10.9.11

Eredivisie: giornata 5

Ecco il programma delle partite della quinta giornata delle Eredivisie (Olanda).

- Roda Kerkrade-Twente 2-1 (35' Janko (T), 36' Vormer, 46' Donald)
- AZ Alkmaar-Vitesse 4-0 (22' e 26' Wernbloom, 38' Beerens, 45' Elm rig.)
- De Graafschap-NEC Nijmegen 1-0 (24' Hassnaoui)
- Den Haag-RKC Waalwijk 0-1 (39' Voorde)
- Heracles Almelo-Ajax 2-3 (31' Overtoom (H), 45' e 64' De Jong, 81' Sulejmani (A), 89' Plet)
- Heerenveen-Groningen 3-0 (45' Dost, 62' Assaidi, 85' Djuricic)
- NAC Breda-Feyenoord 1-3 (6' Schilder (N), 36' Bakkal, 59' Ahmadi, 86' Guidetti rig.)
- VVV Venlo-PSV Eindhoven 3-3 (10' Toivonen (P), 34' Mertens (P), 47' Regt (V), 52' Nkume (V), 53' Yoshida (V), 75' Bouma)
- Excelsior-Utrecht 2-3 (5' Oost (E), 25' e 56' Asare, 32' Vostermans (U), 70' Broerse)

Il Roda Kerkrade vince 2-1 in casa contro il Twente, passato inizialmente in vantaggio con il gol di Janko, poi ribaltato. L'Alkmaar travolge il Vitesse 4-0, complice la doppietta di Wernbloom; tutto nel primo tempo, con Elm su penalty che chiude la goleada. 1-0 del de Graafschap sul Nijmegen, prima vittoria esterna della giornata con il RKC Waalwijk, a cui basta un gol di Voorde nel primo tempo per battere 0-1 il Den Haag. L'Ajax alla fine trova la vittoria e i tre punti in casa dell'Heracles Almelo: 2-3, con i padroni di casa inizialmente avanti, poi doppietta di De Jong e gol di Sulejmani, quindi gol di Plet che accorcia le distanza. L'Heerenveen si libera del Groningen con un 3-0 netto, il Feyenoord vince in casa del NAC Breda 1-3, in rimonta. VVV Venlo-PSV termina con un rocambolesco 3-3: ospiti avanti di due reti, i padroni di casa accorciano le distanze, poi ribaltano il risultato in circa un minuto, quindi pareggia ancora Bouma. La quinta giornata di Eredivisie si chiude con l'Excelsior che viene sconfitto in casa dall'Utrecht per 2-3, doppietta di Asare per i vincitori.

Premier League: giornata 4

Ecco il programma delle partite della quarta giornata della Premier League (Inghilterra).

- Arsenal-Swansea 1-0 (40' Arshavin)
- Everton-Aston Villa 2-2 (19' Osman (E), 63' Petrov (A), 69' Baines rig. (E), 83' Agbonlahor)
- Manchester City-Wigan 3-0 (13', 63' e 69' Aguero)
- Stoke City-Liverpool 1-0 (21' Walters rig.)
- Sunderland-Chelsea 1-2 (18' Terry (C), 51' Sturridge (C), 90' Ji)
- Wolverhampton-Tottenham 0-2 (67' Adebayor, 80' Defoe)
- Bolton-Manchester United 0-5 (20', 25' e 68' Rooney, 5' e 58' Hernandez)
- Norwich-West Bromwich 0-1 (3' Odemwingie)
- Fulham-Blackburn 1-1 (32' Rochina (B), 38' Zamora)
- Queens-Newcastle 0-0

L'Arsenal vince 1-0 contro lo Swansea, basta una rete di Arshavin. Pareggio 2-2 tra Everton ed Aston Villa, con i padroni di casa due volte in vantaggio e poi recuperati. Il City conquista la sua quarta vittoria su 4, un super Aguero (tripletta) decide: 3-0 al Wigan. Il Liverpool si vede interrompere la sua corsa dallo Stoke, che vince 1-0 in casa. Il Chelsea guadagna i 3 punti esterni sul campo del Sunderland, che ha risposto ai gol di capitan Terry e Sturridge con Ji; 1-2. Il Tottenham ritrova il sorriso in trasferta, batte 0-2 il Wolverhampton. Lo United conferma lo straordinario momento della città di Manchester calcisticamente, travolge il Bolton 0-5, tripletta di Waine Rooney e doppietta del Chicharito. Ancora vittoria esterna, del West Bromwich sul Norwich, 0-1. Fulham-Blackburn finisce in parità, 1-1, tutto nel primo tempo. Altro pareggio, 0-0 in Queens-Newcastle.

Liga: giornata 3

Ecco il programma delle partite della terza giornata della Liga (Spagna).

