22.4.13

Europa League 2012/2013, ritorno quarti di finale: Lazio-Fenerbahçe

Il Fenerbahçe festeggia Caner Erkin
La beffa dell'andata è roba vecchia: la Lazio riparte cercando un'impresa nei quarti di finale di ritorno d'Europa League, considerando che in Turchia era arrivata una sconfitta per 2-0 contro il Fenerbahçe, complice un arbitraggio non perfetto (cliccate qui per la cronaca). Lo Stadio Olimpico di Roma, tra l'altro, non potrà dare il suo pieno apporto: si gioca a porte chiuse.


Solito 4-1-4-1 per la Lazio di Vladimir Petkovic: Marchetti in porta, Biava, Ciani, Cana e Radu compongono una rimaneggiata difesa; Ledesma agisce davanti alla stessa con Hernanes, Candreva, Ederson e Lulic in posizione più offensiva ad accompagnare la punta Kozak.

Sceglie invece un 4-2-3-1 Aykut Kocaman per il suo Fenerbahçe: tra i pali Demirel, retroguardia costituita da Yobo e Korkmaz al centro e Gonul e Ziegler sulle fasce; Raul Meireles e Sahin sono i centrocampisti, Kuyt, Cristian ed Erkin formano il reparto offensivo assieme al più avanzato Webò.

Sin dai primi minuti si capisce che è la Lazio che tiene il pallino del gioco provando a trovare subito il gol che spianerebbe la strada a un eventuale ribaltone; d'altro canto il Fenerbahçe non sembra aver nessuna voglia a sollecitare il ritmo del gioco. Il primo tentativo è della Lazio al 5' con Candreva, che da fuori area si rende insidioso chiamando alla facile parata il portiere avversario Demirel; subito dopo è Ederson che ci prova dalla distanza con un improbabile esterno, ma la palla è abbondantemente lontana dalla porta. I padroni di casa, però, cercano la fortuna soprattutto da fuori, faticando a costruire vere e proprie occasioni in area di rigore; al quarto d'ora Hernanes va direttamente in porta su calcio di punizione, l'estremo difensore blocca ma si lascia sfuggire il pallone, ci si avventa Kozak che però arriva in ritardo e commette fallo sullo stesso Demirel. Pochi minuti dopo è sempre Ederson che cerca il destro da distanza notevole, ma la palla è ancora a lato; finalmente si sveglia seppur parzialmente l'undici di Kocaman, con Meireles che dai 25 metri stoppa e calcia al volo, non inquadrando lo specchio della porta. Al 28' la prima opportunità degna di questo nome per la Lazio con una bella azione Radu-Lulic-Candreva: l'ex juventino arriva a rimorchio sul traversone ma ancora una volta manca di precisione. Sul ribaltamento di fronte rischiano i romani con Erkin che tiene in campo un pallone difficilissimo e lo serve a Webò, provvidenziale l'intervento di Cana; superata la mezz'ora è ancora Hernanes che devia in mischia, ma la palla esce nuovamente. E, dopo l'ennesimo bolide velleitario di Candreva, la Lazio comincia a prende in porta: al 42' Hernanes allarga bene in area per l'inserimento di Ederson, il sinistro del brasiliano trova l'ottimo intervento di Demirel con i piedi in calcio d'angolo; pochi secondi ed è l'altro brasiliano, Hernanes, che impegna dal limite dell'area il portiere in una presa a terra. Prima dell'intervallo Kozak entra ancora scomposto sull'estremo difensore nel tentativo di ribadire in rete un'altra punizione di Hernanes, e stavolta viene ammonito. Fenerbahçe mai pervenuto, ma il muro tiene. Nella ripresa si intensifica l'assedio della Lazio: al 49' bel cross di Candreva per lo stacco di Kozak, la palla esce di poco sulla traversa. Sembra stregata la porta: buona palla-gol per Candreva, murato in maniera decisiva dalla retroguardia; botta di Radu, respinge e poi blocca in due tempi Demirel. E invece, al 60', arriva l'1-0 che riapre il discorso: altro cross ben messo da Candreva, sul secondo palo è libero Senad Lulic che incorna e la mette sotto il montante per il vantaggio Lazio. Nei minuti successivi gli uomini di Petkovic attaccano con grande intensità, ma il Fenerbahçe sembra tenere. Fino alla clamorosa beffa, con gli ospiti che pareggiano al 73': Webò imbecca in area Caner Erkin, che illude Ciani con una finta e conclude potente col mancino da posizione defilata, il portiere Marchetti, ancora inoperoso, non può nulla ed è 1-1. A questo punto le speranze di qualificazione per la Lazio svaniscono totalmente: servirebbe addirittura un 4-1; nonostante ciò, i biancocelesti continuano a provarci con orgoglio. Missile da distanza siderale di Radu, sfera che non esce di molto; poco dopo traversone dello stesso terzino per la zuccata di Floccari, ma anche stavolta la mira non è delle migliori. Al 78' pericolosi anche i turchi con Webò che sul servizio di Erkin non impatta il pallone, l'azione prosegue con il tiro alto di Gonul. Nel finale la Lazio sfiora più volte il vantaggio: Lulic e Ciani non inquadrano il bersaglio, Cana di testa e Candreva su punizione impegnano ancora l'instancabile Demirel.

Il triplice fischio dell'arbitro accoglie l'eliminazione della Lazio dall'Europa League. Passa il Fenerbahçe, che rischia di farsi annullare il vantaggio acquisito all'andata ma alla fine strappa 1-1 per niente meritato. L'Aquila ci ha provato fino alla fine, ma non è bastato, complice pure la sfortuna: adesso tutte le squadre italiane sono fuori dalle coppe europee.

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