18.8.12

Van Persie allo United: è ufficiale. Ma non solo

Come spesso accade, anche nel calciomercato è una prima azione che ne fa scaturire altre a reazione, a catena. E' un po' quello che è successo per la cessione di Robin Van Persie. Per tutta l'Estate abbiamo assistito a questa tele-novela: quando sembrava favorita la Juve, sull'olandese si è inserito prepotentemente il City, ed infine anche il Manchester United, che ha vinto la sfida.

I bianconeri avevano individuato in Van Persie il vero top-player per l'attacco, ma per vari motivi (stipendio troppo alto, età di 29 anni, pretese alte dell'Arsenal) le attenzioni si erano dirottate su dei sostituti, identificati in Suarez, Cavani, Jovetic, Dzeko o Higuain. Nonostante questo, uno spiraglio era sempre rimasto aperto, anche dopo l'offerta di 23 milioni di sterline (pari a 28 milioni di euro circa) del Manchester United all'Arsenal: Ferguson aveva inizialmente smentito, ma in successione la trattativa è andata in porto, ed i Gunners hanno ceduto a dei rivali il loro più grande giocatore, nonché capitano. Sono esplose le polemiche dei tifosi dell'Arsenal, che hanno postato dei video sul noto sito Youtube dove davano in pasto alle fiamme la maglia del loro ex idolo: un po' come era accaduto con i sostenitori dei due Manchester con Tevez. Van Persie, dal canto suo, non si preoccupa di essere considerato un traditore, ma ringrazia l'Arsenal e si sente onorato di vestire la maglia dei Red Devils, con i quali l'olandese potrebbe esordire proprio Lunedì sera nel posticipo contro l'Everton, alla prima di Premier League; lui e Rooney, lì davanti, formerebbero una coppia da sballo.

Nel frattempo la Juventus non riesce a chiudere per questo tanto osannato top-player, ormai cercato inutilmente da due anni. Prima di Van Persie se ne erano andati Luis Suarez, l'uruguaiano ha rinnovato il contratto con il Liverpool, e Gonzalo Higuain, l'argentino che sta per rinnovare con il Real Madrid fino al 2016. Mentre Stevan Jovetic è quasi definitivamente sfumato a causa delle pretese troppo alte della Fiorentina (ma in extremis potrebbe arrivare, forse, un rilancio), anche per arrivare ad Edinson Cavani i soldi richiesti da De Laurentiis e dal Napoli sono troppi. Quindi, negli ultimi giorni, è spuntato un nuovo nome: quello di Fernando Llorente. Lo spagnolo dell'Athletic Bilbao va in scadenza nel Giugno del 2013 ed ha chiaramente espresso al club la sua volontà di non rinnovare il contratto. Un bomber che magari non ha la cosiddetta etichetta di top-player, ma che lo scorso anno ha segnato ben 29 gol tra Liga, Europa League e Copa del Rey. Il presidente dei baschi, Urrutia, ha comunicato in conferenza stampa che il giocatore non rinnoverà, ma anche che chi lo vuole prendere deve pagare l'intera clausola rescissoria, pari a 36 milioni di euro. Una cifra veramente esagerata alla quale Marotta non vuole sicuramente arrivare, anche perché l'Athletic, non potendosi permettere di perdere Llorente a parametro zero il prossimo anno, potrebbe accontentarsi di una cifra ben più congrua alla quale la Juve acconsente: 20 milioni di euro. La Juventus ha inoltre trovato l'accordo con lo spagnolo nelle ultime ore, manca quello con la società, che appare il più complicato: ed ora entra in scena un clamoroso giro di affari.

Secondo delle indiscrezioni, l'Arsenal si sarebbe dirottato verso Llorente e sarebbe disposto a pagarlo di più, data la cessione in attacco proprio di Van Persie, il che sarebbe doppiamente dannoso per la Juventus, che perderebbe due obbiettivi in un colpo solo; a rassicurare parzialmente i bianconeri ci ha pensato Arsene Wenger, che nella conferenza stampa della vigilia alla prima di campionato ha smentito il tutto, facendo giustamente notare che in realtà l'Arsenal aveva già acquistato, prima di cedere il suo gioiello, sia Lukas Podolski dal Colonia sia Olivier Giroud dal Montpellier. Insomma, un vero e proprio intrigo.

