3.10.12

Champions League 2012/2013, seconda giornata Girone E: Juventus-Shakhtar Donetsk

L'esultanza di Bonucci per il gran gol
Dopo il miracolo di Stamford Bridge, con la rimonta sul Chelsea, la Juventus vuole continuare al meglio contro lo Shakhtar Donetsk, squadra ucraina ben consolidata da parecchi anni, che può essere facilmente sottovalutata ma che non è affatto un avversario facile. Si gioca allo Juventus Stadium di Torino, che per la prima volta ospita una gara internazionale.


La Juve scende in campo col solito 3-5-2 di Conte: Buffon in porta, linea difensiva costituita da Barzagli, Bonucci e Chiellini, poi Vidal, Pirlo e Marchisio a centrocampo, Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce, la coppia Matri-Vucinic in attacco.

Il modulo scelto da Lucescu è invece il 4-2-3-1: Pyatov tra i pali, Srna e Rat come terzini, Rakitsky e Kucher sono i centrali, poi Fernandinho e Hubschmann in mediana, infine Alex Teixeira, Willian e Mkhitaryan dietro all'unica punta Luiz Adriano.

Inizia meglio lo Shakhtar Donetsk, che mette subito in difficoltà la Juventus con il suo possesso palla; la formazione di Lucescu è ben consolidata, come si sapeva, ed i giocatori (che si intendono a meraviglia) abbinano ad un'ottima quantità altrettanta qualità, non sbagliano praticamente mai un passaggio ed approfittano dell'inizio basso degli avversari per fare la partita. Al 5' subito guizzo con Luiz Adriano che mette un pallone insidioso sul secondo palo, arriva Mkhitaryan che però colpisce male e sciupa una grande occasione mandando il pallone alto sulla traversa. La Juve prova ad imbastire una manovra offensiva, ma non è facile, perché come ho già detto stranamente i Campioni d'Italia sono piuttosto bassi e pressano meno del solito; ci prova anche Fernandinho dalla distanza, palla fuori. Al 14' la prima opportunità per i padroni di casa: palla allargata sulla destra per Vucinic, che se la sistema sul destro e poi fa partire un cross tagliato che attraversa tutta l'area e viene mancato per questione di centimetri da Matri, complice anche una deviazione del difensore in corner. Pochi minuti dopo altra palla-gol bianconera, con Pirlo che lancia splendidamente Marchisio, che si inserisce e calcia al volo di destro, gran botta ma sfera che termina sul fondo. Al 23', con un po' di fortuna ma meritatamente, lo Shakhtar si porta a sorpresa in vantaggio: Willian calcia dal limite dell'area, ribatte la difesa, il pallone rimane incredibilmente piantato a terra e ritorna sui piedi di Willian, il brasiliano a quel punto serve Alex Teixeira, che da pochi metri prende la mira e batte l'incolpevole Buffon all'incrocio dei pali. E' 0-1, ospiti inaspettatamente avanti; la risposta della Juve però arriva immediata, al 25'. Angolo battuto benissimo, rasoterra verso il centro, da Pirlo, è uno schema per favorire Leonardo Bonucci, che si gira e col destro trova un gol magnifico, bolide sotto il 'sette' e 1-1. I bianconeri provano a prendere coraggio: bell'azione alla mezz'ora, alla fine il pallone arriva sui piedi di Matri che tira di prima dal limite dell'area, potente ma centrale, blocca il portiere Pyatov. Tentativo di Marchisio da fuori area, conclusione alta però. Infine, al 46', l'ultima grande occasione per la Juve, ancora per Bonucci, che incorna di testa da calcio d'angolo ma trova la risposta con i piedi di Pyatov. Finisce in parità il primo tempo; nel primo quarto d'ora della ripresa, è la Juve che gioca meglio, rendendosi pericolosa soprattutto sulla corsia di destra con le avanzate di Lichtsteiner. Subito azione insistita di Matri, che poi prova col mancino ma si fa ribattere il tiro dalla difesa. Poi, però, comincia a calare la Juve, e lo Shakhtar riprende in mano le redini del match: gli ucraini si rendono spesso insidiosi con le sponde di Luiz Adriano per favorire le conclusioni dei centrocampisti, così era arrivato infatti il gol nel primo tempo. Al 60' proprio Willian, il migliore in campo, ne approfitta per tentare il piazzato dal limite, palla che esce di pochissimo a lato, ma sembrava esserci l'estremo difensore. Sul ribaltamento di fronte clamorosa palla-gol per la Juventus: il neo-entrato Giovinco se ne va da solo sulla sinistra, poi la mette in mezzo per l'accorrente Matri, che incredibilmente non trova la porta da posizione favorevolissima, spedendo alto il pallone. La 'Formica Atomica' è entrata bene in partita, poco dopo buona la giocata a liberarsi di un difensore, poi diagonale di mancino che però viene bloccato a terra da Pyatov. Subito dopo Lichtsteiner dribbla un difensore sulla destra e la mette dall'altra parte per Marchisio, che non arriva al tap-in vincente per un soffio. A questo punto è quasi solo Shakhtar Donetsk: al 73' bella punizione di Srna, Buffon respinge con i pugni, passa un minuto e ci prova Mkhitaryan dopo la solita giocata di sponda di Luiz Adriano, anche qui la sfera esce di un soffio sul palo. All'81' prova a sfondare ancora il giovane Mkhitaryan, fermato, arriva Willian che stavolta aveva battuto Buffon, non fosse stato per il palo che si oppone alla conclusione. Ancora la difesa bianconera traballa: all'89' azione pericolosa di Mkhitaryan, svegliatosi nel finale, fa tutto da solo, entra in area di rigore approfittando di una dormita difensiva e prova ad incrociare col destro, non trova però la porta di poco. Dopo un sussulto della Juve con il tiro deviato di Quagliarella, parato da Pyatov in corner, arriva al 94' l'ultima clamorosa palla-gol per lo Shakhtar. Azione insistita di Mkhitaryan, l'armeno passa il pallone a Willian centralmente, conclusione deviata dalla quale scaturisce un flipper con la sfera che giunge ancora al brasiliano, tocco di punta sull'uscita di Buffon che si infrange sulla traversa.

Alla fine finisce 1-1 tra Juventus e Shakhtar, ultimi 15 minuti da brivido per i bianconeri, che deludono le aspettative ma portano a casa un punto, ed ora sono terzi nel Gruppo E con 2 punti, dietro a Shakhtar appunto e Chelsea (a quota 4), vittorioso 0-4 contro il Nordsjaelland (Mata doppietta, David Luiz e Ramires).

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