23.3.12

Juventus-Napoli: finale di Coppa Italia 2011/2012

Rimangono solo due squadre in ballo, ciò significa che si è finalmente giunti alla sfida più attesa, quella che decreterà la squadra vincitrice: la finale. Il trofeo in questione è la Coppa Italia, edizione 2011/2012, non tra i più importanti a livello internazionale ma comunque è una competizione che non è affatto facile vincere. Ci tengono a vincerla, infatti, Juventus e Napoli, le due squadre arrivate in finale e che si contenderanno la coppa. I bianconeri cercano il primo trofeo post-Calciopoli, il Napoli vuole tornare ad alzare qualcosa dopo 22 anni. Insomma, le due se la giocano e non si pongono alcun problema sulla qualità e sul valore della competizione, anzi. Se volete accedere alla pagina del blog relativa alla Coppa Italia, cliccate qui. Ripercorriamo quindi il cammino delle due squadre finaliste.

  • Juventus: Conte lo ha sempre ribadito: la coppa non è una competizione che la Juve avrebbe in qualche modo "reso meno importante", e i risultati si vedono. Nel cammino dagli ottavi alla finale si sono contrapposte tre squadre ai bianconeri, non tutte così facili da affrontare. La prima di queste è stato il Bologna, reduce da un pareggio allo Juventus Stadium in campionato. Ebbene, se la partita fosse durata solo 90 minuti sarebbe stato un altro pari. Per tutto il match i padroni di casa opprimono gli avversari costringendoli in difesa, le palle-gol sono moltissime ma i miracoli del portiere di riserva degli emiliani impediscono la rete, che arriva solo al 90' con Giaccherini, al primo centro con la nuova maglia bianconera. Sembra fatta, ma al sesto minuto di recupero (96'), il corner di Diamanti è finalizzato di testa da Raggi per l'1-1. Come in campionato il pareggio arriva di testa, da calcio d'angolo e da un difensore (era stato Portanova all'ora). Nei supplementari è ancora monologo juventino, e il decisivo 2-1 arriva da un superlativo Marchisio, nel suo miglior momento di forma: dribbling strepitoso di tacco ad un difensore, poi interno mancino all'angolino. Alla fine è meritatissimo il passaggio del turno: ai quarti c'è la Roma, la sfida avviene ancora allo Stadium di Torino. I bianconeri asfaltano i giallorossi, parla anche il risultato: segna Giaccherini, due gol in Coppa in due partite. Raddoppia Alex Del Piero, alla prima gioia nel nuovo stadio ed in stagione, con la sua solita parabola all'incrocio dei pali che incanta tutti, pure l'immobile Stekelemburg. Nel finale c'è tempo e spazio per l'autorete di Simon Kjear e 3-0. In semifinale la Juve trova un avversario ancora più ostico, il Milan. La sfida è di andata e ritorno, il primo match è in programma a San Siro. Tutte le marcature nella ripresa, con Martin Caceres che con il suo tap-in a porta vuota sigla lo 0-1 al "secondo esordio" in maglia bianconera (aveva già vestito questa maglia già due anni fa, e anche allora aveva segnato all'esordio con la Lazio), poi pareggia El Shaarawi ma poco dopo realizza la doppietta ancora Caceres per l'1-2. Sembra tutto facile in vista del ritorno allo Stadium per la Juve, che passa anche in vantaggio con il suo capitano, Del Piero. Nella ripresa, però, pareggia Mesbah, che riapre tutti i discorsi. Sembra mettersi invece davvero male quando a 10' dalla fine Maxi Lopez si inventa il gol dell'1-2 che porta le squadre agli extra-time; nel primo dei due tempi da 15', però, c'è super-Mirko Vucinic che con una magia da circa 25 metri batte Amelia all'incrocio dei pali e fa 2-2. Niente da fare, Juventus in finale e Milan fuori.
  • Napoli: Nelle sue partite la squadra di Mazzarri ha faticato un po' di più a raggiungere il match finale, ma alla fine i "Tre Tenori" sono sempre riusciti a portare i partenopei al passaggio del turno. Di tre squadre, due sono bianconere, e pensare che adesso in finale il Napoli affronterà la terza su quattro. La prima ad essere "buttata fuori" è il Cesena, che al San Paolo va però vicina all'impresa: nel primo tempo romagnoli avanti con Popescu. Il Napoli è però troppo più forte e nella ripresa trova i due gol qualificazione: è Pandev l'eroe, il macedone prima calcia una punizione ribattuta dal portiere e ribadita in rete da Matador Cavani, poi pennella un altro calcio di punizione in porta, anche se in entrambe le occasioni non è perfetto l'estremo difensore. Quindi 2-1. Passiamo quindi ai quarti, dove il Napoli trova l'unica formazione non-bianconera, l'Inter. Nel primo tempo non c'è storia, gli azzurri dominano ma non riescono a portarsi in vantaggio. Nella ripresa arriva subito il gol su calcio di rigore di Cavani, e l'Inter si sveglia anche se non riesce a pareggiare. Nel finale arriva il contropiede micidiale del Napoli che con un super Edinson Cavani trova il 2-0 e le semifinali, l'uruguaiano la doppietta. Altra bianconera, il Siena, che da parte sua raggiunge un traguardo storico. All'andata al Franchi i toscani vincono 2-1, segnano Reginaldo e D'Agostino e sembra fatta ma nel finale arriva l'autogol di Pesoli che riapre tutto in vista del ritorno al San Paolo. Lo stadio di casa è infatti l'arma letale degli azzurri, che chiudono il discorso eliminando i senesi per 2-0: tutto nella prima mezz'ora, prima altro autogol (come all'andata), questa volta di Vergassola su mezza invenzione di Cavani, poi proprio il Matador raddoppia di testa dopo una grande ripartenza manovrata. Ed ecco il tutto.
Insomma, non si può dire che la Coppa Italia non abbia avuto ripercussioni sul campionato: ad esempio, vi ricorderete la lunga serie di vittorie consecutive da parte dell'Inter, che interruppe la sua risalita e cadde nella crisi proprio con la sconfitta di Napoli e la conseguente eliminazione dalla coppa. Ma ci sono anche delle curiosità: a partire da quella delle tre bianconere su quattro per il Napoli (Cesena, Siena e ora Juve), ma anche il fatto che Cisse (ex attaccante della Lazio ceduto a Gennaio al Q.P.R.) segna solo al Milan. Il centravanti era arrivato alla Lazio segnando alla prima partita in campionato, in poche parole all'esordio in Serie A, proprio contro il Milan. Sembrava un grande inizio, ma poi l'ex Panathinaikos sprofondò in una lunghissima astinenza dal gol, e si riprese proprio contro il Milan in coppa (la Lazio venne poi eliminata 3-1 in rimonta).

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