20.5.12

La finale, i protagonisti: Arjen Robben

Singolare ciò che è capitato a Robben, in una stagione davvero da dimenticare. L'ala del Bayern Monaco solo due anni fa era un mattatore, un trascinatore, uno che col suo letale mancino decideva molte partite: quanti gol, soprattutto in Champions, identici, partendo da destra, accentrandosi per poi sparare un siluro di sinistro sul secondo palo.

Quest'anno Robben ha sulla coscienza molto della stagione del Bayern: è vero che i traguardi finali maturano in funzione di ciò fatto in totale, ma anche gli episodi possono risultare decisivi. Come in occasione dello scontro per la conquista della Bundesliga tra Borussia Dortmund e Bayern Monaco. Era una delle giornate finali: con il Borussia in vantaggio la Bundes si allontanava sempre di più da Monaco, quando nei minuti finali viene concesso un rigore ai bavaresi. Dal dischetto il rigorista Robben sbaglia incredibilmente, e sempre nella stessa partita l'olandese contava un errore madornale. Di fatto il penalty mal calciato da Robben consegna la Bundesliga 2012 al Borussia Dortmund. Il suo rapporto con i rigori è migliorato quando nella semifinale di ritorno di Champions, al Bernabeu di Madrid, Arjen ha siglato dagli 11 metri il gol del 2-1 (per il Real Madrid) che è risultato decisivo poiché ha portato la sfida agli extra-time e successivamente ai calci di rigore (dove ha trionfato la squadra di Heynckes). Ora siamo, invece, al minuto numero 94 di Bayern-Chelsea, finale di Champions 2012. Dopo 90' in parità (1-1 con gol di Muller e Drogba) i supplementari si sono aperti con il rigore concesso ai padroni di casa per fallo di Drogba su Ribery. Dal dischetto Robben calcia male, Cech para e dà speranza ai suoi. Quando arriva il momento dei calci di rigore, Robben sceglie di non tirare: la pressione è troppo alta, provate ad immaginarvi cosa sarebbe successo con un altro errore... dopo quello decisivo in campionato e quello di prima, un altro potrebbe far aggravare la sua situazione ed il suo rapporto con tifosi. Alla fine, però, il Bayern perde comunque ed il suo sconforto per l'occasionissima sbagliata cresce: tra l'altro, pochi giorni prima, era arrivato il rinnovo di contratto che spazzava via ogni voce su un possibile trasferimento di calciomercato.

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