11.11.12

Europa League 2012/2013, quarta giornata Girone H: Partizan-Inter

Doppio Palacio: l'Inter è qualificata
L'Inter è sicuramente l'italiana che sta andando in meglio in Europa, e per confermare la tendenza oggi deve vincere a Belgrado, nell'arena del Partizan, lo Stadion Partizana. Inoltre, l'Inter quest'anno ha vinto 9 partite su 9 in trasferta (6 in campionato, una in Europa League e due ai preliminari della stessa) e viene da 9 successi consecutivi.

Nei primi minuti del match è il Partizan che prova, con veemenza, a tenere il mano il pallino del gioco; la prima conclusione è di Scepovic da fuori area, pallone sul fondo. Prova a rispondere l'Inter, che però non ha fretta di avanzare e perlopiù aspetta gli avversari, di conseguenza assistiamo a poche emozioni. La prima opportunità per gli uomini di Stramaccioni arriva al 19' con Guarin che prova ad impensierire il portiere, Petrovic, dalla distanza, palla che esce di poco a lato; tentativo anche di Livaja, sempre da lontano, stavolta il tiro è più preciso ma viene sempre bloccato facilmente dal portiere. L'Inter prova molto a calciare da fuori area: tiri nell'ordine di Alvaro Pereira, Guarin e Jonathan, tutti abbastanza telefonati. Al 32', poi, prima vera (e doppia) palla-gol dell'incontro, per il Partizan: punizione dalla trequarti di Tosic che trova Ivanov, incornata sulla quale è miracoloso l'estremo difensore Handanovic; sul seguente corner, altra zuccata sempre di Ivanov, sempre sul traversone di Tosic, e sempre strepitoso Handanovic a deviare la sfera in angolo. A pochi secondi dalla fine del primo tempo, un'altra buona occasione per i padroni di casa con Medo, che parte in contropiede solitario, arriva in zona pericolosa e tenta il tiro a giro, che però esce malissimo. Si va all'intervallo a reti inviolate, il Partizan leggermente meglio dell'Inter e che avrebbe anche potuto meritare il vantaggio. La ripresa si apre con una clamorosa opportunità per il Partizan Belgrado: al 49' Miljkovic si presenta in area davanti ad Handanovic, ma invece che calciare cerca l'assist sul secondo palo per un compagno che non c'è, Juan Jesus (nel tentativo di chiusura) devia il pallone ma il portiere ha un riflesso incredibile e salva l'autogol. Il calcio è crudele: al 51', quindi due minuti dopo, l'Inter si porta, forse immeritatamente, in vantaggio. Guarin arriva sul fondo sulla destra, a quel punto mette il cross per Palacio, che a porta vuota deve solo appoggiare il pallone in rete, addirittura di petto, per lo 0-1. Passa poco e la squadra di Vermezovic, che non ci sta, reagisce: servizio per Scepovic sulla destra, conclusione con la solita risposta in calcio d'angolo da parte di Handanovic. Continuano a spingere con l'orgoglio i padroni di casa: Smiljanic riceve palla al limite dell'area e prova il piazzato, insuperabile ancora una volta Samir Handanovic, che si distende in tuffo e blocca, togliendo il pallone dall'angolino. Ancora il Partizan in avanti: 20 minuti alla fine, ci prova Jojic, tiro velleitario che si perde sul fondo. Al 75', poi, arriva incredibilmente il raddoppio dell'Inter: Guarin recupera palla e lancia in profondità Rodrigo Palacio, l'argentino è a tu per tu con Petrovic e lo spiazza con un bel destro all'angolino, in diagonale. E se prima i serbi continuavano ad attaccare con l'orgoglio, adesso lo 0-2 è una vera mazzata, tanto che l'Inter ora controlla senza difficoltà. All'83' clamorosa palla-gol per la tripletta di Palacio: Cassano mette la palla in mezzo dalla sinistra a cercare il centravanti sudamericano, che va a botta sicura praticamente dal limite dell'area piccola ma se lo divora, con Petrovic che salva la situazione con un prodigio. Solo rinviato il tris nerazzurro, anche troppo pesante per ciò che si è visto in campo: all'87' splendido filtrante di Cassano in area per Fredy Guarin, il colombiano controlla ed infila il portiere per lo 0-3. Nei minuti finali l'Inter si concede anche uno sbandamento difensivo, tanto che il Partizan sigla il gol della bandiera: ottimo cross dalla destra di Miljkovic, Tomic anticipa il marcatore e la mette dentro, incolpevole Handanovic. Siamo al 90' esatto, e dopo tre minuti di recupero finisce qui.

L'Inter vince ancora da ospite (10 su 10 in trasferta, è anche il decimo trionfo consecutivo tra campionato e coppa), 1-3 in casa del Partizan Belgrado, che però avrebbe meritato sorte migliore. I nerazzurri devono ringraziare un miracoloso Handanovic se già nel primo tempo il risultato era ancora di parità; ma anche nella ripresa il portiere sloveno si è superato in altri due o tre interventi straordinari. L'Inter, inoltre, è automaticamente qualificata ai sedicesimi di finale dell'Europa League.

Nessun commento:

Posta un commento