- Real Sociedad-Barcellona 2-2 (10' Xavi (B), 12' Fabregas (B), 59' Agirretxe, 61' Griezmann)
- Villareal-Siviglia 2-2 (24' Negredo (S), 35' Rossi rig. (V), 72' Ruben (V), 86' Alexis)
- Real Madrid-Getafe 4-2 (14' e 69' Benzema (R), 39' e 74' Miku (G), 60' Ronaldo rig., 89' Higuain)
- Valencia-Atletico Madrid 1-0 (52' Soldado)
- Real Betis-Maiorca 1-0 (87' Martin)
- Racing Santander-Levante 0-0
- Osasuna-Sporting Gijon 2-1 (28' Nino (O), 30' Cejudo (O), 75' Barral)
- Rayo-Saragozza 0-0
- Espanyol-Athletic Bilbao 2-1 (25' e 73' Garcia, 62' Llorente)
- Malaga-Granada 4-0 (4' e 48' Cazorla, 25' e 72' Joaquin)

La terza giornata della Liga spagnola inizia con due pareggi 2-2. Il primo è piuttosto inaspettato, con il Barcellona che guadagna un punto in casa della Real Sociedad. I blaugrana vengono raggiunti dopo il mostruoso 1-2 in dodici minuti di due centrocampisti, Xavi e ancora Fabregas. L'altro pari, invece, è tra Villareal e Siviglia. Il Real Madrid di Mou batte un buon Getafe, grazie alla doppietta di Benzema e Ronaldo su un rigore che non c'era; doppietta di Miku (che giocava la Copa Amèrica con il Venezuela) per gli sconfitti e gol in extremis di Higuain, entrato all'86': 4-2. Grande incontro tra Valencia e Atletico Madrid, decide il solito Soldado per i padroni di casa. Il Real Betis contro il Maiorca vince 1-0, come nella scorsa partita gol decisivo nei minuti finali. Atteso il riscatto del Racing (dopo il rocambolesco 4-3 della seconda giornata, partita persa con il Valencia) contro il Levante, ma solo 0-0. Il Malaga travolge il Granada 4-0, doppiette di Joaquin e Santi Cazorla. Altro 0-0, tra Rayo e Saragozza: un incontro salvezza. Espanyol-Athletic Bilbao e Osasuna-Sporting Gijon finiscono 2-1 per le squadre di casa, per l'Espanyol doppietta decisiva di Garcia, per l'Osasuna duplice vantaggio e poi gol della bandiera degli ospiti.

Serie A 2011/2012 2 giornata: Milan-Lazio 2-2

Ibra ha aperto la rimonta milanista
Doveva essere una grande partita, il primo match della Serie A 2011/2012, e così è stato. La Lazio, in grande spolvero, ha timbrato due volte il cartellino con i goal dei nuovi arrivi Klose e Cisse. Il Milan dopo le due mazzate nei primi 20' ha reagito benissimo e alla fine del primo tempo era già riuscita a rimontare lo svantaggio grazie alle reti di Ibrahimovic e Cassano. Nella ripresa i rossoneri cercano di conquistare i tre punti, ma nonostante alcune buone occasioni non riescono a bucare la retroguardia biancoceleste.
Per vedere i momenti salienti della partita di San Siro, clicca qui.

La Partita
Allegri da fiducia al barese Cassano reduce dalle buone performance in nazionale e lascia in panchina Pato. Dal primo minuto anche Alberto Aquilani, alla prima in rossonero. Reja schiera una Lazio offensiva col 4-2-3-1 e Klose unica punta supportato da Mauri, Hernanes e Cisse.
I laziali effettuano una partenza spumeggiante, ma è il Milan a fare male con  Aquilani che, dopo una splendida triangolazione con lo svedese Ibrahimovic, spara addosso a Bizzarri (sostituisce Muslera) da distanza veramente ravvicinata. Appena 4 minuti dopo la Lazio passa in vantaggio: Mauri serve Klose in mezzo all'area avversaria, il tedesco salta Nesta con uno stop a seguire magistrale e trafigge Abbiati di sinistro. 1-0 per i romani al 12' e primo goal nel campionato italiano per il tedesco di origini polacche. Per poco non arriva il raddoppio della Lazio al 18' quando Gattuso e Nesta si scontrano dando via libera al tentativo di Cisse che viene respinto dal portiere rossonero sui piedi di Klose che sbaglia da due passi e conclude a lato. Il centrocampista Gattuso non ce la fa a riprendersi dallo scontro di gioco e lascia il posto all'olandese Van Bommel. Al 21' Mauri pennella un cross per la testa di Cisse che salta più in alto di tutti e sigla il 2-0. Anche per lui è il primo goal in Serie A. Il Milan non ci sta e, dopo un pessimo avvio, si risveglia riuscendo ad accorciare le distanze con un passaggio di Aquilani che trova Cassano e serve in mezzo Ibrahimovic che infila facilmente Bizzarri in tap-in. E' il 2-1. Al 33' Boateng conclude dalla distanza e Bizzarri devia in angolo. Sul successivo corner Aquilani serve Cassano che anticipa Zauri e trova l'angolino più lontano per il 2-2 milanista.
E' il minuto 37 quando il "Profeta" Hernanes si ritrova sui piedi l'occasione per il possibile 3-2 colpendo male di piatto. Nel finale del primo tempo Van Bommel sfiora la traversa con un potente tiro da lontano. Termina così la prima frazione di gioco sul risultato di 2-2. Le squadre sono state molto vivaci e hanno cercato spesso la via del goal. Al 47' Cassano prova un diagonale dalla sinistra e la palla finisce di poco a lato. Un minuto dopo il ghanese Boateng non riesce ad arrivare su un invitante passaggio di Ibrahimovic. Cadendo si fa male alla spalla, ma è in grado di continuare. Al minuto 61 Cassano prende la mira su assist di Ibra e colpisce in pieno il palo. La Lazio si salva e il risultato rimane inchiodato sul 2-2. Passa un minuto e Cassano serve all'indietro Boateng che tira di esterno destro, ma Bizzarri è attento e salva ancora una volta il risultato. Al 65' Cisse viene lanciato in profondità e salta Abbiati, ma sulla conclusione successiva è vigile Nesta che sbroglia la matassa e devia in corner. Un grande intervento di Alessandro Nesta dopo due errori non da lui nel primo tempo. Nel frattempo girandola di cambi con l'entrata di Nocerino e Pato per il Milan e Gonzalez e Lulic per la Lazio. Poi venti minuti senza grandi occasioni da goal. Bisogna attendere l'85' per vedere un bel lancio di Cassano per Ibra che scarica il tiro addosso a Bizzarri che respinge con il corpo il tiro. Dopodiché al 92' Pato spara alle stelle su sponda di Ibrahimovic e al 95' termina il big match di San Siro sul 2-2. Risultato abbastanza giusto per tuttto quello che hanno saputo esprimere le due formazioni, soprattutto nel primo tempo, mentre nel secondo ha prevalso la stanchezza. Un buon inizio in campionato per la Lazio che, forse, poteva gestire meglio il doppio vantaggio, invece il Milan, dopo un avvio a dir poco imbarazzante si è ripreso, ma dopo aver concluso la rimonta si è afflosciato e non ha trovato il goal del 3-2.

