28.3.12

Champions League 2011/2012, partite d'andata quarti di finale: APOEL Nicosia-Real Madrid

Kakà (forse) sta tornando quello di un tempo
Sorteggio favorevole anche questa volta per il Real Madrid di José Mourinho, che sfida a Nicosia, capitale dell'isola di Cipro, l'APOEL, che in questa stagione sta ottenendo dei traguardi storici ed è l'assoluta rivelazione di questa competizione. Naturalmente sulla carta non c'è storia, il Real cerca infatti di chiudere il discorso qualificazione alle semifinali fin dall'andata in trasferta. Eppure l'APOEL regge fin che può, limitandosi a difendere senza costruire azioni offensive di grande spessore. Ci provano dalla distanza sia Benzema che Cristiano Ronaldo, ma le conclusioni dei due assi madridisti non portano l'effetto sperato. La prima vera palla-gol arriva all'11': pallone allontanato dalla difesa non perfettamente, la sfera cade sul destro al volo di Mesut Ozil da dentro area, Chiotis è ottimo a ribattere. La formazione schierata da Jovanovic è ben messa in campo e si difende con ordine, anche se alla fine è quasi impossibile non concedere nulla ai "mostri" del Real, soprattutto data la notevole differenza tecnica tra le due squadre.
Al 33' arriva l'occasione più ghiotta, divorata incredibilmente dalle Merengues: sulla sinistra Ronaldo fa impazzire i difensori saltandoli in un fazzoletto, poi mette il cross basso sul secondo palo per Karim Benzema, che a porta spalancata e da due metri la mette alta. Errore clamoroso per il francese, che di solito è infallibile davanti al portiere. L'ultimo brivido del primo tempo è una ripartenza dei Galacticos con la palla giocata per Ronaldo in area di rigore, ma il tiro del fuoriclasse portoghese finisce a lato di poco. Finisce a reti inviolate la prima frazione di gioco, i tifosi ciprioti applaudono la propria squadra, che è riuscita a non subire gol. Ad inizio ripresa il Real è molto determinato a metterla dentro, anche se i vari tentativi di sorprendere Chiotis dalla distanza non impensieriscono più di tanto l'APOEL Nicosia. E' inevitabile però il calo dei padroni di casa, la formazione spagnola ne approfitta per creare opportunità sempre più pericolose: al 66' mischia dopo un calcio di punizione, calcia Ozil a porta vuota ma trova il salvataggio miracoloso sulla linea di Boaventura. Attacca ancora la squadra ospite, al 70' Benzema prova il piazzato dal limite dell'area trovando solo l'esterno della rete. E finalmente, però, si sblocca il match a favore del Real Madrid: al 74' il subentrato Kakà (poi indubbio migliore in campo) mette a sedere diversi avversari e mette il traversone per Benzema, che di testa infila Chiotis per lo 0-1. Meritato vantaggio "blanco". Non si ferma la formazione di Mou, che poco dopo va vicino al raddoppio, ma alla conclusione di Ronaldo si oppone con i piedi l'estremo difensore. Ormai ci sono tanti spazi per il Real, che non fa più la fatica di prima ad andare in porta. Una di queste praterie la prende Marcelo, e all'82' gli ospiti chiudono i conti con i due subentrati dalla panchina: se ne va il terzino brasiliano sulla sinistra, dribbla due avversari e serve un cioccolatino a "Ricky" Kakà, che ringrazia e finalizza lo 0-2. Non c'è storia, ora sono ammutoliti i tifosi dell'APOEL, la loro squadra è caduta nei minuti finali. Al 90' arriva il sigillo che fa davvero male ai padroni di casa: troppo facile per Benzema realizzare la doppietta, su assist a porta vuota di Ozil. Finisce così, tris del Real che esce da Nicosia con un secco 0-3, l'APOEL non ha praticamente fatto nulla in attacco ma era riuscito a tenere la propria porta imbattuta fino ad un quarto d'ora dalla fine, quando la retroguardia è definitivamente crollata e sono arrivati le tre reti che chiudono il discorso qualificazione.

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