12.4.13

Europa League 2012/2013, andata quarti di finale: Chelsea-Rubin Kazan

Pure con la maschera, Torres ne fa due
Il Chelsea è sicuramente la maggiore candidata ad arrivare fino al titolo di Europa League: ai quarti incontra il Rubin Kazan, che ha già stupito tutti eliminando i campioni in carica dell'Atletico Madrid ai sedicesimi di finale. Si gioca a Stamford Bridge, maestoso stadio di Londra.


Questo il 4-2-3-1 schierato da Rafael Benitez per il suo Chelsea: in porta Cech, con Azpilicueta e Bertrand ai lati e Terry e David Luiz al centro; Lampard e Ramires sono i mediani, Moses, Mata e Benayoun i trequartisti dietro a Torres.

Kurban Berdyev, tecnico del Rubin Kazan, sceglie invece un 4-4-1-1: Rizhikov tra i pali, Kaleshin, Cesar Navas, Sharonov e Ansaldi compongono la retroguardia; Kuzmin, Orbaiz, Natcho e Karadeniz stanno a centrocampo mentre Eremenko e Dyadyun costituiscono il duo offensivo.

Nei primi minuti è il Rubin Kazan che tiene il pallino del gioco, ed infatti sono gli ospiti che ci provano per primi con Ansaldi dalla distanza, poca precisione; così come nella risposta del Chelsea, che sta in un tentativo da fuori area abbondantemente alto di Ramires. Al quarto d'ora buona giocata di Torres, che si libera al limite e calcia non inquadrando lo specchio; sono le prove del gol, che arriva al 16'. Lancio splendido di David Luiz, riceve proprio Fernando Torres, che controlla e ritarda il sinistro, poi però supera il portiere Rizhikov con un tocco beffardo da terra, pallone che si insacca rotolando lentamente (1-0 Chelsea). Non demorde il Rubin che poco dopo sfiora il pari con Natcho, gran botta da distanza siderale, vola l'estremo difensore Cech che mette in corner; dall'altra parte calcio d'angolo di Mata per l'incornata di Torres, palla alta sulla traversa. Il Rubin Kazan non gioca male, ma deve fare i conti con il maggiore tasso tecnico dei padroni di casa, che al 32' raddoppiano: Moses di testa, para non benissimo Rizhikov, l'azione continua e dopo diversi rimpalli la sfera giunge ancora a Victor Moses, che dal limite scarica un destro spettacolare all'incrocio per il 2-0. Il doppio svantaggio dovrebbe demoralizzare i russi, che invece attaccano con maggiore veemenza e al 41' trovano il 2-1: rigore concesso dall'arbitro italiano Rocchi per fallo di mano di Terry, dal dischetto è ineccepibile la trasformazione di Bibras Natcho. La prima frazione si conclude con la conclusione insidiosa di Ansaldi ancora per il Rubin Kazan, senza trovare i pali; Chelsea un po' intimorito dalla rete avversaria. Nella ripresa l'undici di Benitez però comincia bene e sfiora subito il tris con Mata che, imbeccato da Moses, trova il miracoloso intervento del portiere. Opportunità confuse da un parte e dall'altra, tutte da angolo: per i londinesi mandano il pallone fuori Benayoun e Terry, per gli amaranto Sharanov. Al quarto d'ora tiro di Ramires che non impensierisce l'estremo difensore, dall'altra parte Cech è bravo sul destro di Rondon dal limite. Al 70' il Chelsea riesce finalmente a segnare il 3-1: sempre attivo Juan Mata, che corre e crossa per la zuccata di Torres, 'El Nino' realizza una bella doppietta. Nel finale sono molto confuse le azioni del Rubin, che non riesce più a rendersi pericoloso; gli uomini di Berdyev si possono però lamentare perché, proprio sull'azione antecedente al gol del centravanti spagnolo, ci poteva stare un altro penalty per un altro fallo di mano di Terry. I Blues nel finale provano a chiudere il discorso, ma l'unica occasione degna di nota è una conclusione sbilenca di Ramires.

Finisce 3-1 per il Chelsea sul Rubin Kazan; gli inglesi dominano e fanno valere la loro superiorità tecnica, ma gli avversari sono stati comunque d'ottimo livello e hanno contrapposto alle avanzate dei Campioni d'Europa con grande attenzione, ripartendo anche con pericolosità. Alla fine non è bastato, ma per il ritorno tutto è possibile.

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