9.9.11

Uno stadio da favola!

L'8 Settembre del 2011 i tifosi juventini se lo ricorderanno per molto tempo. E' una data destinata ad entrare nella centenaria e gloriosa storia della società bianconera, che rimarrà impressa nelle pagine della Juventus per sempre. E' il giorno dell'inaugurazione del nuovo stadio di proprietà della Juve, l'unica squadra in Italia a possederne uno. La sera, verso le ore 20.00, è iniziata la cerimonia, in diretta su Juventus Channel, Sky Sport e Cielo. Lo stadio era ghermito di tifosi bianconeri, con molti striscioni del tipo "8 Settembre 2011: C'ero anch'io!" oppure i soliti a onorare i giocatori, in particolare il capitano Alex Del Piero. Lo spettacolo è stato ricco di effetti speciali, uno spettacolo favoloso, da far venire i brividi a tutti i tifosi juventini, anche chi guardava dalla tv. Hanno fatto il loro ingresso in campo anche alcune delle 50 stelle della Juventus, tra cui Gianluigi Buffon (che ancora è il portiere bianconero) e Antonio Conte, il secondo capitano assieme a Del Piero. Hanno parlato prima il presidente Andrea Agnelli, poi il sindaco di Torino Piero Fassino, esprimendo la loro infinita felicità per questo evento e le loro speranze per il futuro. Sono state ripercorse tutte le tappe della lunga storia della Juventus, fin dal principio, quando, nel 1897, un gruppo di ragazzini si riunì seduto su una normalissima panchina, e decisero di coronare il loro sogno: formare una squadra di calcio, quel gioco che proveniva dall'Inghilterra e che affascinava grandi e piccoli. Il loro sogno era tinto di rosa, come il colore della maglia della squadra che prese questo nome: la Juventus. Il nome è rimasto invariato anche a 114 anni di distanza, e racchiude ancora quelle speranze, tutte le vittorie e tutte le sconfitte accumulate nel corso della storia, tutti i protagonisti e tutte le delusioni, ma la maglia no, quella non è rimasta uguale. La tinta color rosa cominciava a scolorirsi dopo i tanti lavaggi, e se si cercavano maglie nuove, dove si poteva cercare? Certamente in Inghilterra, il paese dove il gioco del calcio era nato. Il gruppo si rivolse ad un proprio componente inglese, John Savage, che era esperto del posto e fu incaricato di acquistare una nuova divisa come rimpiazzo. Che sia stato per un errore di Savage, o per l'incompetenza di un commesso, a Torino non arrivarono le maglie bianche bordate di rosso, come quelle del Nottingham Forest, ma delle semplici maglie a strisce verticali, bianche e nere, del Notts County. La notizia fu accolta con scetticismo dai diretti interessati, che comunque si dovettero accontentare, dato che i soldi per rimandare indietro le maglie e chiederne altre non c'erano. Si fece notare che chi le indossava assomigliava ad una zebra, ed è così che il simbolo della Juventus è nato. E se non fosse stato per quell'errore, la fama leggendaria di quella divisa da gioco, forse, non ci sarebbe mai stata. Ma torniamo alla festa: sono stati ripercorsi anche momenti felici, come la sfilata di tutte le coppe vinte dalla Juventus nel corso della sua storia (la società bianconera è stata la prima, e tutt'ora è l'unica, ad aver vinto tutti i trofei "vincibili"), ma anche momenti da dimenticare, come la tragedia dell'Heysel, quel maledetto 29 Maggio del lontano 1985, nella finale di Uefa Champions League contro il Liverpool. Un ricordo è stato posto anche a Gaetano Scirea, il capitano scomparso nel 1989 con un tragico incidente automobilistico in Polonia. Infine, la serata si è conclusa con la partita amichevole tra Juventus e Notts County, che abbiamo prima citato per il motivo di cui abbiamo parlato in precedenza. Non è naturalmente una gara ufficiale, la prima avverrà questa Domenica, alle ore 12.30 contro il Parma, nella seconda giornata di campionato. L'incontro è terminato 1-1, forse molti di voi troverebbero il risultato scioccante, ma non c'è molto da sorprendersi: la squadra inglese è sì di terza divisione, ma il campionato è già in ampio svolgimento e la forma fisica è sicuramente più brillante dei giocatori juventini, che tra l'altro sono indietro per lo stop causa sciopero, non possono contare su molti nazionali (perché appena rientrati e quindi stanchi) e hanno messo in campo molti giocatori della Primavera, con continui cambi che