26.2.11

Il programma e i risultati della 27a giornata di campionato

Clicca sui risultati dei match per saperne di più (quelli evidenziati).
-Sabato (Saturday) 26/2/11
Ore 20.45
Juventus-Bologna 0-2 (49' e 66' Di Vaio)
-Domenica (Sunday) 27/2/11
Ore 12.30
Catania-Genoa 2-1 (20' Floro Flores, 52' Maxi Lopez, 56' Bergessio)
Ore 15
Bari-Fiorentina 1-1 (21' Gilardino, 87' Ghezzal)
Brescia-Lecce 2-2 (17' Caracciolo, 18' Zoboli, 31' Corvia, 70' Munari)
Cagliari-Lazio 1-0 (40' (A) Dias)
Cesena-ChievoVerona 1-0 (89' Jimenez rig.)
Palermo-Udinese 0-7 (10', 40' e 61 rig. Di Natale, 19', 28', 42' e 48' Sanchez)
Roma-Parma 2-2 (19' Totti rig., 36' Juan, 74' e 79' Amauri)
Ore 20.45
Sampdoria-Inter 0-2 (73' Sneijder, 90' Eto'o)
-Lunedì (Monday) 28/2/11
Milan-Napoli 3-0 (49' Ibrahimovic rig., 77' Boateng, 79' Pato)
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25.2.11

Ottavi di finale Champions League: Inter-Bayern Monaco 0-1

Julio Cesar, suo l'errore decisivo del match
L'Inter non ce la fa. Come le malcapitate Roma e Milan non riesce a vincere o almeno a pareggiare neppure in casa. Il Bayern di Monaco si riscatta della finale di Champions persa a Maggio ed esce trionfante dal "Meazza" battendo i nerazzurri all'ultimo respiro 1-0 con un goal dell'attaccante Mario Gomez. Eppure l'Inter era partita bene, con la mentalità giusta per una sfida europea: ordine e grinta. Già al minuto 1 il centrale Ranocchia si era reso pericoloso con una girata di destro che sfiora il palo. La gara si caratterizza fin dai primi minuti per degli interventi molto duri da ambo le parti e puntualmente l'arbitro ungherese Kassai lascia correre. Al 19' fucilata fuori di un soffio del brasiliano Luiz Gustavo. Appena un minuto dopo l'Inter reclama un calcio di rigore per l'atterramento di Eto'o, ma l'arbitro non lo assegna. Nell'azione successiva Luiz Gustavo tenta ancora la fortuna dalla distanza, Ranocchia devia il tiro e la sfera termina di poco a lato. Poi è il biscione ad avere una grande occasione con Eto'o, ma il portiere bavarese Kraft in uscita respinge. Al 24' Ribery colpisce clamorosamente la traversa di testa, non proprio la sua specialità, con Julio Cesar ormai battuto. Quattro minuti dopo incursione di Lahm, palla all'indietro, arriva Gomez di rimessa e la punta spara alle stelle un rigore in movimento. Al 33' Lucio cerca e trova Eto'o che scarica il sinistro e Kraft si salva con un mezzo miracolo. Al 46' Stankovic serve Maicon che, da posizione defilata, trova dolo l'esterno della rete. Il primo tempo finisce sullo 0-0 ma, come avete potuto leggere, sia l'Inter sia il Bayern si sono rese insidiose. Sono state più che altro le difese le vere protagoniste, con i loro svarioni e, al contrario, i loro grandi salvataggi. Nel secondo tempo Bayern molto più propositivo, che già al secondo minuto della ripresa impensierisce Julio Cesar con il colpo di testa tentato da Muller, fuori di poco. Al 53' Robben fa venire i brividi agli interisti con il suo diagonale che si stampa sul palo. Secondo legno della gara per la formazione tedesca. Ma l'Inter non demorde e poco dopo Cambiasso si divora il vantaggio: Thiago Motta intercetta un passaggio, lancia Eto'o che impegna Kraft, ma non è finita, arriva l'argentino che però conclude alto. Poi per oltre venti minuti non succede nulla, con le due squadre che si equivalgono, ma che si rivelano anche abbastanza stanche. All'80' tiro-cross dalla linea di fondo del magrebino Kharja, e ancora grande risposta di Kraft che salva per l'ennesima volta il risultato. I nerazzurri non mollano e sia Snejder su punizione (84'), sia Thiago Motta (85': salva Kraft) non sfruttano delle ottime chance. All'87' su angolo di Snejder il camerunense Eto'o tira a botta sicura, ma il pallone viene deviato da un giocatore del Bayern e termina a lato. Lo 0-0 starebbe bene a tutti, ma in questa sfida all'ultimo fiato, non poteva mancare una sorpresa (amara). Al 90' Robben tira dalla distanza, la conclusione non è un granchè, ma Julio Cesar non blocca e sulla corta respinta arriva Mario Gomez che trafigge il portiere della Seleçao. Inutile il forcing finale dei milanesi e il match chiude il sipario sul risultato di 1-0 per gli ospiti del Bayern. Ancora però non è detta l'ultima parola e dalla squadra di Leonardo ci aspettiamo una bella rimonta nei 90 minuti di fuoco a Monaco. Obiettivo vincere con due goal di scarto.
Il Pagellone
-Julio Cesar 5,5: Una sola svista, ma decisiva, in una gara che, altrimenti, sarebbe finita 0-0. Per il resto la solita bella prestazione.
-Maicon 6,5: Ottimo in copertura, dove annulla Ribery. Intrepido e sempre pericoloso nelle sue scorribande offensive.
-Lucio 6,5: Appare in formissima. Dalle sue parti non passa nessuno.
-Ranocchia 6,5: Per essere l'esordio europeo, è una grande prova. Sempre attento, non gli sfugge nessuno. Esce per infortunio.
* Kharja 6: Nei pochi minuti a disposizione si comporta benino. Pericoloso con un tiro-cross dal fondo.
-Chivu 5,5: In perenne difficoltà sull'arrembante Robben, va in crisi nel finale. Non mette mai il naso in avanti.
-Zanetti 6: L'esprienza del capitano è infinita. Spinge meno del solito, perchè deve arginare i possenti centrocampisti tedeschi.
-Thiago Motta 5,5: Non convince nella nuova posizione di play basso. Fatica a contenere gli inserimenti avversari.
-Cambiasso 5: Mai in partita, fallisce due palle goal e si dimostra al di sotto de propri standard.
-Stankovic 5,5: Cerca di cucire le trame del gioco, ma non punge in fase offensiva. L'impegno non gli manca.
-Snejder 5: Desolatamente inconsistente. Qualche spunto, ma non è lui, così ingabbiato dai tedeschi.
-Eto'o 7: Regge sulle proprie spalle tutto l'attacco interista. Corre, pressa, passa, tira. Unico neo il fatto di non aver segnato.
-Allenatore Leonardo 5,5: E se nel finale avesse inserito Pandev? Probabilmente sarebbe stata un'altra partita. Insiste nel tenere in campo Snejder, nonostante l'evidente serataccia.

