2.4.12

Serie A 2011/2012, 30a giornata: Inter-Genoa

Buona la prima per Stramaccioni
L'Inter vuole ripartire, e per farlo c'è in panchina Andrea Stramaccioni, ex allenatore della Primavera chiamato in prima squadra dopo l'esonero di Claudio Ranieri. E' il debutto sulla panchina nerazzurra ed in Serie A per il 36enne; la sua squadra sfida davanti al pubblico di San Siro il Genoa, che ha la peggior difesa del campionato. I rossoblu iniziano meglio l'incontro, sfruttando la qualità in zona-gol del solito Rodrigo Palacio e l'attività di Beppe Sculli. Il primo dei due si rende pericoloso in due occasioni, con Julio Cesar che è attento ad uscire prima e che calcola bene la palla fuori dopo. Un altro colpo di testa da calcio d'angolo viene salvato da Cambiasso, appostato sul palo: forse sarebbe comunque uscito. D'altro canto l'Inter sviluppa un gioco rapido con il suo nuovo 4-3-3, con le ali (Forlan e Zarate) sempre molto alte e che puntano ad accentrarsi. Proprio dalle fasce scaturisce l'azione che porta all'1-0 nerazzurro: palla giocata larga da Diego Forlan, l'uruguaiano mette un bel traversone per la testa del Principe Milito, che colpevolmente dimenticato dalla difesa genoana insacca di testa. Non esulta poi il centravanti, per rispetto dei suoi ex tifosi con i quali mantiene tuttora un buon rapporto.
L'Inter continua quindi a giocare meglio ed al 27' raddoppia: gran lancio di Dejan Stankovic per Milito (che scatta in posizione regolare), l'argentino si presenta di fronte a Frey e lo spiazza segnando il 2-0. Anche qui non esulta. Si scalda il Meazza, l'esordio del nuovo allenatore pare davvero buono, era infatti da tempo che l'Inter non giocava così. Al 38' la ciliegina sulla torta: palla per Lucio sulla destra, il brasiliano crossa basso per Walter Samuel, che in scivolata realizza a porta spalancata il 3-0. Tutto troppo facile per i due difensori centrali confezionare il tris, la difesa del Genoa è disastrosa. A questo punto sembra praticamente finita, ma nel finale di tempo gli ospiti riescono a buttarla dentro: calcio d'angolo per Sculli che va di testa, ancora Cambiasso salva, sulla respinta sempre Sculli va di rovesciata trovando la deviazione fortunosa di Moretti, che fa 3-1 e riporta in partita i suoi. Finisce così il primo tempo. La ripresa è subito caratterizzata dal gioco interista, anche se è il Genoa ad avere la più grande palla-gol: al 59' calcio di rigore concesso ai liguri per fallo di mano di Zanetti. Dal dischetto va Palacio, l'argentino riapre il match siglando il 3-2. A questo punto è un po' intimorito il pubblico di casa. I fantasmi della rimonta vengono però scacciati al 74', quando arriva una grande risposta per Stramaccioni: palla allargata sulla destra per Zarate, che come al suo solito converge verso il centro e lascia partire una straordinaria conclusione a giro sul secondo palo, portiere battuto e 4-2. Primo gol in Serie A con la maglia dell'Inter per "Maurito" Zarate, che risponde così alla fiducia del suo allenatore. La squadra di Marino però non ci sta, non vuole fermarsi proprio ora ed all'80' si conquista un altro penalty: Palacio si presenta tutto solo a tu per tu davanti a Julio Cesar, lo salta e l'estremo difensore brasiliano lo travolge: rigore solare ed espulsione. L'Inter rimane in 10 e sopra di un solo gol, perché dal dischetto Gilardino batte Castellazzi per il 4-3. Non sono finite le emozioni: il Genoa ora spinge per il pari ma l'Inter è molto brava a contenere gli avversari, anzi riesce a chiudere nuovamente la gara; all'85' Guarin viene falciato da Belluschi, che viene mandato anzi tempo sotto la doccia dal direttore di gara, ed è ancora rigore. Dagli undici metri c'è Diego Alberto Milito, che è freddissimo a mettere la sfera all'angolino finalizzando il 5-3 e la tripletta personale: non esulta neanche ora, persino dopo una tripletta alla sua ex squadra. E se pensate che sia finita qui vi sbagliate: a pochi secondi dal 90' viene concesso un altro penalty al Genoa. Si vede chiaramente, infatti, che Lucio commette fallo su Sculli (ci sono dubbi per un presunto gioco pericoloso a gamba tesa dell'ex Lazio). Ancora Alberto Gilardino spiazza Castellazzi e fa 5-4, prima doppietta per lui con la maglia rossoblu. Alla fine finisce così questa partita pazzesca, 5-4 per l'Inter, che esordio per Stramaccioni, che sicuramente dovrà preoccuparsi di curare maggiormente la fase difensiva, abbastanza disastrosa, salvata da un grande attacco. Per il Genoa un crollo che mette un po' di paura, vista la zona retrocessione che seppur distante si avvicina: la squadra di Pasquale Marino ha inoltre la difesa più battuta del campionato, e si è visto, con 56 reti incassate, un'enormità. E' stato un vero e proprio "Festival dei Rigori", con ben 4 assegnati, di cui 3 al Genoa e uno all'Inter.

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