20.5.12

Bayern, una Champions buttata via

E' la seconda volta negli ultimi 3 anni che il Bayern perde una finale di Champions League. Nel 2009/2010 era successo contro l'Inter, nell'anno del "Triplete" nerazzurro. All'epoca si giocava al Santiago Bernabeu di Madrid, e l'Inter di José Mourinho vinse 2-0 grazie alla doppietta straordinaria del Principe, Diego Alberto Milito. Ora, il Bayern aveva l'opportunità di rifarsi; partiamo però dall'inizio.
Nella fase a gironi il Bayern non aveva avuto un sorteggio molto benevolo, incontrando Manchester City, Napoli e Villareal. All'esordio i bavaresi batterono in Spagna proprio il Villareal: finì 0-2 con i gol di Toni Kroos e Rafinha. Nel secondo match ancora Bayern Monaco a punteggio pieno con la vittoria 2-0 sul City, decisiva la doppietta di Gomez. Ed ecco che arriva la sfida al San Paolo di Napoli: termina 1-1, con il gol ancora di Kroos (giovane talento, classe '90, che quest'anno è davvero esploso) ed il pareggio grazie all'autogol di Badstuber. Alla quarta partita c'è ancora il Napoli ma all'Allianz, dove la squadra di Heynckes trionfa 3-2 con un brivido: dopo la tripletta di Gomez arriva l'incredibile doppietta di Fernandez (un difensore) ad accorciare soltanto. Fernandez che ha segnato solo due gol con la maglia del Napoli, entrambi in questa occasione. Continua la corsa al primo posto del Girone A, che diventa matematico contro il Villareal: 3-1, apre Ribery, raddoppia Gomez, accorcia solo De Guzman ma ancora Ribery (doppietta) la chiude. Infine è ininfluente la sconfitta 2-0 in casa del Manchester City, gol di Silva e Yaya Touré. Arrivano dunque gli ottavi di finale, dove il Bayern Monaco incontra il Basilea: lo scontro è nettamente favorevole ai tedeschi, che però perdono in Svizzera 1-0 grazie alla rete siglata da Stocker. Al ritorno, però, non c'è storia: goleada totale, 7-0. A segno Robben, raddoppio di Muller e tris di Gomez, che poi confezionerà anche il poker, la 'manita' e la sestina (quaterna personale), per chiudere con il sigillo e la doppietta di Arjen Robben. Nei quarti c'è il Marsiglia, reduce dal vittorioso doppio incontro con l'Inter: 0-2 in Francia (reti di Super-Mario Gomez e Robben), 2-0 in Germania (due volte Ivica Olic). Insomma, tutto troppo facile per il Bayern, che ha avuto due avversari non alla sua altezza. In semifinale, però, c'è il Real Madrid: all'andata trionfa il Bayern 2-1, grazie alla rete di Gomez al 90', dopo il botta e risposta tra Ribery e Mesut Ozil. Al ritorno, dopo un quarto d'ora, sembra tutto fatto per il Real (2-0 con doppietta di Cristiano Ronaldo), ma alla mezz'ora il rigore di Robben mette il risultato sul 2-1. Si va ai supplementari e successivamente ai calci di rigore. Qui c'è l'apoteosi Bayern, poiché i rigori finiscono 1-3 (nel Real sbagliano Ronaldo, Kakà e Ramos, segna solo Xabi Alonso, mentre nel Bayern sbagliano Lahm e Kroos e sigla il rigore decisivo Schweinsteiger). La finale si gioca all'Allianz Arena, poiché lo stadio della finale si decide molto tempo prima dell'inizio della competizione; il Bayern, dunque, gioca la finale in casa contro il Chelsea, evento molto raro. L'assedio bavarese per tutta la partita non funziona, a differenza del catenaccio Blues. Il gol di Thomas Muller a 7' dalla fine fa esplodere lo stadio e sembra consegnare la vittoria al Bayern, ma all'88' il colpo di testa dell'intramontabile Didier Drogba fa 1-1. Nei supplementari Robben calcia addosso a Cech il rigore del possibile 2-1. Perciò si va ai tiri dal dischetto: Robben ha una tensione ed una pressione addosso infinita, quindi sceglie di non calciare: dopo la prima serie favorevole ai padroni di casa (gol di Lahm ed errore di Mata), la situazione cambia alla quarta serie, quando Olic sbaglia e Cole pareggia. Nella quinta serie Schweinsteiger colpisce il palo e si dispera, ma ormai l'errore è fatto; è quindi sempre lui, Drogba, a consegnare con un destro all'angolino la Champions al Chelsea. Si può quindi definire un'occasione buttata via dal Bayern Monaco, che ha superato brillantemente la fase a gironi, ha eliminato Basilea e Marsiglia ed ha incontrato il Real Madrid da sfavorito: invece la squadra di Heynckes si è vendicata di Mou, che nel 2010 aveva battuto proprio il Bayern in finale (quando lo Special One era alla guida dell'Inter, è scritto sopra). Già, la finale, che porta il rimorso peggiore: non solo il Bayern è più forte del Chelsea per qualità, ma addirittura si giocava in casa. Un assedio lunghissimo, con il 56% di possesso palla, il 71% di supremazia territoriale, 7 tiri in porta contro 3, 14 tiri fuori contro 3, 22 tiri respinti contro 3, 20 calci d'angoli contro uno per il Chelsea, quello che guarda caso all'88' ha portato al pari. Dopo il vantaggio sembrava fatta, ma il calcio è durissimo con il Bayern: non solo il pareggio inaspettato ed a freddo a poco dal termine, ma anche il rigore errato da Robben nel recupero, e l'errore di Schweinsteiger ai rigori, quello decisivo. Proprio Bastian, un idolo dei tifosi, che contro il Real aveva segnato il rigore del passaggio del turno.

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