10.3.13

Champions League 2012/2013, ritorno ottavi di finale: Juventus-Celtic Glasgow

Matri-Quagliarella, discorso archiviato
Dopo questa partita sapremo se la prima delle due italiane in Champions, la Juventus, arriverà ai quarti di finale: di fronte c'è il Celtic Glasgow. I torinesi vengono dal rassicurante e ampio risultato dell'andata, lo 0-3 in Scozia che non ammette repliche (cliccate qui per saperne di più); nonostante ciò, il discorso non è ancora del tutto chiuso e si deve tenere sempre alta la guardia. Si gioca allo Juventus Stadium di Torino.

Il tecnico della Juventus, Antonio Conte, nonostante non sia ancora convinto del passaggio del turno, schiera un 3-5-2 con turn-over, anche per risparmiare i diffidati Chiellini e Marchisio: Buffon tra i pali, Barzagli, Marrone e Bonucci in difesa, Peluso e Padoin sulle fasce con Pogba e Vidal (l'unico a rischio squalifica in campo) accanto a Pirlo; Matri e Quagliarella guidano l'attacco.

Nonostante il Celtic debba fare la gara se vuole sperare, l'allenatore Neil Lennon schiera un prudente 4-5-1: Forster in porta, Matthews, Wilson, Wanyama e Izaguirre compongono la retroguardia; Samaras e Commons sono le ali, con Kayal, Ledley e Mulgrew a centrocampo e l'unica punta Hooper in avanti.

Sotto la pioggia inizia meglio il Celtic, che naturalmente non parte da reso e vuole provarci; la Juve, d'altro canto, chiude tutti gli spazi e riparte bene. Il primo tentativo arriva dalla lunga distanza con Quagliarella, che cerca un colpo dei suoi ma manda la palla abbondantemente sul fondo; al 21' primo guizzo anche degli ospiti, con la botta da fuori area di Ledley che sfiora di pochissimo l'incrocio dei pali. La Juve prende lentamente le misure e, al 24', trova l'1-0: si addormenta Wanyama, Barzagli gli soffia il pallone e lo verticalizza per Quagliarella, sinistro improvviso ribattuto dal portiere Forster, ma c'è Alessandro Matri che ribadisce in rete il vantaggio. Adesso il risultato è ancora più confortante, dopo che c'erano stati dei momenti difficili data l'intensità con la quale attaccava il Celtic; al 28' ci prova Commons da distanza siderale, d'istinto Hooper ci mette il piede e devia la traiettoria, mostruoso l'intervento di Buffon, che non so come toglie la sfera dalla porta. Ribaltamento di fronte con Quagliarella che orchestra bene il contropiede ma, al momento di mandare in area Vidal, non lo serve sulla corsa e così il cileno è costretto a un improbabile mancino a giro, con la palla che si perde sopra la traversa. Poco dopo la mezz'ora pericoloso il Celtic con l'accelerazione di Samaras, che dribbla in velocità Bonucci e mette un insidiosissimo tiro-cross, che attraversa tutta l'area piccola con Hooper che manca in scivolata la deviazione vincente. Adesso, dopo un inizio forsennato, il ritmo si è abbassato: colpo di testa innocuo di Kayal, blocca sicuro l'estremo difensore Buffon; un minuto dopo la Juve risponde con Vidal, che ha spazio al limite dell'area e calcia di sinistro, blocca a terra Forster. E' l'ultima emozione del primo tempo; la ripresa inizia subito con una buona occasione per i padroni di casa, sponda di Matri per la conclusione di Quagliarella, ottima parata in tuffo di Forster. La formazione di Lennon, dopo aver dato molto nel primo tempo, sembra un po' scoraggiata anche dall'esito temporaneo della gara, e punge di meno: solo un tiro velleitario di Commons da fuori. La Juve, invece, si dimostra nuovamente cinica e al 65' chiude la pratica: il solito Pirlo pennella in area per Vidal, che con grande altruismo appoggia per Fabio Quagliarella, tap-in a porta spalancata per il centravanti napoletano e 2-0. Ormai, gli ultimi 20 minuti sono una formalità, anche se il Celtic ha una reazione d'orgoglio. All'82' clamorosa palla-gol per gli scozzesi, con Samaras che si ritrova una palla d'oro al limite dell'area e va col destro, non centrando però lo specchio a Buffon battuto; poco dopo cannonata di Forrest, ancora attento il portiere juventino. L'undici di Conte ha ormai abbassato la guardia, si riposa in vista del prossimo impegno di campionato; nel recupero l'ultima opportunità la ha ancora il Celtic, ma la conclusione di Kayal viene ribattuta da Buffon, come al solito insuperabile.

E finisce dunque nel tripudio bianconero, la Juventus passa ai quarti di finale, è nel "G8" dopo sette lunghi anni. Onore al Celtic, che nonostante la sconfitta per 2-0 e la grande inferiorità sul livello tecnico, ci ha provato fino alla fine, anche a discorso chiuso: forse un gol di consolazione, tra andata e ritorno, i britannici l'avrebbero anche meritato.

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