Maxi-offerta di un club russo per il "Fenomeno" Ronaldo

Il Ronaldo dei tempi d'oro, quando giocava nel Real Madrid
Il club ceceno del Terek, diretto dal presidente Kadyrov, ha offerto all'attaccante brasiliano Ronaldo un ingaggio di 8 milioni di dollari per un anno e mezzo, che la rendono l'offerta più alta in tutta la storia del calcio russo. Il club ceceno, che recentemente ha nominato come allenatore il campione olandese Ruud Gullit, intende discutere i dettagli del contratto in occasione dell'amichevole tra la rappresentativa nazionale cecena e la squadra brasiliana campione del mondo nel 2002, con in campo lo stesso Ronaldo, oltre a Ronaldinho e Kaka. La partita è in programma il 10 marzo a Grozny e vedrà scendere in campo anche il presidente del Terek Kadyrov, che farà da capitano alla rappresentativa cecena. Se il fuoriclasse verdeoro accettasse la proposta, seguirebbe l'esempio del suo connazionale ed ex compagno al Real Madrid Roberto Carlos, che all'età di 37 anni ha firmato un contratto con l'Anzhi di Makhachkala, capitale del Daghestan, un'altra repubblica caucasica. Il "Fenomeno" accetterà le lusinghe dei petrodollari russi, dopo aver annunciato da poco il ritiro, o rinuncerà per non mancare di rispetto alla sua ex squadra, il Corinthians e ai suoi tanti fan sparsi in tutto il mondo? La risposta  abreva. Ronaldo è il miglior marcatore di tutta la storia dei Mondiali di calcio ed oltre all'edizione disputata da protagonista del 2002 ha vinto anche un'altra volta il Mondiale, nel 1994. Inoltre ha conquistato due volte il Pallone d'Oro, tre il Fifa World Player e tante altri trofei.

Napoli, addio Europa

Purtroppo, dopo le sconfitte delle italiane nell'andata degli ottavi di Champions, è arrivata un'altra nostra sconfitta, questa volta è stato il Napoli a perdere. I partenopei si erano qualificati all'ultimo istante con un gol di Cavani ai sedicesimi di Europa League, dopo che tutte le altre italiane partecipanti alla competizione, Juventus, Palermo e Sampdoria, si erano arrese alla fase a gironi. Il sorteggio successivo ha deciso che la squadra di Mazzarri dovrà affrontare gli spagnoli del Villarreal, e batterli per accedere agli ottavi. L'andata si giocava a Napoli, ma le due squadre si sono annullate reciprocamente, ed è finita 0-0. In questa occasione sono stati i padroni di casa ad essere sfortunati: il Napoli ha attaccato quasi senza sosta, ma non è arrivata la scintilla dell'1-0. Nel finale l'espulsione di Aronica, che salterà il ritorno. Si gioca tutto al ritorno, in Spagna, una settimana dopo. La partita non può iniziare meglio, perchè dopo solo 18' il Napoli si porta in vantaggio con una rete in tuffo dello slovacco Marek Hamsik. Esplode l'ottimismo, dato che con questo risultato, ipotizzando che la gara si concluda con l'eventuale pareggio passerebbe avanti la squadra ospite, per regola dei gol fuori casa. Attenzione, però, perchè mancano ancora 70 minuti: Lavezzi si divora la rete della sicurezza solo davanti al portiere e il Villarreal ne approfitta: al 41' c'è il pari di Nilmar, pescato alla perfezione durante un inserimento senza palla. Ora il Napoli dovrà stringere i denti, sapendo che è ancora la favorita per il passaggio del turno. Ma l'incitamento dei tifosi sugli spalti è fatale: al 47', ultimo minuto di recupero della prima frazione, disattenzione difensiva che permette a Rossi di entrare in area sulla sinistra, l'azzurro conclude con il sinistro torvando la deviazione fortunata di Zuniga, che inifila involontariamente il suo portiere De Santics, incolpevole. E' il 2-1, e c'è tutto il secondo tempo davanti al Napoli, per cercare un disperato pareggio che porterebbe agli ottavi. Ma nulla di fatto, quando arriva il triplice fischio il verdetto è lo stesso: Villarreal 2, Napoli 1. Sfortunati i giocatori partenopei, che tra legni e attacchi non sono riusciti a metterla dentro. Quindi, fine sogno Europa, grazie ad un italiano che punisce un'italiana, Giuseppe Rossi. Siamo vicini ad una disfatta clamorosa, e pensare che tutte le partecipanti in Europa erano agevolate dalla partenza in casa. Possiamo solo sperare nella vittoria del Milan a Londra, dopo che in casa con il Tottenham si era arreso per 1-0 al gol di Crouch, vittoria più possibile di quella che dovrebbe fare l'Inter, anche essa ha perso 1-0 al 90' su gol di Mario Gomez, contro il Bayern. Per far passare la Roma, invece, serve una vera impresa: i giallorossi sono crollati per 3-2 contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk, e serve una vittoria con 2 reti di scarto in Ucraina. Non ci resta che attendere il ritorno, e intanto dopo l'eliminazione, il Napoli dovrà concentrarsi allo scudetto, e soprattutto allla sfida con il Milan che avverrà Lunedì sera a San Siro...

Champions League partite d'andata ottavi di finale: Marsiglia-Manchester United

Finisce 0-0 la partita allo Stade Vélodrome di Marsiglia, che di giocava appunto tra la squadra francese del Marsiglia e quella inglese del Manchester United. Un match poco spettacolare, le formazioni in campo hanno badato a non prenderle più che a darle e infatti non ci sono state reti. Risultato favorevole allo United, che potrà giocarsi il ritorno all'Old Trafford.

LA PARTITA

Primo tempo penoso dal punto di vista dello spettacolo. Gara noiosa, che non decolla mai dato che a entrambi gli allenatori farebbe comodo il pareggio. Il Marsiglia prova a giocarsela in avanti, ma il Manchester si difende con grande concentrazione. In attacco, però, la squadra di Alex Ferguson è inconcludente: Nani non va, Rooney non ha ancora capito che la partita è iniziata. Nessun tiro nello specchio, o proprio nessun tiro, fino al 20', quando ci prova Fletcher da fuori, ma Mandanda blocca in due tempi. Verso la sosta, un indegno quanto presuntuoso tentativo di rovesciata di Brandao da fuori area, ma il pallone viaggia a 10 all'ora e Van der Sar para a occhi chiusi. Nella ripresa i francesi sono più determinati, e lo United soffre, senza creare pericoli. Un colpo di testa di Brandao, e un tiro-cross pericoloso di Ayew mettono paura al portiere. Il Marsiglia prova a costruire con fraseggi corti, tiene palla, ma con scarsi risultati. Almeno gli avversari concludano a volte: Berbatov ci prova, ma viene murato, poi tira dalla distanza, sfera in tribuna. Nel finale cresce la squadra di Ferguson, con Berbatov e Rooney, ma i padroni di casa si difendono bene. Entra Scholes e i Red Devils iniziano ad avere possesso della sfida, ma non lo sfruttano ed è troppo tardi, così termina a reti inviolate la partita d'andata, 0-0.

LE PAGELLE MANCHESTER UNITED

Van der Sar: 6 Mai impegnato in vere parate, partita di sicurezza, di uscite alte ben fatte.
Evra: 5,5 Soffre tropo Remy, che dalla sua parte ha troppi spazi. Spinge poco lì davanti.
Smalling: 6,5 Sostituisce benissimo Rio Ferdinand, dimostra personalità e in difesa è una piovra, un armadio su cui sbattono puntualmente i centravanti avversari.
Vidic: 6+ Quest'oggi è il capo della difesa e l'amministra. Per lui fermare Brandao è un gioco da ragazzi.
O'Shea: 6+ Dietro leggermente in affanno, ma concentratissimo. Quando sale Ayex si schiaccia dietro, ma non trema mai.
Fletcher: 6- Il primo a tirare, ci mette intensità e voglia. Ma le idee mancano e così si spiega l'inevitabile pari...
Carrick: 5,5 Il problema è che corre poco. In fase difensiva è troppo molle, troppo.
Gibson: 5 Peggiore in campo, disattento e con poca personalità. Alla fine, per stare in una big, essere rocciosi e possenti non basta. Scholes (73'): 6 Con lui le gemoetrie inglesi funzionano, ma è troppo tardi per cambiare la storia della partita.
Nani: 6- Corre a velocità supersonica, ma senza creare pericoli. I numeri, le giocate e i doppi passi sono leciti e lui li esibisce, ma senza aiutare se stesso e gli altri.
Berbatov: 5,5 Nella prima frazione è una pecora che vaga per il campo, nel secondo tira, ma senza risultati.
Rooney: 5,5 Non fa nulla, tira solo una volta da centrocampo. Ma c'è una spiegazione: Ferguson lo vuole esterno, e lui deve obbedire. Ma il suo vero istinto da bomber è così soffocato.
All. Ferguson: 6 Bada a non prenderle, perchè sa che la ritorno sa la può giocare meglio, così toglie il rischio di subire gol e cercare la rimonta al ritorno. Forse è anche per questo che mette Rooney a lato e l'attacco funziona a malapena.

