8.4.13

Europa League 2012/2013, andata quarti di finale: Tottenham-Basilea

Valentin Stocker apre le marcature
Dopo il brivido con l'Inter, il Tottenham si prepara ad affrontare il Basilea per i quarti d'Europa League, sulla carta di livello tecnico inferiore, ma comunque avversario rispettabile: ricordiamo che, l'anno scorso, ha prevalso sul Manchester United nella fase a gironi di Champions. Si scende in campo a White Hart Lane, Londra.


Questo il Tottenham di André Villas-Boas (4-2-3-1): Friedel a difesa dei pali, Naughton, Vertonghen, Gallas e Assou-Kotto compongono la retroguardia; Holtby e Parker sono la mediana davanti alla stessa, con Lennon, Dembelé e Bale dietro alla punta Adebayor.

Murat Yakin sceglie invece il 4-4-2 per il suo Basilea: Sommer in porta, Steinhofer e Voser sono i terzini, Schar e Dragovic i centrali; El Neny e Fabian Frei sono gli esterni con Die e Stocker in mezzo, mentre il duo Salah-Streller comanda l'attacco.

Sin dai primi minuti è il Basilea che ci prova meglio: traversone dalla sinistra per il tentativo volante di Stocker, palla alta. Poco dopo è invece Streller che, da buona posizione, scarica un mancino respinto in tuffo dal portiere Friedel; prima del quarto d'ora ci prova quindi anche Schar da fuori area, ancora ottima la risposta dell'estremo difensore. Il Tottenham, dopo un timido inizio, prova a scuotersi: al 17' punizione in porta di Bale, direttamente tra le braccia del portiere Sommer. Lo stesso talento gallese, pochi minuti dopo, riceve da Lennon in area e va col mancino, mandando però il pallone abbondantemente a lato; sempre poco convincenti le azioni offensive dei padroni di casa, che provano ancora dalla distanza, stavolta con Naughton, senza precisione. Gli uomini di Yakin sono più in palla e al 30' si portano inaspettatamente in vantaggio: Salah ha spazio sulla destra, cross basso per Streller, che si gira e calcia, la sfera sbatte sul palo ma arriva Valentin Stocker che ribadisce in rete per lo 0-1. Il Tottenham subisce il colpo tanto che, clamorosamente, al 34' il Basilea raddoppia: corner sul quale Vertonghen fa la torre senza volerlo per Fabian Frei, che di testa la piazza all'angolino, ed è 0-2. Risultato veramente incredibile; sulla spinta per le due realizzazioni gli ospiti sfiorano addirittura il tris con Stocker, che lanciato in profondità tenta un cucchiaio a scavalcare Friedel, senza inquadrare lo specchio della porta. A tirare su la formazione di Villas-Boas, però, ci pensa al 40' Emmanuel Adebayor: azione rocambolesca, la palla arriva in area dopo un rimpallo, Adebayor prova a girarla ma liscia, c'è dietro Parker che ripropone in mezzo per lo stesso centravanti togolese, il quale non sbaglia e al volo la mette sotto la traversa. Dopo l'1-2 il Tottenham si mangia non so come il pareggio: servizio in area per Holtby, esce sul pallone Sommer, arriva capitan Parker che da due metri a porta vuota conclude fuori. Nella ripresa i londinesi sono subito determinati: prima un tiro da distanza siderale di Naughton impegna e non poco il portiere, poi al 58' Gylfi Sigurdsson trova il 2-2. Anche con fortuna direi: l'islandese porta palla ai 20 metri e lascia partire un destro, deviato, che inganna Sommer e si insacca all'incrocio. Una volta trovato il pari, il Tottenham dovrebbe spingersi in avanti: ed invece gli 'Spurs' subiscono il ritorno veemente del Basilea, che non ci sta. Clamorosa la palla-gol capitata a Salah, che tutto solo in area va col mancino ma non trova inspiegabilmente la porta; i minuti scorrono senza troppe altre opportunità per gli svizzeri, che comunque nel finale si rendono nuovamente insidiosi con la punizione ben calibrata di Stocker, strepitosa la parata di Friedel. Alla fine finisce 2-2.

Sicuramente un risultato inaspettato, particolarmente per il Tottenham, che sulla carta era nettamente superiore al Basilea; punteggio del quale invece gli inglesi si possono accontentare considerando come si era messo il match. Per il ritorno gli ellenici sono favoriti (contro ogni pronostico alla vigilia...), non solo per le due reti siglate in trasferta ma anche per il bel gioco capace di mettere in continua apprensione la difesa degli 'Spurs'.

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