22.2.12

Champions League 2011/2012, partite d'andata ottavi di finale: CSKA Mosca-Real Madrid

Qui a sinistra Cristiano Ronaldo festeggia il gol con Arbeloa.

Siamo alla seconda "quartina" di partite dell'andata degli ottavi di finale di questa UEFA Champions League. Dopo le prime quattro gare giocate tra Martedì e Mercoledì scorso arrivano, a distanza di una settimana, le altre quattro che chiudono il programma in vista delle partite di ritorno. Il match che apre è CSKA Mosca contro Real Madrid, che si gioca alle 18.00 come di consueto in Russia, per le temperature polari (anche se anche a questo orario ci sono alcuni gradi sotto lo zero). Lo stadio è il Luzhniki, dove gli ospiti nettamente favoriti cercheranno di addomesticare per poi colpire al ritorno al Bernabeu di Madrid (strategia anche comunicata da Mou), anche se date le potenzialità sulla carta anche in trasferta il Real non dovrebbe avere problemi.
I primi minuti sono caratterizzati dal CSKA che prova a tenere il pallino del gioco sfruttano soprattutto le fasce, dove Musa e Schennikov si trovano a loro agio: dal cross di quest'ultimo nasce il primo tiro di Dzagoev, ma la palla esce. Esce anche e sfortunatamente Karim Benzema, infortunato, ed entra Gonzalo Higuain. E' proprio il Pipita appena entrato a sfiorare il vantaggio, sfruttando una grande azione combinata tra Cristiano Ronaldo e Sami Khedira, ma Chepchugov si oppone prima sull'argentino e poi sullo stesso Khedira, confezionando un vero e proprio miracolo che salva i padroni di casa. Il Real sbaglia una volta, non due, e al 28' si sblocca il match con la firma del solito Ronaldo: traversone di Coentrao, liscia Khedira, Tosic tocca male permettendo alla stella portoghese di infilare il portiere con un gran mancino al volo. E' 0-1 e il CSKA Mosca prova a reagire, anche se la talentuosa punta Seydou Doumbia è spesso troppo isolata. Lentamente quindi si scivola verso il duplice fischio che sancisce la fine del primo tempo, senza altri grandi sussulti, con i russi che dopo un avvio forte hanno rallentato e paiono intimoriti dal vantaggio avversario, dall'altra parte la squadra di José Mourinho è in controllo. Anche nella ripresa la formazione allenata da Slutskiy comincia bene provano a costruire trame offensive, ma il problema è che arrivati in zona-gol i giocatori di casa non combinano più niente di buono. Il Real invece ci prova due volte con Callejon, ma il giovane centravanti ex Espanyol non riesce a raddoppiare. Risposta russa con la grande accelerazione di Musa, che parte infilando pericolosamente la difesa delle Merengues, ma poi calcia ignorando Doumbia tutto solo dall'altra parte, in maniera egoista. Il CSKA mette dentro Necid e Honda, aumentando il potenziale offensivo, ma nonostante cerchi di aumentare i ritmi la formazione in svantaggio non crea particolari opportunità. I Blancos non si vedono molto ma quando lo fanno mettono paura: C.R.7 salta il portiere ma viene recuperato in extremis dal salvataggio miracoloso del difensore. Ci prova un'altra volta Ronaldo, ma il suo tiro esce di pochissimo, e anche Xabi Alonso, che servito dal portoghese non riesce ancora a raddoppiare. La regola del calcio è questa: gol mangiato, gol subito. Al 93' arriva la doccia gelata (e non solo per la temperatura) per i madridisti: calcio di punizione di Honda, sponda di Berezutski, arriva Wernbloom che da pochi passi non sbaglia il tap-in decisivo, segnando la rete che fissa il risultato finale sull'1-1. Beffa clamorosa per il Real Madrid, che poteva stare sicuramente più attento nel finale. E' comunque un risultato che premia la voglia del CSKA, anche se gli ospiti rimangono comunque favoriti: un centro fatto in fuori casa vale sempre molto, e poi al ritorno del Bernabeu gli uomini primi nella Liga spagnola raramente sbagliano.

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