23.2.11

CHAMPIONS OTTAVI DI FINALE:COPENAGHEN-CHELSEA

                                                                         LA PARTITA
Anelka porta il Chelsea in alto
Un grande Chelsea batte il Copenaghen in trasferta ed ipoteca la qualificazione ai quarti. I blues meritano la vittoria e fanno subito capire che sono superiori  infatti creano subito un' occasione sprecata da Anelka ma il centravanti la sciupa, ma solo pochi minuti dopo lo stesso Anelka al 16' porta in vantaggio il Chelsea che trafigge Christensen con un diagonale. Il Copenaghen non riesce ad entrare in partita e ha altre 3-4 occasioni il Chelsea anche se però non riesce per ora a raddoppiare (le occasioni tutte per Anelka), Nella ripresa la storia non cambia e già al 53' raddoppia sempre con Anelka con un gol quasi fotocopia del primo.La partita a questo punto sembra finita infatti il Chelsea si inizia possiamo dire a rilassarsi ed ha solo un' altra occasione al 68' con una punizione dal limite di Essien. La partita finisce e si può dire che il Chelsea è qualificato perchè il Copenaghen non si è praticamente visto mai...Speriamo in un Copenaghen più vivo nella partita di ritorno.
IL PAGELLONE CHELSEA....
Cech 6 Gestisce bene l’ordinaria amministrazione.
Bosingwa 6 Non spinge più di tanto, ma si offre regolarmente come appoggio della manovra.
Ivanovic 6,5 Molto bene, è uno dei più in forma del Chelsea e si vede.
Terry 6 Una sola distrazione, per il resto controlla senza problemi gli avanti del Copenaghen.
Cole 5,5 Si inserisce in avanti ad intermittenza e soffre su Bolanos
Ramires 6 Pochi errori e molti palloni recuperati, sta crescendo di condizione.
Essien 6,5 Partita di grande livello, sio trova a meraviglia con Lampard, cuce il gioco come ai bei tempi e fisicamente è straripante.
Lampard 7 Attento in fase di copertura, è devastante sia nei passaggi, che negli inserimenti. Delizioso l’assist per il 2-0.
Anelka 8,5 Grandissima doppietta, che mette in cassaforte la qualificazione. Ha segnato 7 gol in 6 partite quest’anno in Champions. (Drogba sv)
Malouda 5,5 Estraneo dal gioco, non partecipa attivamente alla manovra. Solo cose banali, evanescente.
Torres 5 Molto arrugginito, si mangia diversi gol non da lui, confermando di essere preoccupantemente fuori condizione.
All: Ancelotti 6,5 Buona prestazione del Chelsea che sfrutta la ruggine e l’inesperienza degli avversari e si trova con un piede e tre quarti al turno successivo.
IL PAGELLONE COPENAGHEN....
Wiland 4 Malissimo in occasione del diagonale dell’1-0 di Anelka.
Pospech 6 Spinge molto in collaborazione con Bolanos, prova a mettere con costanza in apprensione la difesa del Chelsea.
Zanka 5 Si fa ammonire subito e da li in poi è una partita giocata in sofferenza.
Antonsson 5 Anelka lo brucia in entrambe le occasioni del gol: nella prima non è drammaticamente colpevole, mentre nella seconda legge malissimo il passaggio di Lampard.
Wendt 5,5 Non spinge con costanza, aiuta poco Gronkjaer
Bolanos 6 Agisce molto bene in collaborazione con Pospech, il più pericoloso dei suoi.
Kvist 5 Si fa pesantemente schiacciare dai centrocampisti del Chelsea.
Claudemir 5,5 Regia troppo timida, fa il compitino, ma non riesce ad illuminare il gioco.
Gronkjaer 5 Pesantissimo il suo errore che regala il vantaggio al Chelsea.
Santin 4,5 Non trova mai la posizione, sbaglia tutto (Vingaard 5 Ha una buona palla ad inizio ripresa, ma la spreca malamente)
N’Doye 5 Arrugginito. Corre parecchio, ma non riesce mai a giocare in simbiosi con i compagni.
All: Solbakken 5 Il Copenaghen è troppo arrugginito, ma parecchio inferiore al Chelsea.

Il programma e i risultati dei recuperi della 22a giornata di campionato

Clicca sui risultati dei match per cronaca e pagelle.
- Mercoledì (Wednesday) 23/2/11
Ore 18.30
Bologna-Roma 0-1 (dal 16') (45' De Rossi)
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Serie A 26 giornata: Genoa-Roma

A Marassi si svolge una partita incredibile, che il Genoa vince per 4-3 in rimonta da 0-3. Già con queste parole potete capire il clamoroso fatto: la Roma ha buttato via 3 punti già intascati e si è andata a cercare la quarta sconfitta consecutiva. Dopo il match, Ranieri ha annunciato le dimissioni. Una sconfitta che dovrà far riflettere la società e lo staff, perchè nella mezz'ora finale di follia giallorossa la difesa non esisteva più.

LA PARTITA

La gara si mette subito in discesa per gli ospiti: Totti batte il corner, il pallone viene incornato da Mexes che la butta dentro senza difficoltà. Difesa ferma quella del Genoa. Siamo al 6'. Al 14' palla-gol per Palacio che di testa colpisce male e la manda alta. Passano solo 2 minuti, e al 16' Burdisso devia appena in rete la punizione di potenza sul secondo palo di Totti. Dopo un quarto d'ora è già 0-2. Poco dopo altra opportunità per Floro Flores, l'ex Udinese si divorerà un numero indefinito di gol, che stacca sul cross di Marco Rossi ma il pallone è a lato. La partita è accesa e emozionante, ma è la Roma ad avere le occasioni migliori. Ne arriva un'altra, con Borriello: il centravanti la stoppa per Totti, che vede l'inserimento senza palla proprio dell'ex Milan e lo serve con un pallonetto, in area Borriello calcia di sinistro al volo, schiacciando la sfera a terra, ma il pallone esce toccando il palo con Eduardo battuto. Prima della pausa c'è l'ultima azione pericolosa del Genoa: splendida la verticalizzazione di Milanetto, che trova Floro Flores, ma l'attaccante trova un ottimo Julio Sergio. Il secondo tempo comincia con un altro clamoroso erroe di Floro Flores: bel traversone dalla destra di Rafinha, l'azzurro si eleva ma il suo colpo di testa trova il secondo miracolo di Julio Sergio. Al 51', il colpo di grazia: Totti e Borriello ripartono in contropiede, Borriello sfida il difensore, poi la mette per Totti, al centro dell'area, che si sposta la palla sul sinistro econclude beffando Eduardo sul primo palo. 3-0. Ballardini e tutto il Marassi si gelano, il rammarico dei gol sbagliati si fa più grande, enorme. Ma i giallorossi si scordano che la gara non è finita, anzi, mancano 35 minuti. Ma al Genoa ne basta uno per far ricordare ai romanisti che non è finita, perchè al 52', quando lo stadio ancora rumoreggiava al 3-0, Floro Flores, finalmente, fa una cosa buona: mantiene vivo un pallone, che sfugge alla difesa e arriva sui piedi di Palacio, la sua conclusione aerea batte Julio Sergio per l'1-3. Ma il campanello d'allarme non suona per la Roma, neanche quando la lotta infinita tra il portiere e Floro Flores continua indisturbata: prima Rafinha, dalla sinistra, mette un pallone perfetto al centro per Floro Flores, che da un metro sbaglia l'impossibile; poi lo stesso giocatore genoano rientra sul destro in area di rigore e prova il destro sul primo palo, ma ancora Julio Sergio, con i piedi. Serve qualcuno che la butti dentro, e Ballardini inserisce il giovanissimo Paloschi. Al 68', lo stesso Paloschi riceve in area il cross perfetto di Floro Flores, la mette giù col petto e batte il portiere con il sinistro. E'il 2-3, e Marassi esplode. Passano, solo 6 minuti, quando al 74' Mesto crossa dalla trequarti per Palacio, che di testa scavalca Julio Sergio con un pallonetto. Tocca l'estremo difensore, ma non può evitare il 3-3. Marassi è una bolgia, i calciatori romani sono impietriti, e anche qui la difesa ha pasticciato. La Roma sembra morta, ma così non è. Infatti pochiminuti dopo Menez corre sulla fascia, e giunto davanti ad Eduardo serve Totti a centro area: il capitano giallorosso tira a porta vuota, senza pressione, poteva stopparla. Il terrore sul volto di Ballardini si trasforma in incredulità prima e in gioia poi quando vede Totti tirare addosso a Criscito, unica difesa della porta. L'incredibile è che se la porta è larga 7 metri, Criscito ne occupa neanche uno, ma Totti ha tirato proprio lì, ma poi proprio uno come lui... E il Genoa è ancora salvo, continua con laforza della disperazione e i cori di Marassi. Sono proprio questi due elementi che portano i rossoblu al quarto gol. Difesa ferma, Palacio scambia indisturbato in area con Criscito e serve al centro Paloschi, lasciato solo, che può solo toccare la palla e metterla dentro. Non si sente più nulla. Solo fracasso, è 4-3. La gara si spegne proprio con questi urli, che simboleggiano lo spirito del Genoa e la figuraccia della Roma.

