Pereira. Nel finale trema la Celeste: Enriquez la spizza di testa dopo una punizione, poi segna a porta vuota Marquez. Arriva però, la segnalazione dell'assistente a fermare tutto: fuorigioco. Giusta decisione, perché c'era l'outside, mentre finisce la gara 1-0. La classifica del Girone C è quindi la seguente: Cile 7, Uruguay 5, Perù 4 e Messico 0. Il Messico ne perde 3 su 3, il Cile passa come primo assieme all'Uruguay secondo. Per il Perù, atteso il ripescaggio...

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