hanno stravolto le idee di gioco. L'importante, pensano i tifosi, è vincere contro il Parma, meglio non stancarsi più di tanto. Nel primo tempo è stata la squadra di casa a dominare, ha avuto diverse palle-gol: la prima con Alessandro Matri. Il centravanti è stato imbucato in profondità da un lancio alto di Arturo Vidal, dopodiché ha tentato una girata col mancino, ma il difensore ha smorsato la conclusione. Più ghiotta l'occasione per Simone Pepe, che riceve uno splendido traversone sul secondo palo di Paolo De Ceglie e colpisce di testa il pallone, che però termina alto sulla traversa. Buoni gli spunti di Eljero Elia, alla prima partita con la maglia bianconera, seppur non ufficiale. L'esterno olandese ha dimostrato molta personalità, saltando con facilità l'uomo e mettendo cross interessanti; intanto arriva un altro servizio lungo per Matri, che cerca di battere il portiere ma viene respinto il tiro. Sulla respinta c'è un contrasto e un rimpallo che favorisce Elia, il neo-acquisto disorienta i difensori con un paio di finte e poi calcia di sinistro una bomba sul fondo. Ennesima opportunità della prima frazione per il capitan Del Piero, che riceve la sfera è calcia di destro da posizione decentrata in area di rigore, palla che non si abbassa a sufficienza e accarezza la traversa. Nel secondo tempo è il Notts County (nell'occasione in maglia a strisce blu e bianche) a provarci di più, anche se nel primo quarto d'ora aveva attaccato meglio la Juve. In campo Marcelo "Chelo" Estigarribia, il paraguaiano esterno mancino arrivato a Torino dal Newell's Boys. Il nazionale finalista in Copa América si era messo in mostra proprio nella competizione, soprattutto per la sua rapidità, dribbling e quelle finezze che fanno innamorare i tifosi. Uno, due, tre, salta l'uomo, irraggiungibile. Il primo squillo dei suoi lo fa vedere quando, marcato da due, si libera velocemente e se li beve entrambi in un colpo solo; Estigarribia duetta con Quagliarella e da palla dietro, poi sbaglia la botta Pazienza. Al 53' l'episodio che sblocca il match: tocco di mano di un difensore, calcio di rigore per la Juventus. A chi toccherà l'onore di battere il penalty, e di poter quindi segnare il primo centro nel nuovo stadio? A Fabio Quaglierella, che se lo era conquistato. Parte il centravanti, para l'estremo difensore, ma sulla respinta arriva Luca Toni, che è freddissimo e di piattone la mette all'angolino. Uno juventino che esordisce così nel nuovo stadio, firma la prima gioia di una nuova era. Poi, però, viene fuori il Notts, che tiene palla e ci prova molte volte, ma Storari e Manninger sono attenti (l'ex Sampdoria aveva lasciato il posto all'austriaco a circa un quarto d'ora dal termine, nel primo tempo c'era Buffon tra i pali). Alla fine, quando sembrava dovesse finire 1-0, arriva il pareggio all'87'. Calcio di punizione, pallone in area, un rimpallo con alla fine Hughes che non perdona a porta vuota. Applausi al triplice fischio, il risultato non conta e non può cancellare lo show avvenuto durante la cerimonia, le splendide coreografie ecc. Tutti contenti quindi allo Juventus Stadium, che, sperano gli juventini, potrà essere un posto di vittorie, dove si faranno molti punti. A cominciare da Domenica...

Il programma e i risultati della 2a giornata della Serie A 2011/2012

Cliccate sui risultati delle partite per saperne di più (quelli evidenziati).

-Venerdì (Friday) 9/9/11
Ore 20.45
Milan-Lazio 2-2 (12' Klose (L), 21' Cisse (L), 29' Ibrahimovic, 33' Cassano)
-Sabato (Saturday) 10/9/11
Ore 20.45
Cesena-Napoli 1-3 (3' Lavezzi, 24' Guana (C), 67' Campagnaro, 87' Hamsik)
-Domenica (Sunday) 11/9/11
Ore 12.30
Juventus-Parma 4-1 (17' Lichtsteiner, 58' Pepe, 74' Vidal, 83' Marchisio, 90'+2 rig. Giovinco (P))
Ore 15.00
Catania-Siena 0-0
Chievo-Novara 2-2 (5' Pellisier (C), 24' Théréau (C), 27' Marianini, 86' Paci)
Fiorentina-Bologna 2-0 (20' Gilardino, 47' Cerci)
Genoa-Atalanta 2-2 (6' Miguel Veloso (G), 8' e 43' Maxi Moralez, 55' Mesto)
Lecce-Udinese 0-2 (2' Basta, 16' Di Natale)
Roma-Cagliari 1-2 (68' Conti (C), 90'+3 El Kabir (C), 90'+7 De Rossi)
Ore 20.45
Palermo-Inter 4-3 (33' e 51' rig. Milito (I), 48' e 86' Miccoli, 54' Hernandez (P), 88' Pinilla (P), 90'+2 Forlan)
Cliccate qui per conoscere l'andamento delle partite in tempo reale!

