10.11.12

Champions League 2012/2013, quarta giornata Girone C: Milan-Malaga

Si è sbloccato 'Il Papero' Pato
Fino ad ora il Malaga, la vera sorpresa di questa Champions League (alla quale, tra l'altro, il club è alla prima partecipazione della sua storia), ha sempre vinto (3 su 3) nel Girone C, l'ultima volta proprio nella gara d'andata giocata in Spagna, dove il Milan si era arreso per 1-0. Ora, però, è un altro Milan, che nelle ultime partite sta tornando a buoni livelli e sembra aver scacciato definitivamente la crisi. Si gioca, naturalmente, allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro di Milano.


E' un Milan che sembra finalmente aver trovato una fissa identità di gioco, con il 4-2-3-1 confermato da Massimiliano Allegri, come al solito in panchina: in porta c'è Abbiati, i due centrali sono Bonera e Mexes, terzini Abate e Constant, poi troviamo Montolivo e De Jong in mediana, l'irrinunciabile El Shaarawy con Emanuelson larghi sugli esterni, poi Bojan dietro all'unica punta Pato, preferito a Pazzini.

Modulo speculare per il Malaga di Pellegrini: Caballero tra i pali, Jesus Gamez, Weligton, Demichelis e Sergio Sanchez costituiscono la retroguardia, Camacho e Toulalan davanti alla stessa, poi le tre meraviglie Joaquin (decisivo all'andata), Isco ed Eliseu dietro all'unica punta Saviola.

Nei primi minuti di gioco veramente poche emozioni, da segnalare solo l'infortunio muscolare ad Abate, che è costretto a lasciare il campo per De Sciglio; il primo guizzo è del Malaga verso il quarto d'ora, con Eliseu che corre sulla sinistra e poi prova un mancino a scavalcare Abbiati, l'estremo difensore non si fa sorprendere e blocca facilmente il pallone. Subito la risposta del Milan al 18': buona giocata sulla destra di Bojan Krkic, lo spagnolo si porta la sfera sul sinistro e calcia da poco fuori area, la deviazione di un difensore non spiazza il portiere Caballero che devia in angolo. Segue un quasi-assalto della squadra di Allegri alla porta avversaria: purtroppo, però, la precisione (quando si arriva negli ultimi 20 metri) non è sufficiente, c'è poca inventiva. Infatti la seconda palla-gol per il Milan arriva su calcio da fermo: al 27' splendida punizione di Emanuelson, ma è anche ottima la risposta di Caballero in tuffo, sul suo palo (la palla era diretta all'incrocio). Col passare dei minuti le opportunità non ci sono più, fino al 40', quando gli ospiti si portano immeritatamente in vantaggio: grande filtrante di Isco per Eliseu, che si presenta in area e infila Abbiati con una conclusione in diagonale. E' 0-1 per il Malaga, ed è anche questo il risultato finale del primo tempo; il Milan avrebbe meritato migliore sorte in questa prima frazione. E dopo il tentativo dalla distanza, finito alto, di Emanuelson, si va all'intervallo. Nella ripresa c'è grande voglia per i padroni di casa, ma ancora molta imprecisione in area di rigore: tiri di Emanuelson, El Shaarawy e Constant, tutti abbastanza telefonati. Entra Boateng, ma la storia non cambia: anche il ghanese calcia da fuori, anche lui sul fondo. Poi, al 73', arriva l'improvviso pareggio del Milan: cross sul secondo palo di Constant, non esce (colpevolmente) Caballero, lo beffa Alexandre Pato di testa, da due passi. Torna al gol 'Il Papero' dopo 11 mesi di digiuno: è 1-1. Ora i rossoneri vogliono vincerla: traversone di De Sciglio per Boateng, che la mette giù e conclude male però. Negli ultimi 10 minuti le due squadre si fronteggiano senza affondare ulteriormente, ed anche il Milan non riesce ad incidere nonostante la carica emotiva per il pareggio di Pato.

Il risultato finale, quindi, è di 1-1: un risultato che può andare stretto al Milan, che ora è sempre secondo (5 punti) ma ha subito dietro Anderlecht e Zenit (rispettivamente a quota 4 e 3). Il Malaga è praticamente qualificato ed occupa la vetta con 10 punti.

Nessun commento:

Posta un commento