4.4.12

Champions League 2011/2012, partite di ritorno quarti di finale: Real Madrid-APOEL Nicosia

Il Real si porta in semifinale
Un Real Madrid già ampiamente qualificato alle semifinali di Champions vuole comunque dare spettacolo di fronte ai propri tifosi, accorsi in tanti al Bernabeu per assistere allo show. L'APOEL Nicosia è stata la più bella sorpresa di questa edizione della Champions, ma alla fine la differenza tecnica è troppa ed all'andata i ciprioti hanno perso per 0-3, seppur subendo il tris nel quarto d'ora finale (Kakà e doppietta di Benzema). Nel primo tempo la squadra di Jovanovic soffre e non si rende mai pericolosa, subendo i continui attacchi della formazione schierata da Mourinho. Ci provano Cristiano Ronaldo due volte e Altintop, forse uno dei più spenti dei suoi, ma il portiere di riserva Pardo non corre grossi pericoli: l'APOEL rischia di più quando lo stesso portiere commette delle ingenuità, come quando esce in presa alta ed in volo gli sfugge il pallone, che rimbalza in direzione della porta con nessuno del Real che riesce ad intervenire. Al 26' i Blancos si portano in vantaggio: cross col contagiri di Marcelo per Ronaldo, che non può fallire il tap-in da due passi ed a porta spalancata fa 1-0.
Gli spagnoli continuano ad addomesticare le sorti del match, senza affondare particolarmente, mentre i ciprioti fanno fatica a costruire palle-gol nei contropiedi. Dopo un tentativo da fuori area di Ricky Kakà, lo stesso fantasista ex Milan si inventa il raddoppio delle Merengues: grandissimo destro a giro da fuori area, palla che si insacca all'incrocio dei pali, nulla da fare per l'estremo difensore e 2-0. Si vede che Kakà sta tornando quello di prima, tra l'altro aveva segnato anche all'andata; un paio di minuti dopo azione fotocopia con il brasiliano che cerca la doppietta, ma il suo tiro si stampa sul palo opposto. Kakà poteva diventare il giocatore brasiliano ad aver fatto più gol in Champions League (con la magia di prima è arrivato a 27, eguagliando Rivaldo). Finisce 2-0 il primo tempo, incontro e qualificazione in ghiaccio. Nella ripresa però l'APOEL non ci sta più e vuole terminare la sua avventura almeno a testa alta e riuscendo in un'altra impresa: quella di segnare al Bernabeu. La squadra di Jovanovic è in effetti molto determinata e si rende anche pericolosa, riuscendo a trovare il clamoroso 2-1 che riapre la partita al 66': Manduca prende la mira e trafigge Casillas infilando il pallone all'angolino, praticamente alla prima occasione. I padroni di casa sembrano ora incredibilmente in affanno e rischiano di subire il pazzesco pareggio, al 71' la conclusione di Charalambides impegna il portiere dei Galacticos. Il Real Madrid a questo punto riprende in mano le redini del gioco, e subito dopo realizza il 3-1 con Cristiano Ronaldo, che fa doppietta: punizione del fuoriclasse portoghese sulla quale Pardo non è attentissimo a piazzarsi, permettendo il raddoppio di casa. All'80' continua il "Festival del Gol" con il 4-1 di José Callejon, subentrato nell'intervallo a Marcelo: il giovane talento dribbla diversi avversari rientrando sul destro, poi calcia sul primo palo battendo ancora una volta un portiere un po' imballato. Passano pochi secondi e sul versante opposto il direttore di gara concede un calcio di rigore all'APOEL: Altintop travolge Adorno, inevitabile il penalty poi trasformato all'82' da Esteban Solari, che fa 4-2. Davvero mezza impresa e grande soddisfazione per la squadra di Nicosia, capace di andare in rete due volte al Bernabeu. Le marcature si chiudono all'84', quando Di Maria decide di fissare il 5-2 finale con un pallonetto magnifico da fuori area, sfruttando l'ennesima distrazione di Pardo, in un'uscita sconfusionata. Finisce dunque 5-2 per il Real Madrid, che passa con successo nonostante qualche piccolo imprevisto; onore all'APOEL, che davvero più di così non poteva fare, anzi.

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