Ma se questo non può rappresentare un pericolo, lo si può invece considerare, in maniera indiretta, il Bayern Monaco. Sembra infatti, e ci sono conferme, che i bavaresi starebbero per stampare un assegno da ben 40 milioni di euro per aggiudicarsi il cartellino di Javi Martinez, spagnolo dell'Athletic Bilbao e nel giro della Nazionale proprio come il compagno Llorente. Javi Martinez, classe '88, è una vera promessa a livello internazionale e può ricoprire i ruoli di mediano davanti alla difesa ma anche di difensore centrale. I 40 milioni della clausola posta dall'Athletic sono veramente troppi, ma se effettivamente il Bayern avesse intenzione di pagare così tanto, allora il club basco avrebbe meno bisogno di fare cassa con la cessione di Llorente e sicuramente meno voglia di perdere un altro perno della squadra, anche se in tal caso accadrebbe comunque la stagione successiva e perdipiù senza incassare nulla per il trasferimento.

Ma se certi obbiettivi erano sfumati, non è stato il caso di Edin Dzeko, in piena rottura con il City e con Mancini. Il bosniaco non ha avuto eccessivo spazio la scorsa stagione, ed in questa potrebbe averne anche meno, chiuso da Aguero, Tevez e Balotelli (senza contare gli altri uomini offensivi di spessore, come Silva e Nasri); l'attaccante ex Wolfsburg lo ha chiaramente detto, ovvero non ha più voglia di scaldare la panchina, in poche parole vuole andarsene da Manchester. Ed anche qui c'è un intrigo: prima che Van Persie andasse allo United, anche i cugini del City erano sulle traccie dell'olandese (nonostante le smentite di Mancini, che ha detto di avere già 4 attaccanti a disposizione), e se fossero riusciti a comprarlo a questo punto la Juve avrebbe avuto la strada spianata per Dzeko. La trattativa è ancora in corso, anche se a questo punto è più difficile perché in caso di partenza il City dovrebbe trovare un sostituto, ma Van Persie appunto non è più disponibile.
Ad alimentare, invece, la chiusura dell'affare sono gli interessamenti mai cessati del City su Falcao dell'Atletico Madrid e, guarda caso, anche Cavani del Napoli: se uno dei due clamorosi colpi dovesse avverarsi, allora sì che Dzeko diverrebbe cosa fatta per Marotta e Paratici, che si trovano ad un bivio: lo spagnolo o il bosniaco? Probabilmente questo due ci accompagnerà fino ai giorni terminali del mercato, perché la Juve non può permettersi di rinunciare ancora una volta, per il terzo anno consecutivo, al top-player dopo averlo seguito tutta l'Estate ed averlo fatto sognare ai tifosi.

Infine, potrebbero aprirsi altre due strade ancora scatenate dall'affare Van Persie: l'arrivo dell'olandese chiude definitivamente le porte a Javier Hernandez e Dimitar Berbatov. Il Chicharito è un vero talento, ha 24 anni e sarebbe un 'panchinaro' di lusso, dietro a certi mostri come Van Persie e Rooney; secondo delle indiscrezioni, quindi, la Juve starebbe lavorando anche sul messicano. Per il bulgaro, invece, ci sono meno speranze, e semmai ci si andrebbe solo negli ultimi giorni di mercato, un po' come era accaduto due anni fa con Di Natale, che rimase all'Udinese solo per non tradire la piazza, e con Quagliarella. Non solo: i dirigenti juventini lavorano anche su un secondo attaccante, che ormai sarà quasi sicuramente Giampaolo Pazzini.

Questo a testimoniare, ancora una volta, quanto un acquisto possa smuovere in maniera consistente gli equilibri del calciomercato di una, due o più squadre.

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