24.1.12

Serie A 2011/2012, 19a giornata: Atalanta-Juventus

E' questo il match che conclude il girone d'andata di questa Serie A di Atalanta e Juve. I padroni di casa (si gioca a Bergamo, stadio Atleti Azzurri d'Italia) si ritrovano con un buon bilancio: 20 punti in classifica, 26 effettivi se si contano i 6 di penalizzazione. I bianconeri vogliono il titolo di Campioni d'Inverno, infatti vincendo lo avrebbero matematicamente. L'incontro è subito a favore della Juventus, che nel primo quarto d'ora attacca incessantemente e con grande quantità. Costruisce numerose occasioni: subito buona azione con Pepe che dalla destra la mette rasoterra per Matri, che manca clamorosamente l'impatto giusto con la sfera e la spara alle stelle da buonissima posizione. Poco dopo un abbastanza spento Marchisio recupera palla, riparte lanciando Pepe libero sulla destra dell'area, ma il suo diagonale è lievemente sporco e finisce sul fondo di poco. L'unica occasione di questi primi minuti per i bergamaschi è per Bonaventura, che lascia partire una conclusione al volo schiacciata che è preda in due tempi di Buffon. Il monologo juventino continua e c'è una grande occasione: schema molto complesso da calcio di punizione, alla fine Matri fa la sponda per Barzagli, che tira col sinistro e trova il mezzo miracolo in allungo di Consigli, che con l'aiuto del palo la mette in calcio d'angolo. Passa poco e Vucinic, servito in maniera un po' casuale sulla sinistra, calcia di prepotenza e trova ancora un ottimo portiere a negargli il gol in corner. Altra punizione, semi-rovesciata di Paolo De Ceglie che termina di poco a lato. Allora la Juve abbassa un po' il ritmo e ritrova l'opportunità ancora con De Ceglie, che di testa la mette alta da posizione favorevole. Ma la conclusione più pericolosa è di Arturo Vidal, che recupera palla e scarica un destro dalla distanza che inganna il portiere e s'infrange sulla traversa. Nel finale di prima frazione l'Atalanta si rifà vedere in contropiede: servito Maxi Moralez, che dal limite dell'area crossa per l'inserimento di German Denis, che al volo di destro cerca una coordinazione impossibile con la palla che esce pericolosamente sulla destra. Sarebbe stato un gran gol. Nella ripresa dentro Emanuele Giaccherini per Claudio Marchisio, che oltre a non essere in serata deve fare i conti con un infortunio. L'ex Cesena da molta vivacità al reparto offensivo, salta l'uomo spesso ed è sicuramente un'arma veloce per gli uomini di Antonio Conte. Subito se ne va sulla sinistra in dribbling, palla dietro per Matri che si smarca benissimo ma col sinistro in girata non inquadra lo specchio. Per la Juve l'ansia di non sbloccarla cresce, ma come al solito ci pensano i grandi campioni a rimediare: Pirlo, che nelle ultime partite aveva leggermente deluso, si guarda intorno ed inventa all'improvviso un lancio millimetrico per Stephan Lichtsteiner, che si inginocchia e di testa in tuffo batte Consigli da due passi. Lancio a tagliare il campo di livello altissimo quello di Andrea Pirlo al 54'. L'Atalanta non riesce a reagire, e allora la Juve addomestica senza troppi problemi il risultato. La squadra di Conte va anche più volte vicina al vantaggio: un'occasione la ha Luca Marrone, subentrato a Pepe, che si cimenta in uno splendido uno-due con Alessandro Matri ed in area cerca di piazzarla col sinistro, ma l'estremo difensore avversario devia in corner. La più ghiotta palla-gol è proprio per l'ex centravanti del Cagliari: scivola Ferri, Matri riesce a recuperare palla, se ne va verso la porta di Consigli e al limite dell'area (posizione lievemente defilata sulla sinistra) cerca di beffarlo con un pallonetto, ma il tiro dell'attaccante sembra finire dentro ed invece finisce a lato di centimetri. Alla fine, però, arriva il meritato raddoppio bianconero: Marrone inventa uno splendido assist centrale per l'inserimento di Giaccherini, che al volo di destro incrocia e non da scampo, 2-0. Per lui primo centro in campionato con la maglia della Juve e quest'anno, aveva già segnato in Coppa Italia (per Lichtsteiner era il secondo gol dopo quello all'esordio con il Parma). A nulla servono i forcing finali dei padroni di casa, da segnalare una conclusione pericolosa di Marilungo e un clamoroso svarione difensivo di Leonardo Bonucci, che rischiava di mandare in porta un avversario. Finisce 0-2, meritato, per la Juve che si laurea Campione d'Inverno.

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