2.2.13

Balotelli: finalmente Milan!

Balotelli veste già la maglia milanista...
E' finalmente ufficiale: Mario Balotelli è un giocatore del Milan.

Lo avevamo detto, con Galliani non si può mai sapere niente, fino all'ultimo minuto ti puoi aspettare di tutto. Intanto i tifosi milanisti aspettavano il grande colpo: Kakà o Drogba? Ed invece è Balotelli ad approdare in Via Turati: un grande colpo che merita la copertina di questo calciomercato invernale.


Se ne era già parlato durante il mese di Gennaio, ma niente di approfondito, soprattutto dopo che il Manchester City aveva sparato la faraonica cifra di 37 milioni di euro per il cartellino del suo giovane gioiello. Anche Berlusconi aveva detto che era impossibile un trasferimento di Balotelli al Milan.

Quando invece, il terzultimo giorno di calciomercato, arriva la svolta, la notizia che l'accordo tra le due parti è vicino. Così, all'improvviso: inutile dire che in realtà c'era sotto una trattativa chissà da quanto tempo, portata avanti in silenzio. Passano poche ore e l'affare è praticamente fatto: il giorno dopo Balotelli prende l'aereo che lo porta dritto in Italia. Si aspetta l'arrivo per la mattina, ma c'è un breve ritardo. Così Balotelli, accompagnato dall'autista, si dirige a Busto Arsizio, dove i nuovi acquisti del Milan sono solito svolgere le consuete visite mediche di rito. Qui il primo abbraccio con i nuovi tifosi: abbastanza comica l'immagine di tutte le persone, giovani e meno giovani, che circondano l'auto impedendo di fatto a Balotelli di scendere e dirigersi verso l'ospedale. Così la vettura si sposta varie volte, ma il risultato è sempre lo stesso, fino a quando raggiunge un'area libera e Mario, velocemente, si catapulta fuori dal veicolo e 'vola' finalmente dentro l'ospedale.

Anche se l'affare sarà reso ufficiale solo il giorno seguente, il 31 Gennaio, già si vendono le maglie di Balotelli. Speriamo che nessuno ne abbia comprate con il numero 9 impresso dietro: curioso anche il fatto del numero. Sul sito ufficiale del Milan compare la rosa aggiornata della squadra, nella quale figura proprio l'ormai ex City, con vicino il numero... 9. Successivamente, però, il club si corregge comunicando che non era possibile dare un numero ad un giocatore quando nella stessa stagione era già stato indossato da un altro tesserato (in questo caso Alexandre Pato, prima di essere ceduto al Corinthians). Ed invece no, perché questa regola vale solo per la Champions League... insomma, in mezzo a questa confusione, Balotelli sceglie la sua vecchia maglia n. 45, che indossava già al City ma anche con l'Inter.

I costi dell'operazione: altro che 37, al City ne bastano 20 per liberarsi di un calciatore che stava diventando quasi un 'peso' nello spogliatoio, considerando anche i vari litigi con Mancini. A questi 20 milioni, che sono pagabili in 5 anni, se ne aggiungono 3 di bonus (legato naturalmente ad eventuali obbiettivi della squadra o individuali). Il giovane azzurro, pur di vestire la maglia rossonera (della quale è tifoso sin da piccolo), si riduce lo stipendio: adesso percepisce circa 4 mln netti all'anno. E così arriva la firma sul contratto: un quadriennale (e mezzo) fino al 30 Giugno 2017.

Andiamo ora a vedere la storia di SuperMario fino ad oggi. Nato il 12 Agosto 1990, gioca fino a 11 anni nelle giovanili del San Bartolomeo, per poi passare nel 2001 al Lumezzane. Il 2 Aprile 2006, ancora quindicenne, esordisce da professionista in Serie C1; colleziona due presenze con il club lombardo. A fine stagione viene acquistato in prestito con diritto di riscatto della comproprietà dall'Inter, che si rende subito conto delle sue doti facendolo passare già in Primavera, con la quale vince il campionato segnando il rigore decisivo in finale; un anno dopo, nel 2008, segna addirittura 7 reti in 6 gare nel Torneo Viareggio (poi vinto), tra cui una doppietta in finale. Torniamo però indietro nel tempo: già dal 2007, per volere del tecnico Roberto Mancini (guarda tu che coincidenze...) viene aggregato in prima squadra. A 17 anni, il 16 Novembre 2007, debutta con l'Inter subentrando nel finale di un Cagliari-Inter 0-2. Tre giorni dopo esordisce in Coppa Italia da titolare, realizzando una doppietta nell'1-4 contro la Reggina; questi sono i suoi primi due gol da professionista. Poco più di un mese dopo si ripete con due reti in casa della Juventus, grazie alle quali l'Inter si qualifica in semifinale di Coppa. Il suo primo sigillo in Serie A arriva però solo il 6 Aprile, da titolare contro l'Atalanta (0-2 a Bergamo). Sempre nel 2007/2008 gioca la finale di Coppa Italia poi persa con la Roma e segna altri due centri in campionato, poi vinto.

