16.6.12

Europei 2012, seconda giornata Girone D: Svezia-Inghilterra

Dopo i litigi ed i mal di pancia di Ibra, la Svezia vuole tentare contro l'Inghilterra, una delle due big del Girone D: non sarà facile.


TABELLINO

Stadio: Stadio Olimpico di Kiev.
Svezia: 4-4-1-1. Isaksson; Granqvist (66' Lustig), Mellberg, J. Olsson, M. Olsson; Larsson, Kallstrom, Svensson, Elm (81' Wilhelmsson); Ibrahimovic; Elmander (79' Rosenberg). All. Hamren.
Inghilterra: 4-4-2. Hart; Johnson, Terry, Lescott, Ashley Cole; Milner (61' Walcott), Gerrard, Parker, Ashley Young; Welbeck (89' Oxlade-Chamberlain), Carroll. All. Hodgson.
Arbitro: Damir Skomina (Slovenia).
Cartellini: ammoniti Milner (I) al 58', Mellberg (S) al 63', J. Olsson (S) al 72', Svensson (S) al 90'+1.
Recupero: pt 1', st 4'.

PARTITA

Nei primi 10 minuti le due squadre aspettano, con la Svezia che fatica a costruire anche perché il suo campione, Ibrahimovic, gioca praticamente da mediano e non riesce a condurre pericolosamente le azioni offensive; è un'Inghilterra migliore dell'esordio, però, che sfrutta la maggiore stabilità lì davanti di Andy Carroll, punta vera. La prima occasione arriva al 6', con Parker che da fuori area calcia di potenza e precisione ma trova lo splendido intervento del portiere svedese, Isaksson. Sale ancora la squadra di Roy Hodgson, che al quarto d'ora circa si rende nuovamente pericolosa con il colpo di testa di Welbeck su cross di Milner, palla a lato. Dopo 20 minuti c'è il primo guizzo di Ibra, ma la sua conclusione dalla lunga distanza è bloccata dall'estremo difensore inglese, Hart. L'Inghilterra è però più forte ed al 23' trova il meritato 1-0: traversone in area di Steven Gerrard, si eleva proprio Carroll che incorna, con una bella torsione, il pallone in rete. La reazione della Svezia non è granché, perché le poche volte che Ibrahimovic accompagna l'azione davanti vuole fare tutto da solo e non conclude nulla; alla mezz'ora il fuoriclasse del Milan tira da fuori area, deviazione di Terry che favorisce la presa di Hart. Al 35' palla-gol per gli inglesi, con Ashley Cole che serve in profondità Ashley Young, l'ala del Manchester United prova la conclusione da posizione defilata, ma trova solo l'esterno della rete, quando avrebbe potuto servire Carroll o Welbeck in mezzo. E' l'ultimo brivido del primo tempo, che si conclude con l'Inghilterra avanti di un gol su una Svezia deludente e poco incisiva, così come Zlatan Ibrahimovic. Nella ripresa, però, gli uomini di Hamren sono più convinti, mentre quelli di Hodgson sono quasi in bambola; al 49', sugli sviluppi di un calcio di punizione, la sfera arriva a Mellberg, che stoppa e calcia in porta, facendo carambolare il pallone su Glen Johnson e sul palo, ne esce un flipper con il pallone che rotola dentro. E' il primo autogol dell'Europeo, firmato da Johnson, del Liverpool: 1-1. Non arriva la reazione inglese, passano alcuni minuti ed arriva l'incredibile rimonta svedese: al 59' la punizione ancora di Larsson, stacca sempre Olof Mellberg da due passi, e questa volta il gol del 2-1 è tutto suo. Davvero inguardabile la difesa britannica. La Svezia prende dunque coraggio, ma a questo punto si sveglia anche l'Inghilterra, che al 62' va vicina al pari con la zuccata di John Terry, miracoloso Isaksson. E' il preludio del 2-2: al 64', dopo la battuta di un calcio d'angolo, il pallone arriva a Theo Walcott, che dai 20 metri circa scarica un tiro dalla traiettoria strana ma micidiale, palla all'incrocio e pareggio. Gol fantastico di Walcott, entrato da 3 minuti al posto di Milner. Il match si accende, entrambe le squadre vogliono i tre punti per non rimanere fuori da Euro 2012; dopo una punizione calciata sul fondo da Young, due minuti dopo la Svezia si rende insidiosa con il tiro potente ma impreciso di Kallstrom, servito da Martin Olsson. Un minuto dopo sono ancora gli uomini di Hamren ad offendere, con la conclusione di Ibra salvata da un ottimo Hart in tuffo. Al 78', però, arriva l'incredibile 2-3 Inghilterra: se ne va sulla destra Walcott, assist sul primo palo per Welbeck, che con una magia indirizza di tacco al volo la palla alle spalle di Isaksson. Splendida la prodezza del giovane centravanti, ma che impatto sulla partita di Walcott: un gol ed un assist fondamentali nel giro di un quarto d'ora. La Svezia tenta disperatamente, ma gli undici di Hodgson addormentano la partita, sfiorando il raddoppio nel recupero con il colpo di testa di Gerrard (parata di Isaksson). Vince, in maniera rocambolesca, l'Inghilterra 2-3. Gli svedesi, con due sconfitte su due, sono aritmeticamente eliminati: addio sogno-Ibra.

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