LE PAGELLE ROMA

Julio Sergio: 7 Forse il migliore della Roma. Ne prende 4, ma non è mai colpa sua, bensì della difesa. Fa un numero indeterminato di miracoli, tutti sul povero Floro Flores.
Burdisso: 5+ Inizia la partita molto concentrato e segna il 2-0, poi è complice della follia.
Castellini: 5 Sembra che nella mezz'ora finale ogni giocatore abbia perso la testa. Come lui, gioca abbastanza bene ma poi si perde, ed è responsabile della maggior parte dei gol.
Mexes: 5,5 Segna l'1-0 e nel primo tempo è strepitoso. Nel secondo la squadra non ci sta più e lui da solo non può nulla, perciò cade nel buio pure il francese.
Riise: 5+ Se nel primo tempo ha fatto benino, nel secondo ha fatto pena. Copre male e dalla sinistra provengono dozzine di pericoli.
Greco: 5,5 All'inizio gioca con la testa e le sue aperture sono di livello. Poi cade nella follia e non combina più nulla.
Perrota: ng. Taddei (9'): 6+ Entra subito e fail suo. Nella ripresa, stranamente, mantiene il controllo e prova. Con scarso successo.
Brighi: 5,5 Mena molto e viene menato. Si fa strada come un leone nel primo tempo, nel secondo è un agnellino che vaga spaventato tra i grifoni.
Simplicio: 5 Gioca? Ci chiediamo. Non si vede mai, un fantasma. Menez (64'): 6 Pericoloso una volta, quando in seguito Totti ha sbagliato un gol fatto, poi nulla.
Totti: 7 Gioca eccome invece lui, e gioca la sua miglior partita dell'anno. Due assist, un gol, passaggi millimetrici, tanta corsa. Mezzo punto in meno per il clamoroso errore a porta vuota.
Borriello: 6,5 Grande intesa con Totti, tanti duetti e un assist proprio per il gol del capitano. Loria (71'): 4,5 Basta dire che entra da quinto difensore per non prendere gol sul 2-3, ma la Roma ne prende 2.
All. Ranieri: 4,5 E' la sua ultima partita in giallorosso, e finisce male la sua avventura. Dal punto di vista tecnico e tattico la sua squadra è ottima, da quello mentale è penosa. Uno come lui non può permettere queste cose.

SERIE A 26 GIORNATA: INTER-CAGLIARI

LA PARTITA
J.Cesar salva l'Inter come sempre!
L'Inter colleziona un'altra vittoria dopo quella ottenuta con la Fiorentina in settimana vincendo a S.Siro contro il Cagliari. I nerazzurri fanno subito capire che vogliono vincere ed hanno subito diverse occasioni (con Pandev) e al 7' passano in vantaggio con un gol sospetto di Kharja perchè T.Motta e Ranocchia erano in netto fuorigioco.Gol convalidato.Il Cagliari comincia a spingere e pur creando 3-4 occasioni (Biondini) non riescono a segnare visto che in porta l'Inter ha uno strepitoso J.Cesar che come sempre poi risulterà il migliore in campo a fine partita. Nel secondo tempo praticamente i neroazzurri hanno ormai la testa altrove e c'è  solo il Cagliari che fa un forcing per tutto il tempo.Però J.Cesar salva sempre il risultato e la partita finisce 1-0 per l'Inter anche se immeritatamente devo dire.L'Inter se vincerà la prossima partita avrà l'occasione di avvicinarsi ancora di più al Milan visto che ci sarà lo scontro diretto: Napoli-Milan Lunedi.
IL PAGELLONE INTER....
Julio Cesar 6.5 Sempre molto attento, sia nelle uscite, sia nelle conclusioni verso lo specchio.
Ranocchia 7 Belle chiusure in difese, annulla Acquafresca, poi si fa anche trovare al posto giusto al momento giusto nell'occasione del gol.
Nagatomo 5.5 Si impegna molto, vuole dimostrare di essere all'altezza, ma non azzecca un cross.
Zanetti 7.5 All'81' corre in area ad anticipare Lazzari che stava per battere a rete di testa da ottima posizione. In quest'azione c'è tutta l'essenza di un capitano, che questa sera è l'unico che non sembra stanco così com'è l'unico che non commette errori.
Cordoba 6 Chiusure puntuali, anche se il movimento di Nené lo fa soffrire.
Maicon 6 Buon primo tempo, dove sembra quello dei tempi migliori, cala vistosamente nella ripresa.
Kharja 5 Ancora una partita dove dimostra di non essere all'altezza. E' suo il tiro che incoccia sul ginocchio di Ranocchia da cui scaturisce il gol, ma era stata una conclusione fuori misura ed è rimasta l'unica giocata in cui si è visto.
Motta 5 Regia obnubilata, in affanno sul piano fisico.
Stankovic 5 Entra al 61'. dovrebbe aiutare la squadra con la sua esperienza e freschezza, ma annaspa come tutti.
Cambiasso 5 In campo dal 72', anche lui non argina, anche lui sbaglia appoggi, anche lui non riesce a tenere palla.
Mariga 6 Gioca dal 78', rimane lucido, si oppone a spezzare la manovra avversaria.
Pandev 6 Cala vistosamente alla distanza, quando commette errori banali e non tiene più una palla. Ma per almeno un'ora è molto mobile, si sacrifica in fase difensiva ed è pericoloso in avanti.
Pazzini 4.5 Sbaglia malamente un colpo di testa alla sua portata. Ed è l'unica cosa che fa nella partita. Gira a vuoto senza dare profondità né aiuta la squadra a respirare tenendo palla.
Eto'o 6.5 Quando esce l'Inter va in difficoltà. Perché quando lui ha il pallone tra i piedi si ha sempre la sensazione che possa nascere qualcosa di pericoloso. E perché lui almeno riesce a tener palla.
Allenatore
Leonardo 6 L'avvio sembra positivo, poi la squadra va in sofferenza, ma non annega. Sono quasi tutti stanchi, lui dà la carica dalla panchina e invita a non mollare. 

