E' delle ultime ora la notizia che su due dei gioielli della Juventus sono piombate due big del calcio europeo: il Paris Saint-Germain ed il Bayern Monaco. Per i parigini, che possono contare sull'ausilio dei tanti soldi dello sceicco, l'interesse è rivolto ad Andrea Pirlo; i bavaresi sono rivolti verso Claudio Marchisio.
Naturalmente la Juve ha subito respinto le due offerte: Pirlo è semplicemente incedibile, non ha senso cederlo anche per una cifra esorbitante dopo la stagione che ha fatto. Il PSG, si sa, ha molto denaro, ed anche se così calpesta il proprio fair-play finanziario continua ad investire. Inspiegabilmente, la società francese continua ad attingere risorse dall'Italia (sia con gli italiani stessi, sia con coloro che militano nel campionato italiano). A livello dirigenziale, ne sono esempi Leonardo (diventato ds dopo essere stato allenatore di Milan ed Inter) e Carlo Ancelotti (sulla panchina parigina dopo aver abbandonato quella del Chelsea). A livello di giocatori, invece, ricordiamo Sissoko (dalla Juve), Thiago Motta (dall'Inter), Sirigu e Pastore (entrambi dal Palermo), Menez (dalla Roma) ed il più recente Lavezzi (dal Napoli): tutto tra il calciomercato estivo 2011 (1° Luglio-31 Agosto) e quello 2012 appena iniziato. Senza contare che il PSG aveva quasi strappato Pato e Thiago Silva dal Milan (in entrambi i casi decisivo il 'no' di Berlusconi) e che ora è ad un passo da Verratti, dopo che il giovane del Pescara era stato tanto vicino a Napoli e Juventus stessa. Aggiungete Maxwell, Nené, Alex, Lugano, Gameiro etc... e trovate una grande squadra. Tutto ciò, a quanto pare, non basta: il regista più forte del mondo, Andrea Pirlo, è nel taccuino di Leonardo. Da parte loro, Beppe Marotta e Fabio Paratici hanno risposto con un secco 'no' alla proposta del Paris Saint-Germain; è impensabile davvero che la Juve cedi il suo "professore" di calcio in mezzo al campo. E' dunque ancora più improbabile una cessione di Marchisio al Bayern Monaco: a quanto pare, certe indiscrezioni fanno pensare che l'offerta dei tedeschi sia stata molto concreta, girano voci di 30 milioni di euro offerti alla Vecchia Signora. Marchisio è il cosiddetto "Capitan futuro", proveniente dal vivaio bianconero e tifoso juventino al 100%, sarebbe quasi come se qualcuno si fosse interessato ad Alex Del Piero una decina d'anni fa; e poiché quando si parla di cuore anche la più grande cifra non ha valore, anche qui è stata tassativamente negativa la risposta della Juve.
Sempre in ambito di smaltimento della rosa, è quasi ufficiale Elia venduto al Werder Brema: l'olandese prometteva molto, ma ha avuto davvero pochissimo spazio e quelle poche volte che lo ha avuto ha decisamente deluso le aspettative. Niente seconda chance, dunque, per Eljero Elia (solo 153 minuti in stagione divisi tra 5 partite), che è pronto a tornare in Bundesliga (l'anno scorso la Juve lo prelevò per 9 milioni di euro dall'Amburgo) alla medesima cifra di quando fu acquistato dalla dirigenza piemontese: è degli ultimi minuti addirittura la notizia dell'effettuazione delle visite mediche. Si sono invece accasati a Torino, momentaneamente, già Kwadwo Asamoah, Mauricio Isla (entrambi dall'Udinese), Sebastian Giovinco (dal Parma), Lucio (dall'Inter), Paul Pogba (manca solo l'ufficialità dal Manchester United) e Nicola Leali (giovane portiere, dal Brescia). In totale sono già 6 colpi per Marotta, un bel bottino considerando che manca ancora più di un mese e mezzo alla conclusione del mercato estivo. Il colpo numero 7 potrebbe essere chissà, il top player, magari lo stesso Luis Suarez, che come numero di maglia ha il 7 al Liverpool ma che alla Juve è già occupato (attualmente) da Simone Pepe. Ha il 7 anche Matador, Edinson Cavani, continuano le proposte-bomba per il centravanti, ma difficilmente il Napoli venderà un altro dei suoi "TRE TENORI", dopo El Pocho. E' più vicino Stevan Jovetic: la trattativa si può fare per circa 30 mln poiché la Fiorentina vuole far cassa ed il montenegrino spende parole di lode verso la Juventus. E' sfumato un po' Robin Van Persie, alternative sono Mattia Destro e Manolo Gabbiadini.
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