19.2.13

Europa League 2012/2013, andata sedicesimi di finale: Napoli-Viktoria Plzen

Darida apre l'umiliazione del Napoli
Dopo la Champions, è il momento della seconda competizione europea: l'Europa League. All'andata dei sedicesimi il Napoli affronta il Viktoria Plzen, sicuramente un avversario di livello inferiore ma comunque da non sottovalutare. Si scende in campo al San Paolo di Napoli.

Il Napoli di Walter Mazzarri si schiera con il solito 3-4-1-2: De Sanctis tra i pali, Gamberini, Britos e l'esordiente Rolando in difesa, Maggio e Zuniga sulle fasce con Dzemaili e Donadel in mezzo, infine El Kaddouri dietro a Pandev e all'irrinunciabile Cavani.

Il tecnico Vrba, dall'altra parte, sceglie il modulo 4-2-3-1: Kozacik è il portiere, poi Reznik, Cisovsky, Prochazka e Limbersky costituiscono la retroguardia con Horvath e Darida a far da schermo; Rajtoral, Kolar e Kovarik accompagnano Baros lì davanti.

Prova subito ad aggredire il Napoli: all'8' la prima opportunità con Pandev che dribbla Kovarik e calcia in porta, bravo il portiere Kozacik a parare. Poco dopo buona giocata di El Kaddouri, che ci prova ma colpisce malissimo; il Viktoria Plzen prova ogni tanto ad accelerare, ma gli avversari si chiudono molto bene. I minuti scorrono fino al 28', quando proprio gli ospiti si portano inaspettatamente in vantaggio: la palla arriva al limite dell'area, dove Vladimir Darida controlla e inventa una grande conclusione all'incrocio dei pali per lo 0-1. Cerca una reazione stentata il Napoli, ma senza grosse conseguenze. Al 44' l'ultima occasione della prima frazione è per Cavani, che anticipa di testa il diretto marcatore Cisovsky ma non trova lo specchio: si va all'intervallo. Nella ripresa il Napoli cambia: dentro Hamsik. Lo slovacco si rende subito insidioso con un tentativo deviato in corner dalla difesa avversaria; dall'altra parte è pericoloso Rajtoral in contropiede, il pallone è sul fondo. Nei successivi 5 minuti i padroni di casa mettono dentro un vero e proprio assedio: al 51' grande palla-gol per Cavani, che viene trovato in area di rigore ma sbaglia incredibilmente il mancino ad incrociare. Un minuto dopo strepitoso numero di Hamsik, che entra in area in serpentina ma viene murato all'ultimo dall'uscita disperata dell'estremo difensore; altri due minuti e il tiro dalla distanza di Dzemaili trova la risposta in tuffo ancora di Kozacik, sfera in corner. Passano pochi secondi e sulla battuta del calcio d'angolo stacca il solito Cavani, fuori di un soffio. Il Viktoria soffre, ma dopo questi momenti di sbandamento cerca la reazione con Rajtoral, che segna sull'assist di Kolar che però era in posizione di fuorigioco (65'); pochi minuti dopo in avanti l'undici di Mazzarri con Cisovsky che sbaglia l'intervento e favorisce la botta di Hamsik, solo sull'esterno della rete. Al 73' clamorosa palla-gol divorata dal Napoli con Zuniga: a porta praticamente spalancata il colombiano non riesce nel tap-in, l'unica attenuante è la precaria condizione di equilibrio. E poiché il calcio è crudele, al 79' arriva il raddoppio, seppur non pienamente meritato, dei cechi: cross sul secondo palo di Kovarik, errore madornale di Zuniga che favorisce il tocco facile facile di Frantisek Rajtoral, il portiere De Sanctis è battuto per lo 0-2. I partenopei provano a controbattere con l'orgoglio, ma è veramente difficile e le azioni offensive sono perlopiù disordinate: bolide da fuori area di Hamsik, molto impreciso però. E, come se non bastasse, all'89' il Viktoria completa l'umiliazione con il tris: filtrante di Fillo, appena entrato, per l'inserimento di Stanislav Tecl, che tutto solo in area non sbaglia e trafigge De Sanctis per il devastante 0-3. Finisce qui.

Tonfo assurdo del Napoli in casa, il Viktoria Plzen (anche con un po' di fortuna) passa addirittura 0-3 e chiude, a meno di eventi clamorosi al ritorno, il discorso qualificazione. Gli azzurri sono sembrati davvero irriconoscibili, i boemi sono stati cinici e letali.

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