Champions League partite d'andata ottavi di finale: Lione-Real Madrid

Si gioca la gara d'andata degli ottavi di finale tra Lione e Real Madrid, nello stadio dei francesi, lo Stade de Gerlande. Le Merengues si spaventano in questo campo, dove non hanno mai vinto nella loro storia. Questa volta potrebbe essere la volta buona, avrà pensato qualcuno dopo aver visto rotolare in rete il tiro dell'ex Karim Benzema, entrato da appena 20 secondi per un pessimo Adebayor, ma si sbagliavano: la sfida si conclude 1-1, con il pari a 7' dalla fine di Gomis. Anche l'anno scorso le due formazioni s'erano incontrate agli ottavi, e aveva trionfato la squadra di Claude Puel, con l'1-0 in Francia, e al ritorno Pjanic aveva risposto a Cristiano Ronaldo, per l'1-1.

LA PARTITA

Il primo tempo offre molta velocità e dinamicità. E' il Lione ad avere qualcosa in più, costruisce e spinge con continuità sulla fascia sinistra con Michel Bastos, che si troverà ad affrontare lo spagnolo Sergio Ramos, e spesso e volentieri la meglio l'ha il talentuoso mancino. La prima occasione arriva con un cross di Reveillere per Gourcuff, ma l'ex milanista deve fare i conti con un miracoloso Xabi Alonso in chiusura. Carvalho regala la sfera a Kallstrom, che calcia male disturbato da Pepe. Solo alla maezz'ora il Real conclude, con un innocuo tiro di Di Maria. Poi ci prova Ronaldo, ma respinge Lloris. La prima frazione si conclude con una clamorosa opportunità per il Lione: riparte Gomis che salta Carvalho, serve in profondità Bastos, che porta palla e poi serve un pallone a giro sul secondo palo, smanaccia soltanto Casillas; arriva sulla respinta Gomis, che spara una botta a colpo sicuro, ma l'estremo difensore spagnolo non ci sta e col gomito devia in corner. Nel secondo tempo le Merengues sono più determinate: fallo e giallo per Bastos, che salterà il ritorno. Sulla seguente punizione, la magia di Cristiano Ronaldo si stampa sul palo, poi corner. Nulla di fatto, anche sulla successiva battuta: Sergio Ramos si eleva in cielo e inventa un pallonetto che avrebbe beffato Lloris, ma ora ci si mette anche la traversa. Ci provano i padroni di casa, su una mischia in area Toulalan si vede respingere un gran botta. In seguito i Blancos reclamano un rigore per tocco di mano di Gourcuff, ma si stava proteggendo il volto. Entra Benzema per uno spento Adebayor, entra l'ex. Bastano pochi seondi per renderlo protagonista: il francese recupera la sfera e la serve a Ozil, che la da a Ronaldo nello stretto; il portoghese chiude ancora per Benzema che mette a sedere Reveillere e insacca con un lento destro su cui Casillas ha la reattività di un bradipo e se la fa passare tra le gambe. E il gol dell'1-0, e il Lione sembra fuori: attacca in modo impacciato e frettoloso. Entra Pjanic, colui che aveva deciso la qualificazione lo scorso anno. Proprio la sua punizione trova Cris, che fa la sponda di testa per Gomis, che pareggia i conti. Il Lione prova a passare addirittura in vantaggio, ma senza palle-gol ulteriori. Finisce 1-1, si attende il ritorno al Benabeu.

LE PAGELLE LIONE

Lloris: 5,5 Decisivo quanto impacciato il suo errore sul gol di Benzema, non viene mai chiamato a particolari interventi.
Cris: 6+ Non granchè nel primo tempo, nella ripresa si sveglia e protegge, serve l'assist a Gomis per il pareggio con un lieve colpo di testa.
Lovren: 6 Si vede qui la differenza tra chi deve marcare: limita senza problemi Adebayor, fatica a contenere Benzema.
Reveillere: 5+ Solo all'inizio si fa vedere davanti, poi nulla. Ronaldo si diverte contro di lui.
Cissokho: 6,5 Recupera un buon numero di palloni, difende e attacca bene anche con qualche imprecisione, ma pur sempre pericolosamente.
Kallstrom: 6 Match normale per lui, gioca benino e difende attentamente. Pjanic (77'): 6,5 Gioca 10 minuti, ma cambia la partita. Alza da solo il baricentro, conclude e si diverte, batte la punizione che porta al pareggio di Gomis.
Bastos: 6,5 Primo tempo eccezzionale, con corse a mille e passaggi invitanti, cala nella ripresa. Briand (70'): 6 Da una scossa alla squadra, che trova il coraggio per rimontare.
Toulalan: 6+ Gioca bene, soprattutto in copertura. Aiuta la costruzione dell'azione offensiva.
Gourcuff: 5,5 Non brillante, solo qualche spunto. Vaga in campo senza una stabile posizione.
Gomis: 6,5 Senza la rete, avrebbe meritato un 5. Perchè gioca male come Adebayor per il Real e si mangia un gol a porta vuota. Però svolge il suo compito principale: segna. Finisce in crescendo.
Delgado: 6,5 Quasi sempre nel vivo del gioco, si avventura in serpentine in area avversaria. Purtoppo non ha alcune occasioni, e termina la gara calando. Pied (69'): 5 Evanescente, gioca 20 minuti ma ci si chiede se fosse veramente entrato.
All. Puel: 6 La sua squdra gioca e soffre, ma si deve considerare che lo si sta facendo contro il Real Madrid.

LE PAGELLE REAL MADRID

Casillas: 6 Mai veramente impegnato ad interventi particolari, una mezza uscita nel primo tempo un po' folle, incolpevole sulla rete.
Carvalho: 5,5 Sicuramente meno attento del suo compagno di reparto, si fa saltare troppe volte ed è disattento sul gol.
Pepe: 7 Monumentale, le prende tutte lui, di testa o di piede, in area o fuori... tutte tranne una, la sfera del pari. Ma la sua fetta di colpa è molto piccola.
Sergio Ramos: 6- Non eccezionale, soffre Bastos. Spinge poco, ma colpisce una traversa di testa.
Arbeloa: 6,5 Mourinho ha contato su di lui, e non si è sbagliato. Nel momento più difficile è il più motivato della sua squadra.
Xabi Alonso: 7 Di professione fa il regista, ma è un racchettapalle. Respinge 3 o 4 tiri destinati alla porta e fa un recupero prodigioso su Gourcuff.
Di Maria: 6,5 Sempre elegante e efficace, come al solito. Corre e apre bene. Nel finale cala.
Ozil: 6+ Mezz'ora così così, poi si decide e corre come un forsennato. Stremato, il tedesco esce. Marcelo (75'): ng
Khedira: 6 Lotta in campo, più offensivo che difensivo. Gara normale. Diarra (68'): 6 Anche lui, come il sostituito, non incide e fa il suo.
Cristiano Ronaldo: 6,5 E' un Ronaldo meno spettacolare ma lottatore, anche in copertura. Fa partire molte azioni e colpisce un palo con una punizione magistrale.
Adebayor: 4,5 Peggiore in campo senza dubbio. Non è che sbagli i gol, proprio non si muove. Fa la bella statuetta e fa il gioco facile a Cris e compagnia. Benzema (64'): 7,5 Entra a 26 dalla fine, a 25 segna. Gli appalusi dei suoi ex tifosi si spengono in amarezza quando lo vedono duettare con Ronaldo e insaccare. Difende bene e attacca con lucidità. In due parole: il contrario di Adebayor.
All. Mourinho: 6 Qualche solito segno da bordocampo tipico dello Special One, la sua squadra rischia ma viene salvata dall'uomo che lui considera da panchina. Adebayor invece, per lui, si merita il posto da titolare...

