5.3.12

Serie A 2011/2012, 26a giornata: Inter-Catania

Ranieri resta al timone dell'Inter
L'Inter sfida in casa il Catania in una partita che un anno fa o anche due significava tre punti certi e nessun problema, mentre oggi potrebbe rivelarsi l'ennesimo passo falso, dopo che la squadra di Ranieri è stata capace di perdere partite in maniera incredibile e di segnare l'ultimo gol addirittura nel 4-4 col Palermo del primo di Febbraio. L'ultima vittoria risale a quella contro la Lazio per 2-1 del 22 Gennaio. Dall'altra parte la formazione di Montella è in forma. Parte meglio comunque l'Inter, decisa a riscattarsi, provando con gli affondi di Forlan che calcia più volte in porta nel primo quarto d'ora: prima bel destro dalla distanza, Carrizo respinge in qualche modo la botta abbastanza centrale ma potente, poi poco dopo cross dalla destra di Milito e conclusione al volo del centravanti uruguaiano, ma la palla è ribattuta ancora dal portiere siciliano.
A questo punto sale il Catania e al primo, vero e proprio affondo coglie ancora impreparata la difesa nerazzurra, altra amnesia pagata cara: lancio profondo per Gomez sulla sinistra al 20', l'esterno scatta in posizione regolare, brucia Nagatomo rientrando sul destro e batte Julio Cesar con un tiro a giro sul secondo palo. Prima pasticcio con Samuel e Lucio che salgono male lasciando Alejandro Gomez in gioco, poi Yuto Nagatomo si fa saltare troppo facilmente dall'avversario, ed è 0-1. Gelato per l'ennesima volta San Siro. Il Catania ora comincia a farsi valere in mezzo al campo, tiene bene la palla, riparte bene e si difende senza correre pericoli, anche perché l'Inter accusa un po' il colpo. Al 36' i rosazzurri si divorano il raddoppio: imbucata perfetta di Almiron per Pablo Barrientos, il centrocampista non aggancia nel migliore dei modi e prova a girarla voltandosi, ma manca clamorosamente il pallone sfiorandolo con il piede destro e non infilando il portiere brasiliano da due passi. E' il preludio del gol, che arriva due minuti dopo: Almiron di prima per Gomez, che a sua volta al volo serve l'inserimento in area di Marchese sulla sinistra, sporca l'assist Nagatomo ma non basta, il terzino la mette bassa in mezzo per Izco, che a porta vuota colpisce anche male ma non può sbagliare, 0-2. Tuttavia la rete del Catania è viziata da fuorigioco e si sarebbe dovuta annullare: sul pallone di prima di Alejandro Gomez, Marchese parte in posizione irregolare, anche piuttosto evidente; l'unica discriminante a favore del guardalinee è che il terzino giapponese dell'Inter tocca con il petto e quindi si potrebbe pensare ad un retropassaggio, ma questi casi sono così complicati... Comunque la quaterna arbitrale convalida. Nella ripresa Ranieri butta nella mischia Wesley Sneijder al posto di Marco Davide Faraoni, per provare a dare una maggiore spinta offensiva e recuperare il risultato. Al 55' è però la formazione ospite ad andare vicina al terzo centro: Bergessio recupera palla, ma invece di servire l'assist in mezzo per un compagno cerca il pallonetto con l'estremo difensore interista fuori dai pali, anche se la sfera non inquadra la porta. Non si registrano altre particolari occasioni fino al 71', anche se il Catania appare meno lucido del primo tempo, con i padroni di casa che cercano disperatamente l'1-2 senza però costruire palle-gol degne di questo nome. In quel minuto infatti i nerazzurri la trovano la rete con Forlan: l'attaccante ex Atletico Madrid si libera con una serie di finte al vertice sinistro dell'area, poi scarica un mancino senza troppe pretese sul quale Carrizo interviene maldestramente aiutando l'avversario a riaprire il match. Papera con poche giustificazioni per il portiere catanese. A questo punto si spengono gli uomini di Montella, che lasciano gioco e dominio all'Inter, che dopo una serie di azioni offensive trova il 2-2 all'80' con Diego Alberto Milito: dopo un'azione insidiosa malamente sciupata dal Catania, Forlan innesca splendidamente il dimenticato Milito, che entra in area di rigore e scarica tutta la sua rabbia con un destro sotto la traversa. L'Inter pareggia e a questo punto vuole vincerla, anche perché ora la squadra siciliana è intimorita e prova a tenere il punticino. Ma sarà proprio la formazione schierata da Vincenzo Montella a divorarsi il 2-3 nei minuti terminali: contropiede perfetto con Lodi che trova magnificamente in area Seymour, ma l'ex Genoa sbaglia tutto regalando di fatto palla a Julio Cesar, sprecando una grande opportunità. Ci prova anche Ebagua, ma blocca il portiere. A questo punto l'Inter tenta il tutto per tutto nel recupero: una buona azione del Principe è fermata dall'uscita di Carrizo, che si riscatterà definitivamente dell'errore con un miracolo poco dopo; la difesa rosazzurra mette fuori, Obi va in dribbling e la mette in mezzo dalla sinistra, bucano tutti ed il pallone arriva in qualche modo a Giampaolo Pazzini, il Pazzo calcia praticamente dal limite dell'area piccola e riesce a mangiarsi anche questo, trovando la parata con i piedi del portiere. Finisce quindi 2-2, entrambe le formazioni sciupone, l'Inter si riprende parzialmente e smuove minimamente la classifica portandosi a 37 punti. Per il momento Claudio Ranieri rimane in panchina, salvato nella seconda frazione dalle reti di Forlan e Milito, perlomeno la sua squadra ha interrotto il digiuno del gol che durava da moltissimo.

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