La stagione successiva comincia bene, con la vittoria della Supercoppa Italiana ai calci di rigore contro la Roma (Balotelli segna un gol e uno dei tiri dal dischetto). Il 4 Novembre 2008 scrive una pagina della storia nerazzurra: diventa il calciatore più giovane ad aver mai segnato in Champions League con la maglia dell'Inter (a 18 anni e 85 giorni) superando il precedente record stabilito da Obafemi Martins (con soli 57 gg in più), in Anorthosis Famagosta-Inter 3-3. Sempre in un pari 3-3, stavolta contro la Roma, segna la sua prima duplice marcatura in Serie A. Vince nuovamente lo scudetto, in complessivo nel 2008/2009 ha segnato 10 gol (8 in campionato, 1 in Champions e 1 in Supercoppa) in 31 gare.

L'anno 2009/2010 è quello del 'Triplete' nerazzurro: Balotelli vince Serie A, Coppa Italia e Champions League. Mette dentro 11 reti (9 in campionato, 1 in Coppa Italia e 1 in Champions, con una punizione da 35 metri contro il Rubin Kazan) in 40 presenze. Ad inizio stagione, però, l'Inter perde la Supercoppa contro la Lazio (2-1). Dopo il brutto episodio nella semifinale d'andata di Champions contro il Barcellona, alla fine della quale Balotelli getta via la maglia, comincia la separazione tra giocatore e società. "Balo" non prende parte alla finale della competizione europea (che vede il trionfo per 2-0 sul Bayern Monaco) e, in finale di Coppa Italia, si rende suo malgrado protagonista ricevendo un calcione da dietro da Totti, che poi verrà irrimediabilmente espulso e squalificato per diverse giornate. Il 13 Agosto 2010 viene ceduto al Manchester City: il suo cartellino viene pagato 28 milioni di euro. Con la maglia dell'Inter ha segnato 20 reti in 59 partite di Serie A, 5 in 11 di Coppa Italia, 2 in 14 di Champions League e una in 2 di Supercoppa Italiana, per un totale di 28 centri in 86 incontri.

Nemmeno una settimana dopo esordisce con la maglia dei 'Citizens' in Europa League contro il Timisoara, subentrando in campo e segnando subito. Si infortuna al ginocchio e debutta in Premier League solo un mese e mezzo dopo, nella pesante sconfitta contro l'Arsenal (3-0). Due settimane mette a segno i suoi primi due gol in Inghilterra, risultando decisivo nel 2-0 contro il West Bromwich: successivamente si farà poi espellere per somma di ammonizioni. Prima della fine dell'anno sigla la sua prima tripletta in carriera, contro l'Aston Villa. A fine stagione vince la FA Cup in finale contro lo Stoke City (1-0), mentre i risultati in campionato ed Europa League sono scarsi. Il suo bottino è di 10 gol (6 in Premier, 1 in FA CUP e 3 in Europa League) in 28 partite.

Il 2011/2012 comincia male, con la sconfitta in Community Shield contro i cugini del Manchester United (2-3 in rimonta). Si rifarà, contro i 'Red Devils', il 23 Ottobre 2011, quando segna una doppietta nello storico derby dell'Old Trafford finito 1-6 per il City. Colleziona varie espulsioni, a testimoniare il suo carattere esuberante anche fuori dal campo. Nell'ultima partita di campionato serve l'assist, al 95', per il gol decisivo di Aguero contro il QPR (3-2): il Manchester City torna dunque a vincere la Premier League dopo 44 anni. E' il suo anno più prolifico fino ad ora: 17 centri in 32 presenze, di cui 13 nella massima divisione inglese.

E arriviamo alla prima metà del 2012/2013, ovvero questa stagione. Segna pochissimo: 1 gol in campionato, 1 in Carling Cup e 1 in Champions. E' anche vero che gioca poco. Dopo i litigi con Mancini, arriviamo alla cessione al Milan. In totale, con il City, ha infilato 30 realizzazioni (di cui 20 in Premier, 3 in Champions, 4 in Europa League, 2 in Carling Cup e 1 in FA Cup) in 80 match.

Insomma: non ha nemmeno 23 anni, ma SuperMario ha già una grande carriera alle spalle. 58 gol in 168 partite da professionista, niente male. Tre scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, una Champions League, una FA Cup, una Community Shield (all'inizio di questa stagione), una Premier League. Davvero niente male.

Adesso, i prossimi numeri, li deve ancora scrivere...

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