4.3.12

UNIVERSO JUVE-Manoscritto inedito del 1913, opera di Enrico Canfari, fondatore col fratello Eugenio della Juventus

Voi, o boys, che con tanto entusiasmo entrate e far parte della nostra grande famiglia juventina, atratti da quell'atmosfera di simpatia che la circonda, avete mai pensato come nacque il club?

Enrico Canfari
Ebbene, lasciate che ve ne dia qualche segno.
Negli anni 1895-96 una compagnia di studenti del liceo d'Azeglio usciva al pomeriggio dalla scuola avviandosi verso quella che chiamiamo ora Piazza D'Armi e si abbandonava a gare sportive di varia natura: dalle corse ciclistiche alle semplici gare a tamburello. Età? La vostra:erano, senza ancora chiamarsi tali, i boys della futura Juventus.
...Compare finalmente un football! (pallone). Già si vedeva qualcuno giocarci al patinoire, al Valentino e in Piazza D'Armi, ove si esercitava il Football Club Internazionale, formato da stranieri residenti a Torino, che si trasformò poi in Football Torinese quando si unirono italiani che avevano imparato all'estero il gioco del calcio.Il primo football che provò i calci juventini ebbe vita effimera e non durò un sol giorno.In quel tempo vi fu chi si fece confezionare da un calzolaio amico niente meno che un football di pelle fortissima, ma le cuciture erano deboli, così che subì la sorte del primo.
Fu appunto in quel periodo che si concepì l'idea di riunirci tutti in un club.In una memorabile seduta tenuta da me e da mio fratello in corso Re Umberto 42, nel nostro negozio da ciclisti, si decise la costituzione dello Sport Club Juventus. Si era in 11 o 12, io ero il più vecchio, 17 anni, e gli altri sotto i 15. La tavola della presidenza era una forgia con sopra un tavolo da disegno, per sedili due sedie e alcune assi appoggiate su latte e casse da petrolio. La Juventus doveva occuparsi niente meno che di tutti gli spot. Fra tutti il più praticato era il podismo perché più economico...
FINE PARTE 1

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