22.2.11

Bahrain, Formula 1 2011

Gli organizzatori del gran premio del Bahrain hanno deciso di annullarlo per una questione di sicurezza della manifestazione dopo le rivolte scoppiate nel Paese. La prima gara si svolgerà in Australia e i prossimi test a Barcellona. L'appuntamento potrebbe eventualmente essere recuperato a fine stagione.
                                                   Mancio

Italia- Inghilterra (Rugby)

L'Italia è stata travolta a Twickenam dall'Inghilterra per 59-13. Gli azzurri non hanno ripetuto la bella partita contro l'Irlanda ed hanno perso. Per l'Italia è la seconda sconfitta di fila. La prossima partita sarà il 26 febbraio contro il Galles.
                                         Mancio

Ala Posteriore (Formula 1)

Nell'attesa del mondiale di quet'anno, 2011, i tecnici hanno cercato di fare dei miglioramenti, quello più discusso è stato senz'altro quello all'ala posteriore. Questo miglioramento permetterebbe di ottenere maggiore velocità nei rettilinei, circa 15km/h, rinunciando a un pò d'aderenza. Però il regolamento non parla chiaro, infatti si può usare solo a meno di un secondo dall'avversario, cosa che il pilota ha molta difficoltà a stabilire,  solo per attaccare e non per difendere, però quando ci sono tre macchine in fila quella nel mezzo potrebbe usarla per difendersi e dire che non è vero. Ci aspettiamo chiarimenti.
                                                         Mancio

Storia del 6 nazioni

Nel 1871 Scozia e Inghilterra si affrontavano nella prima partita internazionale di rugby. Dodici anni dopo venne istituito il primo Home Internationel Champioship al quale parteciparono Scozia, Inghilterra, Galles e Irlanda. L'ingresso della Francia avvenne solo nel 1910 e il torneo diventò il "5 Nazioni". Invece l'Italia entrò nel 2000, il torneo venne chiamato, ed è chiamato tuttora, il "6 Nazioni". La prima vittoria italiana avvenne nel 2003-2004 quando gli italiani si classificarono 5° e non presero il cucchiaio di legno, premio che viene dato alla squadra che perde tutte le partite.
                                 Mancio

Italia-Irlanda

Mirco Bergamasco
Sabato 5 febbraio al Flaminio si è svolta la prima partita dell'Italia al 6 nazioni di quest'anno. E' stata una bella partita da parte dell'Italia che nel primo tempo è passata due volte in vantaggio con dei calci di Mirco Bergamasco. Alla fine del primo tempo l'Italia conduceva per 6-3. Però nel secondo tempo gli irlandesi si sono fatti forza e hanno segnato una meta con O'Driscoll. L'Italia non si è persa d'animo e anche lei ha realizzato una meta, il cui calcio piazzato però non è stato realizzato da Mirco Bergamasco. Successivamente l'Italia ha perso palla e O'Gara ha messo a segno un drop, calcio tra i pali, e gli irlandesi sono tornati in vantaggio13-11. La partita si è chiusa con un drop di Orquera che però non ha centrato i pali.
                                                        Mancio

Champions League partite d'andata ottavi di finale: Valencia-Schalke 04

Al Mestalla di Valencia, lo Schalke 04 è ospite dello stesso Valencia per la partita d'andata degli ottavi di finale della Champions League. Il Valencia e lo Schalke, entrambe, hanno superato la fase a gironi senza problemi quando in campionato qualcuno ce n'era. La maggior attenzione è sul centravanti Soldado, ma soprattutto sul bomber degli ospitit, Raul, che nella lunga carriera al Real Madrid ha segnato ben 12 reti agli spagnoli. La sfida si conclude 1-1, con lo stesso Raul che risponde alla rete siglata da Soldado nella prima frazione.

LA PARTITA

La gara è subito accesa: il Valencia ci mette meno di un minuto a concludere, ma nulla di fatto. Al 9', prima palla-gol per lo Schalke, la ha Huntelaar: il calcio d'angolo di Farfan viene respinto dalla difesa e dopo un rimpallo torna in area; l'ex milanista calcia a botta sicura ma cicca clamorosamente la sfera. Gli spagnoli provano moltoi lanci lunghi, facendo innervosire gli avversari, e al 17' arriva il vantaggio: la ripartenza veloce in contropiede del Valencia, che combina bene sulla sinistra, poi Mathieu mette la palla precisa per Roberto Soldado che con un semplice tocco sottoporta insacca. Il Valencia continua ad essere pericoloso, ma i tedeschi si svegliano, e dopo un paio di tentativi colpiscono la traversa con Kluge, che stacca sul traversone di Farfan, trova la deviazione di Guaita prima, e della traversa poi. Il match continua ad essere condotto dal Valencia, con i lanci in profondità di ambedue le formazioni che vengono sempre respinti dalle attente difese. Al 33' opportunità del raddoppio: Aduriz rimane solo in area da posizione decentrata, ma il suo destro accarezza l'esterno della rete. Il resto del primo tempo è molto impreciso, con lo Schalke che si difende e talvolta prova ad innescare azioni offensive. Il secondo tempo è più esaltante. Al 47', subito occasione per Aduriz, che però non aggancia la sfera, sul rimpallo arriva Dominguez che trova la deviazione del difensore. Le occasioni arrivano da una parte e dall'altra, con Banega e Mathieu, ma la migliore la ha Raul, che viene lanciato a rete da un capovolgimento di fronte, e il portiere Neuer si salva in corner. Ora le squadre pressano, ma per un po' è assedio dei padroni di casa. All'improvviso, però, arriva il pari: Schmitz lancia in profondità Jurado, che dalla sinistra tocca al centro per Raul, che stoppa e fulmina l'incolpevole Guaita col sinistro. Ora i tedeschi prendono coraggio, ma il loro attacco non è molto convincente. Come quello del Valencia. Gli attacchi si alternano, e arriva una mezza occasione per Vicente, che sul cross di Joaquin, non aggancia da buona posizione la palla, sciupando la possibilità del nuovo vantaggio spagnolo. Il Valencia prova a manovrare sulla sinistra, ma pian piano comincia a perdere lucidità e sbaglia molti passaggi. Raul prova a sorprendere Guaita con un pallonetto, ma l'estremo difensore blocca. Lo stesso ex Real imbecca per Hao, che trova Guaita sul suo tiro. Finisce con l'espulsione di Schimitz per doppia ammonizione, finisce 1-1.

LE PAGELLE VALENCIA

Guaita: 6,5 Bravo in molte occasioni a salvare il risultato.
Mathieu: 6 Difende bene e spinge con continuità sulla fascia. Suo l'assist per l'1-0 di Soldado. Alba (80'): ng
Ricardo Costa: 5,5 Respinge i lanci lunghi, ma non è che sia chissachè. Davanti non è mai pericoloso.
Miguel: 6 Anche lui poco conclusivo in attacco, ma difende con più sicurezza del suo compagno di reparto.
Navarro: 4,5 Non combina nulla, non spinge mai, difende sì e no. Partita estremamente negativa, il peggiore in campo, almeno del Valencia.
Tino Costa: 6,5 Come al solito pericoloso con i suoi tiri improvvisi e le due magistrali punizioni, che impensieriscono di tanto in tanto Neuer.
Topal: 6 Fa il suo semplice lavoro, neanche con troppa convinzione, in avanti non si vede mai.
Banega: 6 Lo abbiamo visto molte concludere a lato, impostare e provarci. La volontà è estrema, ma a volte ci vuole anche la precisione... Joaquin (68'): 6 Prova a spingere sulla fascia, a volte riesce a trovare bene i suoi compagni con palloni precisi.
Dominguez: 5,5 Pure lui ci mette la volontà, fa i suoi numeretti giornalieri, ma è di rado pericoloso. Vicente (68'): 5,5 Spinge sulla sinistra, ma l'unica occasione che ha la sciupa non agganciando la sfera.
Aduriz: 6+ Si muove molto, conclude pericolosamente un paio di volte. Nei passaggi però, è troppo impreciso.
Soldado: 7 Segna un gol da vero centravanti, partecipa alle azioni offensive ed è molto mobile. Alla fine, anche se ha pochissime occasioni, è decisivo.

