7.5.12

La Juventus è Campione d'Italia 2011/2012!

I tifosi bianconeri accolgono il 28° scudetto della storia
La Juventus di Antonio Conte vince il campionato di Serie A, stagione 2011/2012, e si laurea Campione d'Italia con una giornata d'anticipo, alla 37a. Un'impresa quella dei bianconeri, partiti da sfavoriti nei confronti di molte altre squadre, a partire dal Milan, grande rivale della stagione. Già, i rossoneri, che si sono ritrovati ad un certo punto a +4 sui torinesi, quando la Juve aveva la cosiddetta "pareggite" e perdeva molti punti. Poi la striscia di 8 vittorie consecutive infilata dagli uomini di Conte ha portato alla rimonta, sfruttando anche dei passi falsi del Milan, che si è ritrovato a -3. La beffa con il Lecce (il famigerato errore di Gigi Buffon) ha riportato il distacco ad un solo punto, ma subito dopo è arrivato lo scudetto matematico: Juve a Trieste contro il Cagliari, Milan nel derby della Madonnina contro l'Inter. Un altro match-point.
Era cominciata benissimo per la Juve, che dopo soli 6 minuti si era portata in vantaggio: lancio di Bonucci, Vucinic scatta sulla linea del fuorigioco (i dubbi rimangono), si presenta in area e batte il portiere con un destro preciso sotto le gambe. A questo punto torniamo al Giuseppe Meazza in San Siro, dove il derby si infiamma: arriva il gol di Diego Alberto Milito, vera bestia nera del Milan, tocco facile facile da due passi dopo la sponda dalla sinistra di un compagno (l'azione era stata innescata da una punizione di Sneijder). Si sente un boato al Nereo Rocco, notizia del vantaggio nerazzurro. Dopo un colpo di testa di Cambiasso che Abbiati leva dalla porta forse quando era già dentro (non si capisce benissimo), ci sono altre belle azioni prima del pari del Milan: imbucata per Boateng, che prova a saltare Julio Cesar, il portiere brasiliano esce sul pallone ma l'arbitro Rizzoli si inventa un rigore inesistente, finalizzato in maniera perfetta da Zlatan Ibrahimovic. La ripresa inizia benissimo per i rossoneri, che dopo pochi secondi sono in vantaggio con la splendida azione personale di Ibra, doppietta per lui e 2-1. A Trieste intanto, dove la Juve domina ma ogni tanto rischia, il pubblico apprende la notizia della rimonta e si ammutolisce un po'. A Milano viene negato un rigore netto all'Inter per fallo di Muntari su Samuel, penalty che però arriva poco dopo: Abate atterra da dietro Milito, nessun dubbio. Dal dischetto è freddo El Principe per il pari. Dopo un gol divorato in maniera pazzesca da Muntari, le occasioni calano fino ad un quarto d'ora dalla fine: al Nereo Rocco la Juve raddoppia e chiude la partita, cross di Caceres, ci si avventa Borriello ma dai replay si vede che la deviazione sfortunata è di Canini, che con un pallonetto letale fulmina il proprio portiere e fa 0-2. Si aspetta solo il verdetto di San Siro, e poco dopo un boato assordante testimonia il vantaggio interista, firmato ancora su rigore da Milito. Nel finale, Conte esalta i tifosi con le braccia, mentre chiede calma ai suoi. Dopo la notizia del 4-2 firmato da una prodezza di Maicon, è solo festa: il triplice fischio di Orsato accoglie il 28esimo tricolore ufficiale della Juventus, per alcuni sono 30, quel che importa è che vine la Juve, per il Milan troppi passi falsi ed un grande rimorso.

Nessun commento:

Posta un commento