23.2.13

Champions League 2012/2013, andata ottavi di finale: Porto-Malaga

Il tocco sotto-porta di Joao Moutinho
E' uno degli ottavi di finale più equilibrati di questa Champions, quello tra Porto e Malaga. I primi vogliono dimostrare di saper lottare ad alti livelli anche in Europa; i secondi sono leggermente sfavoriti e, alla loro prima partecipazione alla competizione, hanno passato il turno e vogliono puntare ad oltre. Questa sfida tra club iberici si gioca all'Estadio do Drogao di Porto.


Il Porto guidato da Vitor Pereira scende in campo col 4-3-3: Helton tra i pali, poi Danilo, Mangala, Alex Sandro e Otamendi costituiscono la retroguardia; Lucho Gonzalez, Fernando e Joao Moutinho sono il centrocampo mentre il tridente offensivo è Izmailov-Martinez-Varela.

Solito 4-2-3-1, invece, per il Malaga di Manuel Pellegrini: in porta va Caballero, con Weligton e Antunes terzini e Demichelis e Sanchez centrali; Iturra e Toulalan fanno da schermo, Joaquin e Isco corrono alti sulle fasce, mentre Julio Baptista è la spalla di Santa Cruz in attacco.

Subito partita vivace, con il primo tentativo del Malaga da fuori area, con Joaquin che impegna in una parata sicura il portiere Helton. Dall'altra parte ci prova dalla distanza anche Izmailov, nessun problema per l'estremo difensore Caballero. Molto tatticismo in campo: al quarto d'ora il Porto in avanti con il corner battuto in area, irrompe di testa Fernando ma non trova la porta. Due minuti dopo stesso copione con il calcio d'angolo di Moutinho per l'incornata ancora di Fernando, pallone che stavolta sfiora il palo. Sicuramente meglio i padroni di casa, che in contropiede si rendono insidiosi al 28': Martinez serve Gonzalez, mura la difesa, arriva Joao Moutinho che calcia ma trova il blocco di Caballero. Poco prima della fine del primo tempo, altra opportunità per il Porto: bel duetto al limite dell'area, Danilo cerca il mancino a giro ma non trova di poco lo specchio. Finisce a reti inviolate una prima frazione abbastanza noiosa e priva di grosse emozioni. Anche nella ripresa sono gli uomini di Pereira che dominano: al 52' traversone a tagliare tutta l'area, sbuca Izmailov che in spaccata devia la palla, che si perde però di pochissimo sul fondo. Al 56', però, arriva finalmente il meritato vantaggio del Porto: va Alex Sandro sulla sinistra, cross in mezzo sul quale Joao Moutinho, dimenticato completamente dalla difesa del Malaga, è freddissimo e beffa il portiere con un piatto volante sotto-misura. Nonostante l'1-0, non cambia il match: sono sempre i portoghesi a rendersi pericolosi. A circa mezz'ora dal termine il subentrato Rodriguez si fa subito vedere con una conclusione a giro, sfera che esce non di molto. A questo punto il match si fa noiosissimo: il Porto addomestica senza difficoltà, gli ospiti sono pressoché irriconoscibili e non sussistono in fase offensiva. Finisce così un match con pochissime palle-gol.

Ci si aspettava sicuramente di più, ma alla fine il Porto si è dimostrato superiore e, cinicamente, ha portato a casa l'1-0 contro un Malaga troppo rinunciatario, mai pericoloso. Nonostante tutto il discorso qualificazione è ancora aperto, e gli spagnoli avranno una buona occasione al ritorno; uno dei pochi meriti, per la formazione di Pellegrini, è quello di non aver subito ancora.

Nessun commento:

Posta un commento