8.9.11

Un giorno da Juve

Oggi è arrivato finalmente il momento che ogni tifoso juventino sperava da tempo: l'inaugurazione del nuovo Stadio di proprietà della Juventus, che avrà come nome provvisorio (prima della decisione su quello definitivo) Juventus Stadium, costato ben 105 milioni di euro. L'evento sarà seguibile su Juventus Channel, su Cielo e su Sky in particolare, dove, nei canali Sky Sport 1 e Sky Supercalcio, ci saranno programmazioni continue di interviste esclusive al capitano in campo, Alessandro Del Piero, e a quello passato, Antonio Conte. Verranno ripercorse tutte le tappe di preparazione e di costruzione dello stadio, e si farà anche un salto nel passato, fin quando la Juventus era alle prime armi. La cerimonia di inaugurazione inizierà alle 19.30, mentre alle 21.30 è in programma l'amichevole contro gli inglesi del Notts County (la seconda squadra più antica del mondo), che ebbero il compito, nel lontano 1903, di rimpiazzare le maglie rosa ormai scolorite che usava la squadra dall'anno di fondazione, il 1897. Arrivarono delle divise a striscie bianconere, perché erano quelle che indossavano i giocatori del Notts County, e quelle sono rimaste e sono ancora i colori juventini da più di 100 anni. Un'occasione per vedere lo Juventus Stadium completamente tinto di bianco e nero, prima della gara ufficiale Domenica alle 12.30 contro il Parma, e lì che si farà sul serio.

7.9.11

"Pazza" Italia contro la Slovenia!

L'Italia si gioca tutto adesso. Contro la Slovenia, è attesa una prova di forza della squadra di Prandelli, che deve vincere per guadagnare con due turni d'anticipo (assoluto record per la rappresentativa italiana) il pass per gli Europei 2012 in Polonia ed Ucraina. La gara di venerdì vinta 0-1 in casa delle Far Oer non ha sicuramente entusiasmato il ct azzurro, che spera in una svolta in casa, di fronte ai propri tifosi e a Firenze, dove lì è particolarmente conosciuto per gli anni alla Fiorentina. La formazione è quasi la stessa della partita precedente, con Cassani e Balzaretti come terzini (destro e sinistro rispettivamente) al posto di Maggio e Criscito. Confermato Thiago Motta e non Marchisio. La partenza dei padroni di casa è travolgente, con subito due occasioni non concretizzate da Rossi e Montolivo. Al 5' Daniele De Rossi sciupa svirgolando malamente la sfera; proprio il centrocampista romano, poco prima del 20', viene mandato in porta da una bella combinazione Pirlo-Montolivo, ma viene anticipato sul più bello. Si fanno vedere anche gli sloveni, che giocano di rimessa e sfruttando gli inserimenti con la loro rapidità mettono in difficoltà la retroguardia azzurra, che ha comunque un noto pericolo in meno: il giocatore che nella scorsa stagione abbiamo ben conosciuto, Josip Ilicic, è in panchina. Ci provano Koren prima e Vrsic poi, attento Buffon sulle conclusioni da fuori. Al 33' si rifà avanti l'Italia, con ancora De Rossi protagonista: il vice-capitano giallorosso manda alto di testa su bel traversone di Federico Balzaretti. L'ultimo mezzo brivido della prima frazione è sui piedi di Cassano, ma il suo tiro esce di poco. Abbiamo visto un'Italia che a tratti metteva in mostra il proprio gioco, a volte faticava più. Nella ripresa, come prevedibile, dentro Claudio Marchisio per l'oriundo Thiago Motta. Come nel primo tempo, sono gli uomini di Prandelli a sottomettere gli ospiti, che si rendono pericolosi in contropiede. A mezz'ora dalla fine Ilicic sbaglia clamorosamente un controllo che se ben effettuato lo avrebbe messo a tu per tu con Gianluigi Buffon. L'Italia ringrazia e risponde: calcio d'angolo, uscita folle di Handanovic che manca la palla, tanti rimpalli con alla fine il pallone allontanato, viene riproposto per De Rossi che anticipa sul primo palo ma trova la parata del portiere dell'Udinese, poi ancora sul proseguo Rossi prova al volo col mancino, ma sbaglia tutto e palla alta. Si mangia le mani Cesare Prandelli, che tenta il tutto per tutto e mette su il tridente Balotelli (per Montolivo)-Pazzini (per Cassano)-Rossi. Buon tiro di Marchisio, palla a lato di poco. Alla fine, all'84', arriva il gol che fa esplodere lo Stadio Artemio Franchi. Cross da dietro in area di rigore, Pazzini semra allargare un po' troppo il braccio (sinceramente, poteva essere fallo), poi il centravanti nerazzurro allunga il piede e la mette alle spalle dell'incolpevole Handanovic. L'1-0 risveglia l'Italia, che macina buon gioco nelle ultime battute. Gran conclusione improvvisa di SuperMario Balotelli, sfera che accarezza il palo e va sul fondo. Ancora bel guizzo dell'attaccante dei Citizens, che fa impazzire la difesa e poi effettua un tiro-cross, ma Giampaolo Pazzini è in outside. Altro tentativo con Rossi, poi il triplice fischio, che sansisce il passaggio del turno senza problemi dell'Italia, prima indiscussa del Girone C. Dopo le vittorie 4-1 dell'Estonia sull'Irlanda del Nord e 3-1 della Serbia sulle Far Oer, ecco la classifica. Italia 22, Serbia 14, Estonia 13, Slovenia 11, Irlanda del Nord 9, Isole Far Oer 4. La Slovenia perde ancora e scivola al quarto posto, l'Estonia rimonta e si ritrova in terza a lottare per l'argento contro la Serbia. Vedremo come andrà a finire, e le ultime due sfide azzurre (in Serbia ed in casa con l'Irlanda) saranno praticamente delle amichevoli...