21.2.11

Champions League partite d'andata ottavi di finale: Arsenal-Barcellona

Cose incredibili all'Emirates Stadium di Londra, dove l'Arsenal affronta il Barcellona per la partita d'andata degli ottavi di finale della Champions League. Vincono i Gunners, 2-1, che passano in svantaggio con il gol di Villa, ma nei minuti finali le reti di Van Persie e Arshavin inginocchiano i catalani. Partita piena di spettacolo, e al Barca, nel ritorno, serve una vittoria per passare il turno.

LA PARTITA


All'Emirates fa freddino, quando inizia la gara. Le aspettative consideravano una partita giocata in velocità, con ritmo e senza tatticismi. Le occasioni non tardano a venire: subito Van Persie conclude dalla distanza, ma trova Valdes. Al quarto d'ora, la prima opportunità anche per gli uomini di Guardiola, con Messi che, in area, finta ingannando il portiere, ma poi il suo diagonale sfiora il palo della porta difesa dall'estremo difensore dei Ganners. I catalani in maglia verde prendono coraggio, e cominciano a fare il gioco che ci hanno abituati a vedere, con molto possesso palla, ma l'Arsenal si difende con sicurezza e non sta certoa guardare. Al 26' arriva, però, il vantaggio del Barcellona: la difesa chiude un bel contropiede dei casalinghi, poi da la sfera all'attacco, con Messi che inventa un suggerimento perfetto in profondità per Villa, El Quake non perdona. I blaugrana prendono confidenza e non permettono all'Arsenal di attaccare. I londinesi sono pericolosi in alcuni contropiedi, ma soprattutto con Robin Van Persie, che però spara alto. Nel secondo la musica cambia leggermente all'Emirates; i giocatori in maglia rossa cercano il pari senza creare veri pericoli, però, alla difesa avversaria. Il primo pericolo arriva ancora dal centavanti olandese, chiuso da Piquè. Il Barcellona prende in mano il match, ma non è finita. C'è infatti l'orgoglio dell'Arsenal da superare, che alla fine decide la partita. In soli quattro minuti, all'78' e al 82', i Gunners ribaltano il risultato. Si comincia con il solito Van Persie, sempre a segno nelle ultime dieci gare, che da posizione impossibile infila sul primo palo un disattento V.Valdes. Non è finita, l'esultanza per la rete dell'attaccante non è ancora finita che arriva il colpo di grazia: Nasri viene lanciato in area, guarda al centro e serve Arshavin, entrato da poco, che sigilla la vittoria della sua squadra con un interno destro strepitoso che coglie in controtempo il portiere. Esplode l'Emirates, e il Barca non può che attendere con amarezza il triplice fischio finale.
LE PAGELLE ARSENAL
Szczesny: 6,5 Bravo in molte occasioni, esce con sicurezza, poco poteva sul gol di Villa.
Clichy: 5,5 Non mette mai un po' di suo lì davanti, soffre Dani Alves, sulla coscienza ha l'errore del gol di Villa. E' suo però, l'assit alla rete di Van Persie.
Koscielny: 6 Sicuramente migliore del suo compagno di reparto, ma sul gol catalano poteva essere più reattivo.
Djourou: 5,5 Non sempre perfetto, sbaglia spesso ad impostare. Viene sempre infilato dal duetto delle meraviglie.
Eboue: 6+ Si propone bene in avanti, sfida spesso Maxwell e Abidal. E' bravo ed attento anche in fase di copertura.
Nasri: 6 Non una delle sue giornate migliori, ma qualche giocata di valore la offre. Suo l'assist per il 2-1.
Wilshere: 7 E' giovanissimo, ma si comporta da veterano. Lotta come un leone in mezzo ai giganti e ne esce recuperando pallonie scatenando contropiedi. Il migliore in campo.
Fabregas: 6 Non sempre preciso, non si riesce ad esprimere pienamente, ma mette lo zampino sul 2-1 con un bel lancio.
Song: 5+ Il camerunense non si propone, non conclude e recupera pochissimi palloni, non da lui. Arshavin (68'): 6,5 Ha un impatto devastante sulla gara, dato che segna il gol-partita.
Walcott: 6 All'inizio fa ammattire Maxwell e la difesa blaugrana, poi si spegne completamente. Bendtener (77'): ng
Van Persie: 6,5 In un momento di forma strordinario, è lui l'attacco dei Gunners. Questa sera sembra un po' spento ma si fa perdonare con un magico sinistro da cecchino. Nelle ultime 10 partite sempre a segno.
All. Wenger: 6+ La sua squadra subisce per buona parte della partita il gioco del Barcellona, ma gioca bene e ha la personalità giusta per la rimonta in 5 minuti.
LE PAGELLE BARCELLONA
Valdes: 5,5 Nel primo tempo para bene, ma nel secondo commette un errore troppo decisivo; non respinge il tiro-gol di Van Persie.
Maxwell: 6- All'inizio soffre Walcott, poi prende le misure. Non si propone mai.
Abidal: 6 Gioca una buona gara, ma nel finale rovina tutto lasciando troppi spazi nei 2 gol.
Piquè: 6 Negli ultimi 10' commette la follia: lascia libero Van Persie e si fa infilare nel gol di Arshavin. Altrimenti impeccabile.
Dani Alves: 6,5 Si propone molto e si sovrappone. Nel finale uno dei pochi a crederci.
Iniesta: 5,5 Inizia bene, poi si perde e non combina nulla, fino alla sostituzione. Adriano (89'): ng.
Busquets: 5 Il peggiore. Difende malissimo e non riesce ad aiutare la manovra offensiva.
Xavi: 6,5 Tutte le azioni partono dal suo piede. Sbaglia poco, nel finale cala.
Villa: 7 E' dappertutto. Funge da uomo assist per Messi e Pedro, finalizza l'1-0. Viene tolto per dare più copertura alla squadra. Keita (68'): 5+ Da quando entra, il Barca sballa fino alla rimonta clamorosa. Ed è stato inserito per dare più tranquillità...
Messi: 6,5 Gara sì e no per lui. Bravo prima, poco preciso davanti al portiere. Serve l'assista Villa, nel secondo tempo cala. Sbaglia un gol clamoroso e fa alcuni errori non da lui.
Pedro: 6 Si muove molto, ma serve a poco. Spreca un paio di opportunità, come quella del suo colpo di tacco a fine primo tempo.
All. Guardiola: 5,5 Questa volta azzecca poco i cambi, come quello di Keita per il miglior Villa. Voleva dare copertura, ma è stato proprio questo il suo errore.

