26.3.13

Brasile-Italia 2-2, bene gli azzurri

De Rossi e Balotelli griffano la rimonta
Si sa, l'Italia di Prandelli non è mai andata bene alle amichevoli: ma fare una grande prova contro i rivali storici del Brasile conta troppo. Il campo è neutro: si gioca a Ginevra, in Svizzera. L'Italia vuole dimostrare di essere all'altezza della Nazionale che, l'anno prossimo, ospiterà i Mondiali 2014 (partendo potenzialmente da principale candidata al titolo).


Cesare Prandelli si affida ancora una volta a Giaccherini, trequartista nel suo 4-3-1-2: in avanti l'immancabile Balotelli è affiancato da Osvaldo, a centrocampo Montolivo è presente dall'inizio per l'influenza di Marchisio, accanto a De Rossi e Pirlo. La retroguardia a difesa di Buffon è costituita da Maggio, Bonucci, Barzagli e De Sciglio.

Il Brasile del ct Scolari è ultra-offensivo (4-3-3): Julio Cesar tra i pali, Daniel Alves, David Luiz, Dante e Filipe Luis sono i difensori, Fernando, Hernanes e Oscar i centrocampisti; Hulk e Neymar accompagnano la punta centrale Fred.

Dopo il minuto di silenzio per ricordare lo scomparso Pietro Mennea, il match comincia. Subito Giaccherini dribbla agilmente David Luiz e va alla conclusione, impegnando bene il portiere Julio Cesar. Dall'altra parte primo guizzo di Neymar dalla distanza, ottima la ribattuta dell'estremo difensore Buffon; torniamo (al 10') in area sudamericana con De Rossi che lancia Osvaldo, sinistro ad incrociare parato in angolo da Julio Cesar. L'Italia continua a dominare, il Brasile fatica: ci provano ancora Balotelli da fuori area e Osvaldo di testa (manca la precisione in entrambi i casi), opportunità ghiotta anche per Maggio che viene imbeccato in area da Pirlo ma ritarda troppo la conclusione. Ed invece, sfortunatamente, è la Seleçao che al 33' firma l'1-0: cross sul secondo palo, tocca solo Bonucci, arriva Fred che col piattone volante insacca da pochi passi. Reagisce immediatamente la rappresentativa italiana con Balotelli, ancora una volta decisivo il volo di Julio Cesar, pallone in calcio d'angolo; e poi, incredibilmente, arriva il 2-0 del Brasile al 42'. Contropiede micidiale con Neymar che fa l'assist per Oscar, tiro d'esterno che non lascia scampo a Buffon per il raddoppio. Termina il primo tempo: risultato beffardo, l'Italia avrebbe meritato molto di più, i brasiliani sono stati cinici. Nella ripresa, però, Prandelli cambia: dentro El Shaarawy e Cerci per Osvaldo e Pirlo. E cambiano pure gli azzurri: subito bella triangolazione tra i milanisti che formano la coppia d'attacco, ma il portiere chiude su El Shaarawy. Sul seguente corner lo stesso 'Faraone' mette il traversone, splendida deviazione volante di Daniele De Rossi che d'esterno trova il 2-1 (53'). Due minuti dopo rispondono gli uomini di Scolari, la punizione di Neymar è facile preda del portierone italiano; sul capovolgimento di fronte, al 56', l'Italia frutta il meritato 2-2. Stavolta a timbrare è Super-Mario Balotelli, che dai 20-25 metri lascia partire un gran destro a giro sotto l'incrocio dei pali, gol di rara bellezza che non dà scampo a Julio Cesar; in pochi istanti la situazione è tornata in parità, in maniera assolutamente giusta per l'undici di Prandelli. L'incontro regala ancora emozioni: da una parte Hulk, in area, perde l'equilibrio e non riesce a battere a rete davanti a Buffon, dall'altra Balotelli non riesce nel tap-in da pochi metri per l'intervento provvidenziale del solito estremo difensore ex Inter. Girandola di cambi: in mezzo lo stacco aereo di Bonucci vede la sfera che esce di un soffio sul palo; brutto fallo di Hernanes su Balotelli (il laziale era già ammonito e viene graziato dal direttore di gara), il centravanti azzurro accenna la reazione ma si ferma appena in tempo. L'ultimo tentativo è dello stesso 'Balo', niente da fare; gli ultimi 10-15 minuti sono più noiosi, il ritmo si abbassa, finisce 2-2.

Un'ottima Italia tiene testa al Brasile, anzi avrebbe meritato qualcosa in più. I verdeoro sono apparsi poco 'brasiliani', anche se stranamente si sono dimostrati letali nelle poche palle-gol capitate. Solo un grande Julio Cesar ha negato un passivo negativo ai sudamericani, grande merito agli azzurri che anche sul doppio svantaggio non si sono persi d'animo e sono riusciti a pareggiare i conti.

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