5.9.11

Calciomercato estivo 2011: Italia al ribasso

Avrete sentito dire centinaia di volte che quest'anno l'Italia, in fatto di calciomercato, non è andata benissimo. Tutti i colpi più importanti sfumati, perché i grandi giocatori preferiscono le piazze più belle e che in questo momento sono quelle estere: vedi Sanchez o Fabregas, che hanno sempre dichiarato di volere solo il Barcellona, vedi Aguero o Eto'o, che si sono arresi ai soldi degli sceicchi. Se vi siete persi lo show della top-10 dei colpi più costosi in Europa, cliccate qui. Potete ben vedere che la decima operazione europea in ordine di costo, cioè quella che chiude la nostra speciale lista top-10, è di 25 milioni. Se andiamo invece a vedere la trattativa in cui si sono spesi più soldi in Italia, rimarremo scioccati dalla differenza: sono i 18 milioni sborsati dal Napoli per Gokhan Inler, venuto a titolo definitivo dall'Udinese. Seguono Osvaldo a 17 e Mirko Vucinic a 15. Il prestito di Mauro Zarate a 2.7 milioni, con riscatto fissato a 15.5, non può essere considerato dato che non si sa se l'Inter riscatterà l'argentino a fine campionato. Un nonnulla, in confronto dei 45 milioni di euro volati dalle casse del Manchester City in quelle dell'Atletico Madrid per Sergio El Kun Aguero, che rappresenta l'operazione più costosa d'Europa in questo calciomercato estivo. Tornando a parlare dell'Italia, sono tante anche le trattative importanti non portate al termine: per la Juve lo stesso Aguero ma soprattutto Pepito Rossi, arrivato ad un passo ma poi sfumato, come Kakà per il Milan e Carlos Tevez per l'Inter. Sono comunque buoni gli affari che hanno portato Alberto Aquilani al Milan (prestito con riscatto fissato a 7 milioni se supera le 20 presenze tra campionato e coppe, una buona cifra) e Diego Forlan all'Inter (solo 5 milioni e a titolo definitivo). Si sono invece registrati dei casi inversi, dove le squadre italiane hanno ceduto all'estero per la volontà del giocatore di giocare in squadre più affascinanti: è il caso di Alexis Sanchez, che ha sperato tanto nel Barça, ma è il caso anche di Samuel Eto'o, che non ha potuto rinunciare a quella offerta pazzesca messagli sul piatto dai russi dell'Anzhi. Addio anche al gioiello Javier Pastore, andato al P.S.G., che quest'anno ha fatto molto bene. Dovremo aspettare che la crisi si risolva, anche se intanto c'è ancora qualche caso di calciatore che preferisce l'Italia, ma raro: un esempio, l'anno passato Milos Krasic ha fortemente voluto la Juventus, nonostante i bianconeri offrissero al serbo meno soldi del ricco sceicco del Manchester City.

Calciomercato estivo 2011: le trattative più costose in Europa

Dopo la fine del calciomercato estivo 2011, possiamo notare un particolare piuttosto rilevante: in Europa, la top-10 delle operazioni concluse più costose non porta neanche un acquisto italiano, solo due cessioni. Questo testimonia il fatto che l'Italia calcistica sta perdendo fascino di volta in volta, e i grandi calciatori, i famosi top-player, preferiscono andare altrove, dagli sceicchi e nelle piazze più importanti, dove soldi e spettacolo sono garantiti. Potrete confermare anche voi il dato appena scritto, con questa lista delle 10 trattative più costose in Europa di questo calciomercato.




  1. Sergio Aguero, attaccante (da Atletico Madrid a Manchester City) 45 milioni. El Kun, dopo la lunga telenovela, è diventato il giocatore più costato dell'Estate: non è andato alla Juve, ma al City per una somma che accarezza i 50 milioni.


  2. Javier Pastore, trequartista (da Palermo a Paris Saint Germain) 42 milioni. El Flaco ha conquistato la medaglia d'argento di questa speciale classifica ed è un altro argentino, come il connazionale Aguero. Si trasferisce all'estero, in Francia dal P.S.G.


  3. Radamel Falcao Garcia, attaccante (da Porto a Atletico Madrid) 40 milioni. Il podio è tutto sudamericano, come avete potuto constatare. Il centravanti colombiano è in sostituzione del Kun per l'Atletico.