Ranieri: "Addio Roma"

Forse è stata la giornata più calda per la Roma, Domenica 20 Febbraio. I giallorossi subiscono una rimonta storica probabilmente, di cui se ne vedono poco nel calcio italiano, che offre comunque, come già sappiamo, spettacolo assoluto. A Marassi la Roma segna 2 reti in un quarto d'ora; da due calci da fermo Totti pennella prima per Mexes, per Burdisso poi. Entrambi i centrali difensivi insaccano la sfera di testa. Nel secondo tempo arriva il terzo, con Totti. Sembra praticamente fatta per gli ospiti, a 35' dalla fine, che però devono fare i conti con un'inspiegabile quanto crudele realtà. Si capisce subito che gli uomini di Ranierisi rilassano, perchè solo 1 minuto dopo, un arrembante Floro Flores, che in totale si sarà divorato una decina di gol, viene lanciato a rete; buona la chiusura della difesa, che però s'impappina con Julio Sergio, la palla arriva dietro sui piedi di Palacio che scarica un destro volante in rete. E' solo l'inizio, perchè il neo-entrato Paloschi è scatenato. Infatti poco dopo, a parte un altro gol sbagliato da Floro Flores, l'ex Parma raccoglie il lancio di uno straordinario quanto ispirato Milanetto, si gira e con il sinistro la gira infilando l'estremo difensore giallorosso. Esplode Marassi. E' una bolgia, e la risposta arriva sul campo: altro lancio al bacio di Milanetto, questa volta ancora per Palacio, che di testa inventa una specie di pallonetto imprendibile per Julio Sergio. Siamo sul 3-3, con la difesa della Roma completamente allo sbando. Ed è così, che dopo l'ennesimo errore di Floro Flores, e l'opportunità clamorosa per Totti a porta vuota, la stessa difesa permette un uno-due indisturbato tra Criscito e Palacio, il quale davanti al portiere, scarica in mezzo per Paloschi, che senza troppi complimenti insacca di sinistro. Il ghiaccio scende sui tifosi romani, ancor di più quando arriva il triplice fischio che sansisce la vittoria del Grifone. I sostenitori giallorossi si precipitano a Trigoria a contestare, la società impone il "silenzio stampa", è caos assoluto. La settimana iniziata male e finita peggio per la Roma si conclude con le dimissioni di Ranieri, che aveva già salutato i suoi (ex) giocatori negli spogliatoi. E' quindi questo il comunicato del tecnico: «Al fischio finale sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra. Fino ad oggi ho sempre pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma, ho sempre detto che per me una sconfitta faceva più volte male, ma veder i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo. Ringrazio tutti i tifosi e la dottoressa Sensi, insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro l'anno scorso e quest'anno. Sono e rimango un uomo di campo e dopo una partita come quella di oggi, ritengo sia giusto dare un segnale, per amore di questi colori e spero che questa mia decisione sia utile a spronare la squadra. Lo sport e il calcio hanno dei valori che per me e per chi ci mette lavoro e passione, sono la vita». Parole piene di significato, ma che non cancellano la sconfitta e la delusione in casa Roma. Ora i tifosi e la società si dovranno fare molte domande e rispondere. Come ha fatto Ranieri; lui si è chiesto: "vale la pena continuare?" risposta semplice: "no". Si conclude così la giornata della squadra, che è in cerca di un nuovo allenatore. Si pensa a Montella come sostituto. Ma intanto la crisi continua...

20.2.11

Champions League partite d'andata ottavi di finale: Roma-Shakhtar Donetsk

La Roma esce dall'Olimpico umliata dallo Shakhtar Donetsk, nella partita d'andata degli ottavi di Champions. Perde 2-3, passando in vantaggio, ma regalando il quarto d'ora finale del primo tempo agli avversari, che ne fanno 3. Nella seconda frazione, inutile la prodezza del francese Menez, per il 3-2 finale. Ora ai giallorossi serve un' impresa in Ucraina, mentre la crisi continua.

LA PARTITA
I primi 20 minuti li fa la squadra di casa, con un Vucinic che attacca gli spazi, Menez a volte brillante, Taddei ispirato. E' proprio questa ispirazione che lo porta, al 28', ad inventare un pallone invitante sul secondo palo per Perrotta, che trasforma l'1-0; tocca Rat ma non basta. La gioia romanista dura meno di un minuto, perchè i tifosi rimangono a bocca spalancata quando, al 29', Jadson raccoglie una respinta fuori area, prende la mira e calcia: la sfera è deviata da Riise prima, e da De Rossi poi, e s'insacca. Dopo il pari dello Shakhtar, è pura follia. Al 36', Costa dribbla tutti e scarica un mancino meraviglioso nel sette per il 2-1. Ma non è finita: al 42' Riise scivola clamorosamente, regalando la palla agli ucraini, che firmano il terzo gol con Luiz Adriano. Nel secondo tempo la Roma prova a reagire: Totti inventa, Menez parte, Vucinic stacca la spina. Al 60' il capitano giallorosso va sul fondo, la mette per Menez che spara in tribuna. Un minuto e si fa perdonare: il francesino conclude una botta pazzesca sotto l'incrocio dopo un'azione personale. 3-2. La Roma prende coraggio ed attacca, ma sciupa due potenziali occasioni. Prima Castellini, poi Totti tira centrale un rigore in movimento. Tra i fischi dell'Olimpico, la formazione di Ranieri tonfa.

LE PAGELLE ROMA

Doni: 5,5 Prende tre gol sfortunati nel primo tempo, incolpevole sul primo e sul secondo, tocca solo sul terzo. Nella seconda frazione protegge bene la rete.
Cassetti: 5+ Spazza male sull'1-1, vaga in campo, si fa ammonire, e salterà il ritorno.
Mexes: 5 Dorme al massimo sul pareggio, è assente nel momento più difficile della gara.
Burdisso: 5,5 Tutta la retroguardia è stata pessima, almeno lui fa buoni interventi, ma partecipa alla follia giallorossa.
Riise: 4 Gioca solo un tempo, ma è il peggiore in campo. Due dei tre gol sono colpa sua: devia sull'1-1, scivola sull' 1-3. Cassetti (46'): 6 Spinge forte e a testa bassa sulla fascia, mette traversoni pericolosi e con un tiro per poco segna.
De Rossi: 4,5 Sbaglia un numero indeterminato di passaggi, devia il tiro di Jadson e fatica a centrocampo.
Perrotta: 6+ Segna il vantaggio, lotta sempre e in ogni parte del campo, ma non porta a nulla.
Taddei: 5,5 Prova ad aiutare l'attacco, sbaglia però molti cross ed è troppo lento nelle ripartenze. Almeno è lui l'assist-man per il gol di Perrotta.
Menez: 6 Lampi di talento alternati a leggerezze non da lui. Segna un eurogol fantastico, a volte è acceso, a volte no. Sbaglia una facile rete e prende un giallo: male, era diffidato.
Totti: 5,5 Ha voglia e combatte. Nel primo tempo è un fantasma, nel secondo si divora il 3-3, un rigore in movimento tirato debolmente e centralmente.
Vucinic: 5,5 Nel primo tempo è il miglore, nel secondo è troppo lezioso e finisce per perdersi. Borriello (67'): 6- Fa quello che può, ma la situazione non lo aiuta di certo.
All. Ranieri: 5+ La sua Roma funziona solo i primi 20 minuti, poi è pura follia. I suoi uomini sbagliano le cose più elementari.

Il programma e i risultati della 26a giornata di campionato

Cliccate sui risultati dei match per pagelle e cronaca (quelli evidenziati).
- Sabato (Saturday) 19/02/11
Ore 18.00
Bologna-Palermo 1-0 (90' Paponi)
Ore 20.45
Inter-Cagliari 1-0 (7' Ranocchia)
- Domenica (Sunday) 20/02/11
Ore 12.30
Lecce-Juventus 2-0 (32' Mesbah, 48' Bertolacci)
Ore 15.00
Chievo-Milan 1-2 (25' Robinho, 61' Fernandes, 82' Pato)
Fiorentina-Sampdoria 0-0
Genoa-Roma 4-3 (6' Mexes, 16' Burdisso, 51' Totti, 52' e 74' Palacio, 68' e 86' Paloschi)
Lazio-Bari 1-0 (6' Hernanes)
Parma-Cesena 2-2 (31' Rosina, 64' Crespo, 78' Sammarco, 89' Palladino)
Udinese-Brescia 0-0
Ore 20.45
Napoli-Catania 1-0 (25' Zuniga)
Cliccate qui per sapere l'andamento delle partite in tempo reale.