17.6.12

Europei 2012, terza giornata Girone A: Repubblica Ceca-Polonia

Si apre così la terza ed ultima giornata della fase a gironi di Euro 2012: si gioca in contemporanea, perché alla fine delle partite sapremo la classifica finale del Girone A.


TABELLINO

Stadio: Stadion Miejski di Breslavia.
Repubblica Ceca: 4-2-3-1. Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hubschman, Plasil; Jiracek (84' Rajtoral), Kolar, Pilar (87' Rezek); Baros (90'+1 Pekhart). All. Bilek.
Polonia: 4-2-3-1. Tyton; Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch; Dudka, Polanski (56' Grosicki); Blaszczykowski, Murawski (73' Mierzejewski), Obraniak (73' Brozek); Lewandowski. All. Smuda.
Arbitro: Craig Thomson (Scozia).
Cartellini: ammoniti Limbersky (R) al 12', Murawski (P) al 22', Polanski (P) al 48', Wasilewski (P) al 61', Plasil (R) e Blaszczykowski (P) all'87', Perquis (P) al 90', Pekhart (R) al 90'+4.
Recupero: pt 0', st 4'.

PARTITA

La Polonia deve vincere a tutti i costi se non vuole uscire dagli Europei davanti ai propri tifosi, la Repubblica Ceca, dopo un inizio così così, vuole ottenere una qualificazione insperata. Al 2' subito Polonia in avanti con Dudka, il cui tentativo di acrobazia non inquadra la porta. La Repubblica Ceca risponde con il tiro a lato di Obraniak, ma nei primi minuti sono migliori i padroni di casa; dopo l'ottima uscita del portiere ceco Petr Cech su Blaszczykowski, al 10' c'è un occasione non sfruttata da Lewandowski, che conclude sul fondo da buona posizione. Ancora i polacchi che dominano il match, i cechi faticano ad imporre il proprio gioco; ci provano sia Boenisch che Polanski (senza risultato), poi al 22' lo stesso terzino Boenisch impegna l'estremo difensore Cech (palla in corner) con una gran conclusione dalla distanza. Comincia a salire un po' la prestazione della squadra di Bilek, che alla mezz'ora impegna il portiere polacco Tyton con un colpo di testa di Kolar su calcio d'angolo. Tyton, portiere di riserva della Polonia, è subentrato nella prima partita al portiere titolare Szczesny, espulso per un fallo da rigore, e lo ha parato; poi ha giocato la seconda partita da titolare per la squalifica del compagno ed ora viene confermato come primo, con Szczesny in panchina. I ritmi calano un po', poi nei 5' finali del primo tempo ci provano un po' tutti: i tiri di Plasil e Pilar sono bloccati da Tyton, per gli uomini di Smuda calcia Murawski, deviazione in angolo. Il primo tempo si conclude a reti inviolate, ma arriva la notizia del vantaggio greco: un pareggio eliminerebbe sia Polonia che Cechia. Nella ripresa infatti le due squadre attaccano consapevoli del fatto; al 54' Lambersky tenta di sorprendere il numero 1 polacco, ma calcia male sul primo palo. Faticano i padroni di casa, mentre la Rep. Ceca gioca bene costruendo opportunità: stacco di Gebre Selassie che termina alto, poi è strepitoso Tyton a salvare sul colpo di testa ravvicinato di Sivok al 64'. Poco dopo conclusione senza pretese di Milan Baros in una ripartenza ceca. Gli ospiti giocano troppo bene per non segnare, ed infatti al 72' arriva il meritato 1-0: contropiede micidiale in 3 contro 2, Baros porta palla ed allarga al momento giusto per la sovrapposizione in area di Jiracek, che fa secco il difensore con una finta a rientrare e trafigge Tyton con un rasoterra. Secondo gol dei suoi Europei, Repubblica Ceca in vantaggio e che così passerebbe. Un minuto dopo il ct polacco Smuda attua due cambi offensivi, il pubblico di casa è ammutolito. Sale dunque la Polonia, che però non costruisce vere palle-gol: solo un tiro di Lewandowski, niente da fare. All'86' c'è l'ultima occasione, clamorosa per la Polonia: incornata ravvicinata di Wasilewski, incredibilmente sul fondo. Nei minuti finali volano le ammonizioni, tanto nervosismo, altrettanti falli e sanzioni arbitrali; comunque finisce 1-0 per la Repubblica Ceca, che passa ai quarti di finale assieme alla Grecia. La Polonia rimane fuori, per lo sconforto dei tifosi di casa, così come la Russia (quest'ultima in maniera più che clamorosa e sfortunata).

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