  4. Cesc Fabregas, centrocampista (da Arsenal a Barcellona) 34 milioni. Si scende sotto la soglia dei 40 con lo spagnolo, che non va al Milan: il figliol prodigio torna a Barcellona, la piazza da lui amata e dove era cresciuto, anche a livello calcistico.


  5. Fabio Coentrao, esterno sinistro (da Benfica a Real Madrid) 30 milioni. Un'altra maxi-operazione di una squadra spagnola, il Real Madrid, che si aggiudica il centrocampista portoghese con una trentina di mln.


  6. Samir Nasri, trequartista (da Arsenal a Manchester City) 27,5 milioni. La seconda super-cessione dell'Arsenal, come il secondo super-acquisto della squadra di Mancini, che si rafforza ancora di più con il francese.


  7. Juan Mata, esterno sinistro (da Valencia a Chelsea) 26,7 milioni. Il fantasista del Valencia va all'estero, dalla squadra di Villas Boas: il Chelsea, in Inghilterra. La cifra supera di poco i 25, e si sistema al settimo posto.


  8. Alexis Sanchez, attaccante (da Udinese a Barcellona) 26 milioni. El Nino Maravilla, Sanchez, si trasferisce al Barça dopo una lunga storia, con il cileno che aveva molto insistito per questa destinazione. I Campioni d'Europa vincono un altro importantissimo duello.


  9. Samuel Eto'o, attaccante (da Inter a Anzhi) 25 milioni. Un'altra perdita per il calcio italiano, quella del camerunense, che va in Russia con un'offerta irrinunciabile: un contratto di 20 milioni all'anno!


  10. David De Gea, portiere (da Atletico Madrid a Manchester United) 25 milioni. La nostra classifica si chiude con il nuovo estremo difensore, a disposizione di Ferguson e dello United. Ballano 20 milioni tra la prima e la decima posizione.


Come avete potuto vedere, le squadre italiane hanno ceduto tre giocatori importantissimi: Pastore in primis, poi Sanchez e Eto'o. L'Atletico Madrid ha ceduto Aguero e preso Falcao, venduto anche De Gea allo United. Il Manchester City sfrutta i miliardi dello sceicco e compra ancora, Nasri e, appunto, Aguero. Il Barça è ancora la destinazione preferita, approdano Fabregas e Sanchez: in tutto, spesi 60 milioni di euro, contro i 72,5 della squadra di Roberto Mancini. Il Real si limita a Coentrao, il Chelsea a Mata. Infine, molto sentita la cessione di Eto'o all'Anzhi, per una cifra davvero incredibile come stipendio. Aspettiamo i tempi migliori...

Serie A: si gioca!

C'è finalmente una bella notizia per tutti i tifosi e gli appassionati di calcio, in Italia e fuori: la Serie A 2011-2012, dopo lo stop della prima giornata nel 27-28 Agosto, partirà alla seconda. Si è trovato finalmente l'accordo, un accordo temporaneo, un accordo ponte che durerà fino al 30 Giugno 2012. La Lega ha accettato, a questo punto la palla passa all'Associazione Italiana Calciatori, che dovrà sistemare solo qualche dettaglio: Lunedì pomeriggio, o in tarda mattinata, arriverà la firma tanto attesa, a meno di clamorosissimi colpi di scena. I tifosi possono quindi rallegrarsi, dopo le due settimane di ritardo (la prima per sciopero, la seconda per le Qualificazione agli Europei 2012), nel prossimo week-end si giocherà il secondo turno, con il primo che verrà recuperato presumibilmente il 21 Dicembre. Il campionato avrà il via già da Venerdì sera, a dirla tutta, con l'anticipo Milan-Lazio: aprono i giochi quindi, i Campioni d'Italia, contro la squadra di Reja che vuole confermare quanto buono fatto nella passata stagione. Non ci sarà quindi l'anticipo del Sabato alle 18.00, ma ci sarà quello delle 20.45, la sfida è Cesena-Napoli. Il terzo incontro è l'anticipo che ormai è alla seconda stagione consecutiva, quindi confermato: quello della Domenica all'ora di pranzo, 12.30. Ci sarà un evento importante: la prima partita ufficiale della Juve nel nuovo stadio, non l'inaugurazione, quella avverrà Giovedì sera contro la seconda squadra più vecchia del mondo (dopo lo Shieffield), il Notts County. Perché scegliere una squadra di terza divisione inglese, invece che una grande big europea per un evento così sentito? Fu proprio dai britannici che la Juventus, nel 1903, ereditò la maglia a strisce bianco-nere, in sostituzione della maglia rosa che si stava inevitabilmente schiarendo dopo i tanti lavaggi e non poteva più essere usata come maglia ufficiale (a quei tempi non era come oggi, il materiale scarseggiava). Ecco qui la spiagazione a grandi linee; ma tornando al nostro discorso, ci sarà Juventus-Parma. Le partite domenicali delle 15.00 sono le seguenti: Catania-Siena, Chievo-Novara, Fiorentina-Bologna, Genoa-Atalanta, Lecce-Udinese e Roma-Cagliari. Il programma della giornata n. 2 della Serie A 2011/2012 si chiuderà con Palermo-Inter, dove i nerazzurri di Gasperini tenteranno il colpo in casa dei rosanero, che in questo momento sono la squadra messa... peggio. Non tanto a livello di organico, ma a livello societario. Aspettiamo e vediamo se questa benedetta firma arriverà, cosa ormai quasi scontata, dopodiché inizierà lo spettacolo...

