30.8.11

Supercoppa Europea 2011: Barcellona-Porto

Dopo la Supercoppa Spagnola puntualmente vinta dal super Barcellona di Josep Guardiola, c'è la Supercoppa Europea per i blaugrana. La competizione è una sfida secca, tra la vincitrice della Champions League e la trionfante in Europa League: in parole povere, una partita tra le due squadre che nella passata stagione hanno vinto le due competizioni europee. Ebbene, il Barça ha dominato la Champions battendo in finale il Manchester United di Ferguson, la squadra portoghese ha invece vinto la finale dell'Europa League grazie al gol del solito Radamel Falcao Garcia: il centravanti colombiano, però, è stato ora ceduto all'Atletico Madrid. Ma parliamo della partita. Non è molto emozionante, le due formazioni ci provano soprattutto con conclusioni dalla distanza, attenti i portieri. All'inizio i catalani faticano ad uscire, ma vengono fuori piano piano, cominciando a soffocare il Porto con il loro solito gioco in velocità e di possesso palla, capace di mettere in ginocchio qualsiasi avversaria. Il primo vero brivido lo corre il portiere del Barcellona Valdes sulla gran botta di Moutinho da fuori: ottima respinta. Poco dopo ci prova Pedro, che risponde così: lancio lungo per lo spagnolo, che impatta al volo il pallone a mo' di pallonetto, ma la sfera scavalca anche la traversa ed esce sul fondo. Il Porto comincia ad affannare, ed al 39' commette l'errore decisivo: Guarin sbaglia tutto, regala con un micidiale retropassaggio la palla a Lionel Messi (rimasto in area avversaria dopo un'azione offensiva), che tutto solo di fronte ad Helton ringrazia, finta, salta splendidamente l'estremo difensore e la insacca facilmente. Tutto con una semplicità disarmante, La Pulce punisce ancora dopo la doppietta decisiva in Supercoppa Spagnola contro il Real Madrid. Finisce quindi il primo tempo, 1-0 per gli azulgrana. Nella ripresa il povero Porto prova a contrastare la forza millenaria dei Campioni d'Europa; splendide la parate di Valdes, su Moutinho e Guarin, che aveva provato a farsi perdonare dopo il clamoroso errore della prima frazione. Dopo questa breve parentesi, la partita prende nuovamente la piega avuta nella prima parte di gioco. Villa non è lucidissimo con il destro, sbaglia il raddoppio, così come Pedrito, che ad un quarto d'ora dal termine, ancora imbucato da Messi, si fa ipnotizzare da Helton. Il Barcellona è fatale quando riparte in contropiede, soprattutto con la rapidità dei suoi piccoletti, in particolare il Pallone d'Oro, che costringe alla doppia ammonizione Rolando: rosso inevitabile. All'88', saltati gli schemi, il Barça decide di chiudere il match: il 2-0 è inventato sempre e solo dalla Pulce, che serve magistralmente in area Fabregas: il figliol prodigio segna il suo secondo gol in maglia catalana (dopo quello al Napoli), il primo in una gara ufficiale, stop di petto e tocco facile facile in rete di fronte all'incolpevole portiere. Il raddoppio chiude definitivamente i conti, cosa che fa innervosire il Porto: Guarin rovina al 100% la sua prestazione facendosi espellere, con un entrataccia da rosso diretto. Tra l'altro era già ammonito. Finisce quindi così l'incontro, con i portoghesi in 9, il Barça ancora vincitrice per 2-0 e che conquista un altro trofeo. E ormai, non ci sono più aggettivi in lingua umana per definire quel fenomeno che porta seguenti nome e cognome: Lionel Messi.

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