21.2.12

Canone Rai per le aziende, storia complicata.

Da qualche giorno ormai la Rai (Radio televisione Italiana) sta informando le aziende e gli artigiani di pagare un canone speciale nel caso avessero apparecchi quali pc, tablet e smartphone (oltre a quello normale), cosa che metterebbe in difficoltà il 99% di queste categorie.
Aziende in furia e uomini sul punto di guerra.
Tra l' altro si è creata confusione anche sul fatto che le famiglie dovessero pagare questo ulteriore contributo, senza nessuna risposta/chiarimento da parte dei piani alti di Viale Mazzini.
Fino a qualche ora fa era impensabile un dietro-front da parte della Televisione pubblica, ma adesso(h20:30) RAI ha ceduto.
Nel comunicato si legge che la RAI ha chiesto il canone esclusivamente alle aziende che usano quei dispositivi per trasmettere i propi contenuti.
Questo il comunicato ufficiale:


"La Rai, a seguito di un confronto avvenuto questa mattina con il Ministero dello Sviluppo Economico, precisa che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone. 
La lettera inviata dalla Direzione Abbonamenti Rai si riferisce esclusivamente al canone speciale dovuto da imprese, società ed enti nel caso in cui i computer siano utilizzati come televisori (digital signage) fermo restando che il canone speciale non va corrisposto nel caso in cui tali  imprese, società ed enti abbiamo già provveduto al pagamento per il possesso di uno o più' televisori. Cio' quindi limita il campo di applicazione del tributo ad una utilizzazione molto specifica del computer rispetto a quanto previsto in altri Paesi europei per i loro broadcaster (BBC…) che nella richiesta del canone hanno inserito tra gli apparecchi atti o adattabili alla ricezione radiotelevisiva, oltre alla televisione, il possesso dei computer collegati alla Rete, i tablet e gli smartphone. 
 Si ribadisce pertanto che in Italia il canone ordinario deve essere pagato solo per il possesso di un televisore".

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