3.4.12

Genoa e Fiorentina, paura retrocessione

Quando mancano solo otto giornate al termine del campionato calcistico di Serie A, nelle parti basse della classifica si è formata una situazione particolare ed insolita. Come ben sapete retrocedono automaticamente in Serie B le ultime tre classificate, senza play-out o quant'altro, quindi la lotta per restare nella massima serie si scalda e si fa più interessante. In questa stagione, guardando la classifica, notiamo che oltre alle solite note ci sono due squadre che solitamente troviamo più in alto, a lottare più che altro per un posto in Europa. Cliccate qui per vedere la classifica. All'ultima posizione troviamo il Cesena di Mario Beretta, a 19 punti e ormai, anche se non ufficialmente, (quasi) retrocesso. A 24 punti c'è il Novara di Attilio Tesser, l'allenatore che in due anni aveva portato i piemontesi dalla C alla A, esonerato ma poi richiamato. Il Novara ha occupato per gran parte del campionato il 20esimo posto, ma ora sembra essersi un po' ripreso: anche qui la situazione è grave, ma non del tutto irrecuperabile.
Troviamo quindi il Lecce a quota 28, che occupa proprio il terzultimo posto, quello che per ora condanna la squadra di Cosmi. Delle tre è quella che ha più possibilità di salvarsi, seppur si trovi a -5 dal 17esimo posto occupato a quota 33 dalla... Fiorentina. Invece che trovare i vari Chievo, Siena, Bologna, Parma, c'è la Fiorentina di Delio Rossi, una squadra che solo nel 2009-2010 andava vicina ad eliminare il Bayern Monaco negli ottavi e stava per approdare ai quarti di finale. I viola sono continuamente contestati dai tifosi, non ci si riesce infatti a capacitare di come una squadra dai vari potenziali tipo Jovetic, Amauri, Lazzari, Vargas, Behrami, non riesca ad ottenere risultati soddisfacenti, tanto da ritrovarsi in questa zona molto pericolosa della classifica in un momento chiave della stagione. Se pensiamo al devastante k.o. in casa contro la Juventus per 0-5, ma anche il clamoroso crollo in casa dell'ultima giornata, 1-2 col Chievo. C'è un po' di paura ora nell'ambiente fiorentino, le stesse parole dell'allenatore ex Palermo "... squadra terrorizzata ed abbandonata..." fanno intendere la situazione. Anche i tifosi ora si dividono e non appoggiano più la squadra. Una situazione simile ma comunque non ancora così deteriorata la sta vivendo il Genoa. I rossoblu occupano ora il 16esimo posto, a 34 punti, e non possono stare troppo tranquilli. E' di ieri la notizia che Enrico Preziosi ha esonerato Pasquale Marino ed ha richiamato in panchina Alberto Malesani, che già in questa stagione era stato mandato via. Non solo la lunga striscia senza vittorie dei genoani (5 sconfitte e 4 pareggi nelle ultime 9 partite, ultima vittoria datata 5 Febbraio), ma le disastrose prestazioni difensive: il Genoa ha la peggior difesa del campionato con ben 56 reti incassate. Tantissime, troppe per continuare con Marino, che ha concluso la sua avventura a Genova dopo la sconfitta per 5-4 a San Siro contro l'Inter, dove si evidenzia ancor di più la grande quantità di gol presi. In realtà ricordiamo che neanche quando c'era Malesani in panchina (ancora prima di Marino in questa stagione) il Genoa faceva benissimo dietro: l'esonero era infatti avvenuto dopo il netto k.o. al San Paolo contro il Napoli, sconfitta pesante per 6-1, praticamente un punteggio tennistico. Insomma, è insolito trovare viola e rossoblu a lottare per la salvezza, ma questo è il calcio: guardando invece in alto ci potremmo comunque sorprendere vedendo le grandissime cose che sta facendo il Catania di Montella, che lotta per un posto nell'Europa League alla pari di big quali Roma, Inter, Udinese (che aspirano soprattutto alla Champions, però). A Firenze ed a Genova si augurano di non vivere ciò che accadde alla Sampdoria l'anno scorso: eliminata in extremis dai play-off per accedere ai gironi della Champions League (contro il Werder Brema), finì al 18esimo posto e retrocesse in Serie B.

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