19.9.12

Champions League 2012/2013, prima giornata Girone C: Milan-Anderlecht

Nocerino deluso sull'erba di San Siro
Il Milan deve ripartire, può farlo contro i belgi dell'Anderlecht: a Milano si apre la Champions League 2012/2013 delle squadre italiane, sul campo di San Siro, che in questa stagione, in 5 partite disputate (tra Inter e Milan stesso) non ha mai visto vincere la squadra di casa, solo 4 sconfitte ed un pareggio. Il Girone è lo C.


L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri, si affida al cosiddetto modulo ad 'Albero di Natale', il 4-3-2-1, con il quartetto difensivo formato da Antonini ed il giovane De Sciglio sulle fasce, Mexes e Bonera in mezzo, davanti al portiere Abbiati. A centrocampo ci sono Nocerino, De Jong e Flamini, i trequartisti dietro all'unica punta Pazzini sono Emanuelson e Boateng.
La squadra di John Van den Brom, invece, si schiera con il 4-2-3-1: Proto tra i pali, Wasilewski, Nuytink, Deschacht e Gillet in difesa, Kljestan e Biglia come mediani, infine Kanu, Bruno e Kouyate sono i trequartisti dietro a Mbokani.

Sin dalle prime battute il Milan si trova in grande difficoltà, fatica a produrre gioco e sbaglia molti passaggi in impostazione, in compenso l'Anderlecht corre molto di più, pressa e si rende anche pericoloso in fase offensiva. All'11' arriva la prima conclusione: Kljestan ci prova dal limite dell'area, vola il portiere Abbiati a mettere il pallone in calcio d'angolo. Pochi minuti dopo i rossoneri rispondono con una magia tentata da Boateng, sul cross basso di De Sciglio il ghanese tenta una girata di tacco ma il difensore devia in corner. Al 17' prima vera palla-gol per il Milan, che ora sembra essersi svegliato: Flamini, con un po' di fortuna nel rimpallo, si trova la palla da pochi metri e calcia come può, bravo l'estremo difensore avversario, Proto, a negargli la gioia del gol. Al 26' buon guizzo, dall'altra parte, di Gillet, che mantiene il pallone in campo per un soffio, converge verso il centro e prova a sorprendere Abbiati, il quale mette la sfera in angolo con i guantoni; tentativo del Milan con Boateng ancora in girata, attento Proto a parare. Al 33' grande azione rossonera: lancio superbo di Nocerino per l'inserimento di Urby Emanuelson, l'olandese tenta il tocco al volo in allungo ma Proto è ancora ottimo a bloccare in due tempi. Poco dopo tiro da fuori area di Kouyate, comunque velleitario. Alla fine il primo tempo si conclude a reti inviolate, nei primi minuti meglio l'Anderlecht, poi con il passare del tempo il Milan si è un po' svegliato, ma è ancora troppo poco. Nella ripresa l'undici di Allegri sembra cominciare in maniera migliore, nonostante al 50' i belgi sprechino una clamorosa occasione: Antonini si lascia sfuggire Biglia in area di rigore, il quale calcia incredibilmente alto da posizione favorevole. Al 61' conclusione di Nocerino bloccata da Proto, due minuti dopo grande opportunità per El Shaarawy di testa, strepitoso però il portiere ancora una volta. L'Anderlecht ora è in discreta difficoltà: al 68' Emanuelson viene servito in area ma si allunga troppo il pallone, così quando va a calciare è defilato e la sfera termina alta sulla traversa. Passa poco e ci prova ancora Stephan El Shaarawy al volo su traversone di De Sciglio, il 'Piccolo Faraone' non trova però la porta. I milanisti continuano a spingere, ma via via che si avvicina il 90' lo fanno sempre con minore convinzione e forza. Alla fine il risultato finale è di 0-0, le due squadre non sono state capaci di metterla dentro nonostante delle buone palle-gol avute da entrambe le parti.

E' comunque un Milan in netta difficoltà, che fatica ad imporsi anche con le squadre decisamente inferiori; e continua la 'crisi' del Meazza, quest'anno Inter e Milan ci hanno giocato in totale 6 volte (3 a testa) ma entrambe hanno collezionato due sconfitte ed un pareggio (in totale, quindi, 4 sconfitte e 2 pari).

Il Malaga vince invece 3-0 contro lo Zenit di San Pietroburgo e vola in testa al Gruppo C (doppietta di Isco e momentaneo raddoppio di Saviola).

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