4.9.11

Isole Far Oer-Italia: vittoria, ma che fatica!

L'Italia è attesa in casa delle Far Oer per la settima partita degli azzurri in queste Qualificazioni agli Europei 2012, che si disputeranno in Polonia ed Ucraina. Ricordiamo che passa la prima di ogni Girone, e la squadra di Prandelli vuole sfruttare l'ampio margine in classifica, evitando l'incubo spareggi. In questo momento l'Italia è prima del Gruppo C con 16 punti, mentre rincorrono sotto Slovenia (11 punti) e Irlanda del Nord (9 punti). Sperano nel secondo posto anche la Serbia a 8 e l'Estonia a 7. Le Isole Far Oer, invece, sono le ultime in classifica con soli 4 punti. Ma passiamo alla partita: solito 4-3-1-2 per la Nazionale ex Campione del Mondo, con Buffon in porta, Chiellini e Ranocchia centrali di difesa, terzino sinistro Criscito, a destra Maggio. Il trio di centrocampo è costituito da De Rossi, Pirlo e Thiago Motta, Montolivo agisce dietro le due punte "tutto-fantasia" Rossi e Cassano. Le Far Oer invece, scelgono un modulo molto difensivo, con il solo Edmundsson a punta. L'inizio è subito a favore degli ospiti, che sono naturalmente i grandi favoriti in questo match: ci prova Montolivo, respinge con i pugni il portiere Torgard, che nella vita fa il meccanico (a testimonianza della non professionalità a livello calcistico dei padroni di casa, in campo anche un giornalaio, un insegnante di scuola elementare ecc.). Nei primi minuti gli azzurri costruiscono ben tre palle-gol, dopo questa anche una per Pepito Rossi (ancora parata) e per Fantantonio Cassano, che si è girato velocemente in area calciando di destro, ma la sfera è a lato. Lo 0-1 è nell'aria, e arriva all'11': Pirlo lancia profondo Cassano (forse in fuorigioco), che vince il rimpallo con l'estremo difensore e insacca a porta spalancata. L'Italia divertiva e giocava bene, come a suo solito, ma dal quarto d'ora qualcosa si è guastato nei meccanismi della formazione: pericoloso contropiede della squadra di Kerr, e da quel momento cala vistosamente l'Italia. Al contrario, gli altri prendono coraggio, e al 24' sono protagonisti di una grandissima opportunità: proprio l'insegnante di cui avevamo parlato prima, Olsen, calcia da fuori area e trova il palo ad imporsi tra lui e il gol. Comunque Buffon dava l'impressione di esserci. Il resto della prima frazione è poco emozionante, con nessuna valida occasione e le squadre che appaiono poco lucide, forse gli italiani pagano lo slittamento del campionato. Nella ripresa l'Italia combina poco nulla, solo qualche conclusione pericolosa di Riccardo Montolivo e Daniele De Rossi. Il Rossi senza il "De", quello del Villareal, appare molto spento e viene sostituito da Giampaolo Pazzini. Ancora clamorosa, al 70', la palla-gol avuta dalle Far Oer: scoperta la formazione di Cesare Prandelli, cross che diventa buono per Holts tutto solo sul secondo palo, ma il suo tiro al volo centra la traversa e fa venire i brividi agli azzurri. Gli ospiti si spengono e non combinano più nulla di eccitante, a parte un brivido con Pazzini che non riesce nella deviazione sotto porta su suggerimento di Cassano. Finisce l'incontro 0-1 per l'Italia, che conquista i 3 punti, soffrendo e con molta fortuna. Onore agli avversari; l'incredibile è che guardando l'inizio di partita e il gol subito dopo 10 minuti tutti avevano pensato ad una goleada, quando invece le Far Oer avrebbero addirittura potuto vincere con un pizzico in più di fortuna, con un palo e una traversa sul resoconto. Alla fine però, è vittoria, importantissima ai fini della Qualificazione: l'Italia sale a quota 19 punti in 7 partite (cioè su 21), la Slovenia inseguitrice perde in casa con l'Estonia e rimane a 11, per altro in 8 partite, una in più dell'Italia. Ma il primo posto aritmetico lo impedisce la Serbia, che vince in casa dell'Irlanda del Nord e sale anch'essa a 11, e con le restanti 3 gare rimane aperto uno spiraglio (sì, perché se la Serbia le vince tutte sale a 20, ma nel frattempo anche l'Italia le deve perdere tutte, rimanendo a 19: molto improbabile, ma tutto è possibile nel calcio). Ora si pensa all'incontro con la Slovenia, in casa a Firenze; un trionfo significherebbe qualificazione con due giornate d'anticipo, un vero record per gli azzurri, che permetterebbe loro di giocarsi le ultime due sfide (contro Serbia ed Irlanda del Nord) in assoluta tranquillità. Ricordiamo che l'incontro ci sarà Martedì 6 Settembre alle ore 20:45, quello decisivo, come già detto. Per concludere, diamo un'occhiata alla classifica: Italia 19, Serbia e Slovenia 11, Estonia 10, Irlanda del Nord 9 e Isole Far Oer 4.